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Wednesday, July 31, 2024

C’è un ristorante in cui il coperto costa 15 euro perché si vede il lago













di Mauro Suttora

Una sera a tavola a Cernobbio: 45 euro in tre solo per sedersi a tavola, record del mondo. Nemmeno nei più celebri ristoranti di Milano si paga tanto. Dettagli sul tariffario in base a tavoli e file

Huffingtonpost.it, 31 luglio 2024

Record mondiale: 15 euro per un singolo coperto di ristorante. Lo ha stabilito quest'estate Il Gatto Nero di Cernobbio (Como), locale dotato di splendida vista sul lago. Ed è proprio con la scusa del panorama che l'ignaro avventore paga questa salata sovrattassa.

I tavoli al bordo della terrazza, infatti, sono gravati da un coperto di 45€ per tre clienti. Balzello minore invece, come per i teatri e gli ombrelloni degli stabilimenti balneari, sulle seconde e terze file: otto euro a testa. Superiore rispetto a qualunque altro ristorante di lusso: al Biffi o al Savini di Milano, per esempio, il coperto è di sei euro.

Naturalmente i ristoranti stellati sono fuori da questa classifica: difficile trovarne uno che si abbassi a pretendere il coperto. Lì i costi di servizio, pane e grissini (più 'mise en place', come dicono i sofisticati) sono già incorporati nei prezzi dei menu degustazione o à la carte.

Il Gatto Nero di Cernobbio, aggrappato sul pendio della frazione Rovenna a picco sul lago lariano, non esibisce alcuna stella Michelin. Può però proporre prezzi assai robusti (antipasti 24-30€, una semplice amatriciana 28, secondi dai 34 in su) perché conta su una clientela turistica internazionale garantita dal vicino hotel Villa d'Este e dagli altri 5 stelle di Como. George Clooney era un habitué, sotto la precedente gestione che creò la fama del Gatto Nero.

Ma quel che adesso irrita anche gli stranieri facoltosi (e soprattutto loro, perché il coperto è un'invenzione solo italiana) è l'extra inaspettato alla fine del pasto. Che lo fa lievitare del 15-20%, e per le frequenti tavolate da dieci raggiunge i 150 euro.

La legge dice che imporre un coperto è lecito solo se preventivamente indicato nel menù, e almeno questa regola Il Gatto Nero la rispetta. Ma solo in parte, perché il balzello non è menzionato nel menù online. Che è quello più consultato, visto che è obbligatoria la prenotazione sul sito. E certo i clienti non se ne vanno una volta arrivati fin lassù, dopo una decina di tornanti, e dopo aver fatto l'incredibile e sgradevole scoperta del maxicoperto a 15€.

Insomma, una vera trappola per turisti. I quali non possono neppure vendicarsi cancellando Il Gatto Nero dalle loro mete, perché il flusso di nuovi malcapitati è continuo e automatico, con ricambio assicurato: per i ricchi americani Cernobbio è una meta ambìta quanto Capri, Positano o Taormina.

Così, se non sono obnubilati dal vino, alla fine della cena ai clienti del Gatto Nero non resta che borbottare. E sperare che i tanti altri ristoranti con vista prestigiosa, da Roma a Venezia, non ne approfittino per inventarsi pure loro un coperto da 15€, un po' furbo e un po' burino. 

Thursday, September 14, 2017

Clooney presidente Usa?

di Mauro Suttora
Oggi, 14 settembre 2017
«La vita dei politici è un inferno. So com’è, ne conosco diversi. Chi mai vorrebbe vivere così?» Era l’ottobre di due anni fa. George Clooney veniva indicato per l’ennesima volta come possibile candidato per le presidenziali Usa appena iniziate. E smentì di voler arrivare alla Casa Bianca.
Ma in politica, mai dire mai. Soprattutto negli Usa, dove sono diventati (ottimi) presidenti un coltivatore di arachidi (Jimmy Carter) e un attore di serie B (Ronald Reagan). Per non parlare di Donald Trump, su cui nessuno avrebbe scommesso un cent.
Clooney è da un quarto di secolo attore di serie A. Sarebbe il nuovo Cary Grant, brillante e di charme, se la sua passione politica non lo spingesse a confezionare (da attore, regista o produttore) film di impegno sociale tanto osannati dai critici quanto snobbati dal grande pubblico.
Ora ha 56 anni, e anche il matrimonio con l’avvocatessa libanese Amal Alamuddin è all’insegna delle cause nobili e planetarie che lei difende. Quindi ai democratici Usa, dopo la batosta Clinton, non resta che aggrapparsi alla speranza di una sua candidatura nel 2020. Altri presidenziabili progressisti non sono in vista. 
E la politica è una passione della famiglia Clooney. Sua zia Rosemary, cantante (Mambo Italiano), era accanto a Bob Kennedy quando questi venne assassinato in California nel 1968. Ma è un ricordo che certo non avvicina George alla candidatura.

Friday, July 24, 2009

George Clooney e Manuela Arcuri al 'Gatto nero'

A CENA SUL LAGO DI COMO

Oggi, 22 luglio 2009

di Mauro Suttora

Manuela Arcuri non è come le ragazze della pubblicità Nespresso, quindi non è rimasta indifferente al fascino dell' attore più sexy del pianeta. Così qualche sera fa, quando si è trovata a cenare nel tavolo accanto a quello di George Clooney, è partito un gioco di sguardi intensi.
George, da otto anni sul Lago di Como e dal 2004 cittadino onorario di Laglio, mangiava con i genitori e il suo amico attore americano Bill Murray (Lost in Translation, Ghostbusters, Treno per Darjeeling) al ristorante Il Gatto Nero di Rovenna, sopra Cernobbio (Como). Dopo un' ora è arrivata la stella romana delle fiction di Canale 5, pure lei con mamma e due amici. Ma al panorama mozzafiato sul lago, Manuela (di nuovo single dopo la rottura col tronista Matteo Guerra) ha preferito la vista sul tavolo accanto.

Quando gliel'hanno presentata, il simpatico George, ignaro delle classifiche di popolarità nostrana, le ha sorriso cordialmente così come sorride a tutti. Poco dopo nella stessa sala è piombato Jonathan Kashanian, vincitore del Grande Fratello 5: baci e abbracci con la Arcuri, gelo al tavolo degli americani. Cernobbio in questi giorni è il crocevia mondiale degli attori. Robert De Niro era ospite dell'hotel Villa d' Este (che l'ultima classifica della rivista Forbes conferma come il migliore del mondo), mentre Denzel Washington è stato avvistato all'Harry's Bar in riva al lago, vicino all' imbarcadero per i traghetti.

I VIP CENANO DA FAUSTO PERCHÉ LÌ SONO AL SICURO

Questa volta gliel'hanno fatta. Ma di solito è Fausto Fontana, 59 anni, estroso proprietario del ristorante Il Gatto Nero di Cernobbio (Como), a vincere la guerra con i paparazzi. Il suo è il locale a maggiore intensità di vip internazionali in Italia, più del Bolognese a Roma. E lui la privacy dei suoi preziosi clienti la protegge gelosamente. Prima del Gatto Nero, che sta compiendo vent' anni, Fontana aveva un altro ristorante a Como: il Sant' Anna, frequentato da Caroline di Monaco e Stefano Casiraghi. Poi ha aperto questo gioiello a picco sul lago, che i giocatori di Milan e Inter (e dal 2002 Clooney) considerano la loro mensa personale. Non mancano le famiglie reali, assieme agli ospiti del sottostante hotel Villa d' Este.

Foto:
21 settembre 2008: Liam Gallagher degli Oasis festeggia i suoi 36 anni al Gatto Nero.
Fausto Fontana, 59 anni, con Mick Hucknall, voce dei Simply Red.
Claudio Baglioni posa con Fontana dopo un concerto a Villa Erba.
Neil Armstrong, primo uomo sulla Luna 40 anni fa.
Fra i clienti del Gatto Nero c' è anche Catherine Zeta-Jones.
Ronaldo con Fontana. Tutti i giocatori di Inter e Milan sono clienti.

Wednesday, October 05, 2005

George Clooney

CLOONEY MALATO

Oggi, 2 ottobre 2005

New York (Stati Uniti), ottobre

George Clooney è malato. Una malattia grave, anche se non mortale. Lo ha rivelato lui stesso alla giornalista americana Diane Sawyer, durante una trasmissione della rete Abc girata nella sua villa sul lago di Como. «A tutti, prima o poi, capita nella vita quell'anno in cui si invecchia dieci anni», ha confessato l'attore statunitense, «e a me è toccato un male raro e debilitante, con il fluido spinale che mi esce da naso. E pensare che all’inizio credevo fosse una semplice sinusite...».

Si tratta di una patologia collegata addirittura con il morbo della mucca pazza, perchè colpisce la «dura mater», ovvero la membrana che protegge il midollo spinale. Ma ne è una versione benigna, curabile se individuata in tempo, seppur dolorosa e fastidiosissima: «Praticamente quando starnutivo mi uscivano dei pezzi di testa dal naso», scherza oggi George, anche se all'inizio la sorpresa e la paura sono state grandi. «Dopotutto ho recitato per cinque anni in ER, quindi sono abbastanza abituato a situazioni del genere. Come quel malato che cominciò con un’emicrania, e finì con un tumore al cervello», dice l'attore 44enne, riferendosi al serial Tv che lo ha reso famoso, ambientato in un pronto soccorso (Emergency Room, appunto).

I sintomi del male sono forti mal di testa e perdite di memoria. La star, che negli ultimi tempi ha perso ben quattordici chili, li sta sconfiggendo poco a poco: «Ma sono sicuro che alla fine ce la farò, miglioro ogni giorno. Ho dovuto sottopormi a una quarantina di piccoli interventi chirurgici, mi hanno suturato e infilato tamponi nel naso. Però, tutto sommato, per me che faccio l’attore è stata un'esperienza interessante. Non ricordarsi le cose a breve termine ti colpisce proprio nell’attività professionale, si perde la fiducia in se stessi... Per esercitarmi ora mi tocca contare i gradini quando faccio le scale, e metto bigliettini dappertutto per non dimenticarmi le cose che devo fare».

E i mal di testa? «Ce li ho ancora, ogni giorno. Ma sempre meno, e più leggeri. Cerco anche di stare il più lontano possibile dai farmaci. Mia zia Rosemary Clooney, attrice di successo nei musical, si rovinò la vita e la carriera perchè usava tanti di quegli antidolorifici che ne divenne dipendente. Grazie a Dio io non ho avuto danni permanenti. Ma ogni giorno e ogni notte devo affrontare una piccola sfida. A volte mi sento come se dovessi respirare con una cannuccia stando sdraiato nel fondo di una piscina. E il disturbo peggiora con il passare delle ore che sto in piedi, perchè il peso del cervello spinge il fluido verso il basso e lo fa fuoriuscire... Comunque passare attraverso queste cose ti fa capire che ogni giorno è un regalo. E che non bisogna arrivare alla fine con dei rimpianti: “Ah, se avessi fatto questo, o quest’altro...»

E le donne, i bambini? Il nuovo Cary Grant, uomo desideratissimo dalle femmine dell’intero pianeta, non rimpiangerà un giorno di non aver avuto una moglie e dei figli? «Non prevedo di sposarmi nel prossimo futuro. Lo sono stato in passato, ma ora il matrimonio non rientra proprio fra le mie priorità. Non sto cercando nessuno. E non ho alcun desiderio di diventare padre. Lo so che può sembrare strano, ma non ho mai voluto avere figli. Anche perchè sarebbe una cosa che mi assorbirebbe molto, non prenderei certo una responsabilità simile alla leggera». Lo scapolo 44enne è stato nominato di recente «l'ultraquarantenne più sexy del mondo», ma lui scherza pure su questo: «Anche se avessero specificato “ultraquarantenne col cognome che inizia per C” avrei perso, perchè c'è già Sean Connery...»

Speranze svanite, quindi, per Gianna Elvira Cantatore, la 32enne pugliese che ultimamente era stata accreditata come nuova fiamma di Clooney. I due si erano conosciuti a una festa privata in una villa di Cernobbio, e in seguito ci sono state cene al ‘Gatto Nero’, ristorante a picco sul lago dei Como. Ma era stata lei a fargli la corte, spedendogli un mazzo di margherite nella villa di Laglio, e non viceversa. E, alla fine, anche questa volta lo splendido George ha liquidato la vogliosa candidata con un simpatico sorriso.

Ciò che gli sta veramente a cuore, in queste settimane, è il successo dell’ultimo film che ha diretto, Good Night and Good Luck. E’ la storia di un coraggioso giornalista televisivo americano che negli anni Cinquanta si oppose alla caccia alle streghe del senatore Joe McCarthy. Ma è anche un omaggio a suo padre, reporter tv. Ogni riferimento all’attuale situazione politica statunitense è assolutamente voluto.

Clooney non fa mistero di essere di sinistra: «La mia frase preferita nel film è: “Dobbiamo primeggiare grazie alle nostre idee, non con le bombe...” Mi piace perchè non è una frase che attacca questo o quello, che definisce il bene o il male, ma si limita a constatare che il nostro Paese può fare un sacco di cose positive e sorprendenti, per noi e per i nostri alleati. Quanto a mio padre, il momento più bello del film è stato la prima volta che gliel’ho fatto vedere, proprio qui nella villa mentre era in vacanza in Italia con mia madre. Alla fine si è alzato, mi ha dato una pacca sulla spalla e mi ha detto: ‘Tutto vero, bravo’. Per me è stato il massimo».

Il settimanale Newsweek ha già definito Good Night and Good Luck «il miglior film americano dell’anno». E ha tracciato un ritratto trionfale di quello che è non solo un attore, regista, produttore e sceneggiatore di successo, ma anche un uomo simpaticissimo, intelligente, di classe e impegnato. E’ un impegno politico gaudente, però, quello di Clooney. Ancora l’altra sera l’attore è andato a letto alle otto del mattino a Manhattan, dopo aver fatto bisboccia con gli amici alla festa d’apertura del festival del cinema di New York.

Quand’è nella sua villa italiana in vacanza, invece, i suoi orari sono più mattinieri: sveglia alle sette e mezzo, un’ora e mezzo per leggere i giornali, poi palestra, un giro in moto attorno al lago, ed è già l’ora di pranzo: «Alle due suona la campana e tutti, come una piccola mandria, arriviamo per mangiare. Ho sempre dai quindici ai venticinque ospiti. Sono stato molto fortunato con la mia carriera. Molte cose mi sono capitate per caso, ma sicuramente la svolta sono state le puntate di successo di ER, in tv ogni giovedì sera. Senza quel serial non avrei potuto permettermi questa villa».

In cucina ci sono ben quattro frigoriferi. «Una villa del diciottesimo secolo con dentro una superstar del ventunesimo», la definisce l’intervistatrice, con ammirazione per entrambe. «Sono stati questi suoi soffitti affrescati a conquistarmi», confessa Clooney, «ma nella camera matrimoniale non ci dormo, è troppo grande. Ha un bagno privato che da solo è più grosso del mio vecchio appartamento...»

E' la prima volta che i telespettatori americani possono vedere gli splendori di villa Oleandra, la magione con quindici camere da letto che Clooney possiede in riva al lago: «L'ho comprata dalla famiglia dei miliardari Heinz, e mi sento un po’ in colpa perchè sono un cattolico di origine irlandese: per molto tempo non ho avuto una lira. Ma tutto sommato è positivo avere complessi di colpa sui soldi, si possono utilizzare responsabilmente».

Ora Clooney vuole realizzare un altro sogno: aprire un casinò a Las Vegas. Lo farà in società con Rande Berger, marito di Cindy Crawford (ex top model e moglie di Richard Gere) e con gli inseparabili Brad Pitt e Matt Damon: «Ma sarà un casinò di classe, dove si entrerà solo se si è vestiti bene, e ci saranno feste danzanti... Come la prima volta che andai a Las Vegas con mia zia, e fui colpito dall’eleganza del posto». Insomma, la star di Ocean Eleven e Twelve vuole copiare le imprese di Frank Sinatra e Dean Martin non solo sullo schermo, ma anche nella realtà. Un quarto dei guadagni verrà però versato in beneficenza, promette Clooney.

E Brad Pitt? Sposerà la sua Angelina Jolie a villa Oleandra, come si sussurra? Clooney smentisce. Ma se non lo facesse, che matrimonio segreto sarebbe?

Mauro Suttora