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Saturday, March 02, 1985

Se sei verde ti tirano la Petra

Germania Ovest/La leader degli ecologisti contesta il suo movimento

Opportunisti. Bugiardi. Noiosi. Petra Kelly descrive in questa intervista esclusiva i difetti dei verdi tedeschi. E rivela sorprendenti progetti

di Mauro Suttora

Europeo, 2 marzo 1985




 

Saturday, October 08, 1983

I verdi in Germania

"Né a sinistra né a destra: siamo avanti"
Come lavorano i verdi nel Parlamento tedesco

di Mauro Suttora
Europeo, 8 ottobre 1983




Willy Brandt, lanziano presidente dei socialdemocratici tedeschi, ha pronosticato una durata di soli altri quattro anni per i verdi. L'impatto con il Parlamento in effetti è stato molto duro per un partito in cui mai nessuno ha fatto politica di professione: dilettantismo vuol dire freschezza e onestà, ma anche ingenuità e passi falsi. 
Per esempio, durante la campagna elettorale per le regionali del 25 settembre in Assia e a Brema, per ben due volte i verdi sono rimasti fuori dai dibattiti televisivi perché si ostinavano a mandare negli studi tv degli emeriti sconosciuti invece dei parlamentari uscenti, in omaggio ai propri principi di "democrazia di base" e di uguaglianza. 

Fautori della democrazia diretta, i verdi eletti nelle istituzioni sono sottoposti a vincolo di mandato e tengono periodicamente delle assemblee di consultazione con i propri elettori. Questo spesso tarpa le ali a iniziative personali delle personalità più brillanti: Petra Kelly e gli altri deputati che in maggio erano andati a protestare contro gli armamenti a Berlino Est, venendo arrestati ed espulsi, sono stati criticati non per l'azione in sé, ma perché non ne avevano parlato prima con la "base". Per i verdi infatti è importantissimo rispettare la volontà degli attivisti. 

Ormai sono in 120 a Bonn a lavorare a tempo pieno per i verdi: una cifra considerevole per un partito "alternativo" (i cugini radicali italiani non danno lavoro a più di 60 persone fra Roma e Bruxelles). Oltre ai deputati e allo staff di segreteria ci sono i 28 vicedeputati, pronti a subentrare nella carica fra un anno e mezzo, a metà legislatura, ma già adesso impegnati a tempo pieno. 

"Non siamo né a sinistra né a destra: siamo davanti", proclamavano i grünen prima delle elezioni del marzo scorso. Così nell'aula del Bundestag li hanno messi in centro, in fila per due. A parte l'elegante avvocato Otto Schily e l'ex generale Gert Bastian, sempre impeccabile, i deputati maschi hanno i capelli lunghi in media trenta centimetri. Abbigliati in salopette e sandali di sughero, sono l'immagine fedele del 5,6 per cento di tedeschi che li ha votati.
Mauro Suttora