Come lavorano i verdi nel Parlamento tedesco
di Mauro Suttora
Europeo, 8 ottobre 1983
Willy Brandt, l'anziano presidente dei socialdemocratici tedeschi, ha pronosticato una durata di soli altri quattro anni per i verdi. L'impatto con il Parlamento in effetti è stato molto duro per un partito in cui mai nessuno ha fatto politica di professione: dilettantismo vuol dire freschezza e onestà, ma anche ingenuità e passi falsi.
Per esempio, durante la campagna elettorale per le regionali del 25 settembre in Assia e a Brema, per ben due volte i verdi sono rimasti fuori dai dibattiti televisivi perché si ostinavano a mandare negli studi tv degli emeriti sconosciuti invece dei parlamentari uscenti, in omaggio ai propri principi di "democrazia di base" e di uguaglianza.
Fautori della democrazia diretta, i verdi eletti nelle istituzioni sono sottoposti a vincolo di mandato e tengono periodicamente delle assemblee di consultazione con i propri elettori. Questo spesso tarpa le ali a iniziative personali delle personalità più brillanti: Petra Kelly e gli altri deputati che in maggio erano andati a protestare contro gli armamenti a Berlino Est, venendo arrestati ed espulsi, sono stati criticati non per l'azione in sé, ma perché non ne avevano parlato prima con la "base". Per i verdi infatti è importantissimo rispettare la volontà degli attivisti.
Ormai sono in 120 a Bonn a lavorare a tempo pieno per i verdi: una cifra considerevole per un partito "alternativo" (i cugini radicali italiani non danno lavoro a più di 60 persone fra Roma e Bruxelles). Oltre ai deputati e allo staff di segreteria ci sono i 28 vicedeputati, pronti a subentrare nella carica fra un anno e mezzo, a metà legislatura, ma già adesso impegnati a tempo pieno.
"Non siamo né a sinistra né a destra: siamo davanti", proclamavano i grünen prima delle elezioni del marzo scorso. Così nell'aula del Bundestag li hanno messi in centro, in fila per due. A parte l'elegante avvocato Otto Schily e l'ex generale Gert Bastian, sempre impeccabile, i deputati maschi hanno i capelli lunghi in media trenta centimetri. Abbigliati in salopette e sandali di sughero, sono l'immagine fedele del 5,6 per cento di tedeschi che li ha votati.
Mauro Suttora
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