Per noi la politica è un gioco da ragazze
Parlano le due baby deputate elette nel nuovo Parlamento
Barbara Mannucci (Pdl) e Daniela Cardinale (Pd) hanno solo 26 anni. In questa intervista spiegano di avere idee in comune. E la prima è aiutare i coetanei a non essere più "bamboccioni"
di Mauro Suttora
Roma, 14 maggio 2008
Cos'è la politica ? Barbara Mannucci: "Il mezzo per organizzare la vita pubblica".
Daniela Cardinale: "Lo strumento della democrazia per governare le istituzioni e dare risposte ai problemi dei cittadini".
Cos'è la Casta ? B: "Una classe che si attribuisce privilegi non dovuti".
D: "Una distorsione della democrazia, che permette privilegi ad alcune categorie di cittadini".
Apre il nuovo Parlamento, i volti più freschi sono i loro. E in questa intervista doppia provano a convincerci di essere sì baby onorevoli, ma capaci già di pensare in grande.
La prima legge che proporrai?
B: "Meritocrazia: master postuniversitari gratis per i laureati fra 100 e 110 e lode. Mantenendo i livelli di eccellenza".
D: "Defiscalizzazioni e incentivi per i giovani del Sud che aprono attività artigianali, commerciali o di piccola imprenditoria".
Il tuo incubo ?
B: "Perdere le persone care".
D: "Non riuscire a essere all' altezza di questa nuova e grande responsabilità".
Il tuo sogno ? B: "Sposarmi e avere tre figli". D: "Poter vedere la mia Sicilia nelle stesse condizioni economiche e sociali della Lombardia".
Il giorno migliore della vita ? B: "Quand' è nata mia nipote Francesca, che ha dieci anni". D: "L' elezione a deputata".
Il giorno peggiore ? B: "Quando abbiamo perso le elezioni del 2006 per pochi voti". D: "Da bambina: cadendo da cavallo mi sono procurata una deviazione del setto nasale".
Il politico che ammiri di più ? B: "Berlusconi, ovviamente". D: "Franco Marini: carica umana oltre alle capacità politiche".
Quello che senti più lontano ? B: "Veltroni". D: "Bossi".
Un avversario che ammiri ? B: "Bertinotti, lo stimo molto". D: "Giulia Bongiorno, è seria".
Sei fidanzata ? B: "Sì, da due anni". D: "Sì, da tre e mezzo".
Vuoi fare carriera politica ? B: "Sì". D: "Sì, ma senza sconti".
L' ultimo libro letto ? B: "Me l' ha regalato Tito Boeri: Contro i giovani. Lo ha scritto lui, con Vincenzo Galasso". D: "I Viceré di De Roberto".
Lo scrittore preferito ? B: "Isabel Allende". D: "Leonardo Sciascia".
Il cantante ? B: "Eros e Vasco". D: "Nannini e Antonacci".
L' attore ? B: "Raoul Bova". D: "Michael Douglas".
Il politico straniero preferito ? B&D: "Barack Obama".
Il personaggio storico ? B: "L' imperatrice Sissi". D: "Giulio Cesare".
Se avessi la bacchetta magica... B: "Ridurrei la disoccupazione". D: "Darei lavoro ai tanti giovani che me l' hanno chiesto".
Hai comprato un vestito per il debutto alla Camera ? B: "Sì, un tailleur da 180 euro". D: "No, lo avevo già".
Lo Stato risparmia se... D&B: "Chiude enti inutili".
Lo spreco che aboliresti ? B: "Costose consulenze". D: "Auto blu".
Il privilegio da deputata cui rinunceresti ? B: "Treni e autostrade gratis". D: "Tutti quelli che ci mettono in cattiva luce".
Quello a cui non rinunceresti ? B: "Il permesso per l' auto in centro. Per me è una svolta". D: "L' immunità per i reati d' opinione".
Il film più bello ? B: "Arancia meccanica". D: "Nuovo Cinema Paradiso".
La canzone preferita ? B: "Albachiara, Vasco Rossi". D: "Donna cannone, De Gregori".
Il tuo hobby ? B: "Romanzi sudamericani". D: "Il nuoto".
La tua passione ? B: "La pastasciutta". D: "Il mare".
Sei religiosa ? B&D: "Praticante".
Il personaggio più antipatico ? B: "Michele Santoro". D: "Tremonti. Troppo freddo".
Il più simpatico ? B: "Ezio Greggio". D: "Berlusconi".
Il primo giorno alla Camera com' è stato ? B: "Emozionante". D: "Esaltante, preoccupante".
Il politico italiano più bello ? B: "Giorgio Jannone del Pdl". D: "Casini".
Ti senti raccomandata ? B: "No, faccio politica da 12 anni". D: "Non più di tanti altri".
Fortunata ? B&D: "Sì, senza dubbio".
Che farai con i 14 mila euro di stipendio da deputata ? B: "Così tanti ? Davvero ? Non lo sapevo, giuro...". D: "Tolte le spese, i contributi al partito e per l' assistente, ne rimarranno cinquemila: potrò avere una vera indipendenza dalla famiglia".
Il tuo primo bacio? B: "A ricreazione, 14 anni". D: "Fatemi fare la siciliana...".
Lo slogan che preferisci ? B: "Carpe diem". D: "Si può fare, e si farà prima o poi".
Il politico più elegante ? B: "Barbareschi". D: "D' Alema".
Uno sfizio che ora ti toglierai ? B&D: "Mi compro l' auto nuova".
Il momento peggiore della campagna elettorale ? B: "I primi exit poll, sbagliati". D: "Una mia finta intervista nell' inserto satirico dell' Unità".
Quello migliore ? B: "In Puglia con Gabriella Carlucci, lei mi ha insegnato tanto". D: "Il comizio conclusivo nel mio paese, Mussomeli".
Vivi in famiglia ? B&D: "Sì".
Ti senti "bambocciona" ? B: "No, ho sempre studiato e lavorato. Uscirò di casa solo per sposarmi". D: "No, sono sempre stata impegnata con studio e lavoro".
Che lavoro hai fatto ? B: "Call center, commessa, animatrice nei villaggi turistici". D: "Collaboratrice di un parlamentare regionale".
I tuoi amici sono invidiosi ? B: "Un po' ". D: "No".
Il viaggio dei tuoi sogni ? B&D: "Stati Uniti, in auto".
Una donna politica modello ? B: "Condi Rice". D: "Finocchiaro".
Programma tv imperdibile ? B: "Striscia". D: "Ballarò".
Amore, arte, politica, religione: in ordine di importanza... B&D: "Amore, religione, politica, arte".
Cosa rispondi a chi dice che la politica è sempre sporca ? B: "Sarà mio compito ribaltare questo giudizio". D: "Sporchi sono alcuni politici, ma non la politica".
Beppe Grillo è... B&D: "Un bravissimo comico".
La sorpesa più grande entrando a Montecitorio ? B: "L' aula è più piccola di quel che sembra in televisione". D: "Il palazzo invece è enorme, è una piccola città".
Volete aggiungere qualcosa ? B: "Sono entrati in Parlamento molti giovani. Speriamo di fare politica in modo serio e pulito". D: "A chi pensa che mio padre mi condizionerà, rispondo che gli chiederò consigli. Ma alla fine deciderò da sola".
Mauro Suttora
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Thursday, May 15, 2008
Wednesday, March 22, 2006
Sharon Stone a Roma
AVE SHARON! SEI TU L’IMPERATRICE DI ROMA
Diciotto valigie, 40 vestiti e un baule di scarpe. Così la star è sbarcata nella Capitale per presentare “Basic Instinct 2”. Al suo fianco, uno staff tutto rosa e nessun fidanzato. Allora il nostro cronista ne ha approfittato: “Vieni a prender un drink da me?” E lei...
Oggi, 22 marzo 2006
«Sharon, sei proprio l’ultima diva...»
«Come sei gentile a dirmi così...»
Trinità dei Monti, venerdì, quattro del pomeriggio. L’attrice più bella del mondo scende lentamente la scalinata più bella del mondo. Anche il primo sole primaverile scende lentamente, verso la cupola di San Pietro. I turisti impazziscono. Avevo notato una limousine nera in attesa davanti all’uscita secondaria del Grand Hotel St.Regis. Sharon Stone aveva appena finito la conferenza stampa per presentare il film Basic Instinct 2, in sala dal 31 marzo. Mi ero messo ad aspettare, e improvvisamente un gruppetto di donne esce per infilarsi in fretta nell’auto. Non sono sicuro che in mezzo ci sia anche lei, ma le seguo in taxi. Via Bissolati, via Veneto, un dedalo di strade e svolte, infine su per via Sistina. Davanti all’hotel Hassler la macchina si ferma e il gruppetto esce. Sì, c’è anche Sharon, con la sorella muscolosa Kelly e due guardie del corpo italiane.
Si avviano verso gli scalini, i passanti non fanno in tempo a rendersi conto che è proprio l’attrice americana. Lei, con gli occhiali neri, è già avanti. Mi avvicino, faccio finta di appartenere al suo gruppo, la affianco. Abito da poco in un loft di via Margutta: la stessa stradina dove 53 anni fa il giornalista Gregory Peck nascose per una notte la principessa Audrey Hepburn nel film Vacanze Romane. Tento anch’io il colpaccio, chiedo a Sharon in inglese: «Come for a drink», vieni a bere un bicchiere. Lei mi risponde: «Sorry, we gotta go to Fendi», dobbiamo andare da Fendi.
In piazza di Spagna l’assembramento s’ingrossa, ma Sharon non s’infastidisce. Anzi, il bagno di folla sembra piacerle. Si fa immortalare assieme a un tizio vestito da centurione accanto alla Barcaccia del Bernini. Poi imbocca via Condotti, ma si rischia il soffocamento, tutti a fotografarla coi telefonini, e allora Sharon svolta in via Mario dei Fiori. Alla fine si rifugia per una pausa di tranquillità dentro alla gioielleria Martinelli, che spranga la porta. E anche i successivi 200 metri di shopping prima di arrivare a palazzo Fendi in largo Goldoni sono come l’assedio a una regina. «Ammazza quant’è bbella», commenta un fan che è rimasto ad aspettarla giù. Quando la folla viene premiata dopo mezz’ora con un’apparizione della biondissima divina sul balcone accanto all’amica Carla Fendi, l’entusiasmo è alle stelle.
È durata meno di 24 ore la puntata italiana di Sharon Stone. Anche il suo aereo privato, un Gulfstream IV proveniente da Londra, era rimasto impigliato nel blocco dei radar romani giovedì sera. L’atterraggio a Ciampino è avvenuto in ritardo, verso le dieci. Ad accoglierla solo il presidente della Warner Brothers italiana e l’addetta stampa. È stata una scena surreale, perchè dal jet sono scese soltanto donne: una decina di signore in nero, sembrava la scena di un film poliziesco. La sorella di Sharon, che per questo tour promozionale europeo incassa 40mila dollari in qualità di «assistente al guardaroba», e poi la sua migliore amica, la truccatrice, la segretaria personale, la pierre, una guardia del corpo, una parrucchiera che si occupa delle favolose extension. Dopo Israele, Londra e Roma, via verso Parigi, Madrid e Berlino. Infine la prima statunitense a New York, il 27 marzo.
La diva si porta dietro un bagaglio di 18 valigie griffate Vuitton con 25 abiti da giorno e 15 da sera. Un baule alto un metro contiene solo scarpe. Al St.Regis ha dormito nella suite Ambassador, con acqua distillata tiepida nella vasca jacuzzi. Non è difficile immaginare Sharon mentre fa il bagno, perchè è anche una scena clou del film, che arriva ben quattordici anni dopo il primo Basic Instinct con Michael Douglas. Questa volta il personaggio diabolico che interpreta, e che un po’ le assomiglia, fa uscire pazzo uno psicanalista inglese. Il quale ha come unica colpa quella di non essere andato subito a letto con lei. Non ci sono scene con accavallamento di gambe, quindi resta il mistero sulla presenza o no di mutandine. E nessuno dei ben duecento giornalisti alla conferenza stampa ha osato chiederle delucidazioni in merito.
Sharon Stone, a 48 anni, è ancora sexy come non mai. La sua bellezza matura intimidisce, la voce profonda seduce sia nel film (doppiata sensualmente da Cristiana Lionello, figlia di Oreste) sia nella realtà. La voce è un punto debole di molte attrici americane, che parlano con intonazione da Topolino. Lei invece scandisce maestosamente le parole, e dopo le domande aspetta parecchio prima di rispondere, ieratica come un papa, creando suspense e rispetto. Insomma, altro che Julia Roberts, Angelina Jolie o Charlize Theron, eterne ragazze: Sharon Stone è ormai più di una donna, è un’icona. «Da piccola sognavo star come Ava Gardner, Barbara Stanwick, Bette Davis», confessa. Ebbene, le ha raggiunte a quei livelli di mito, quando basta un gesto o un’occhiata per far ammutolire ogni uomo. Lo conferma lei stessa: «Ho problemi con quelli che mi fanno la corte, gli ci vuole del tempo prima di considerarmi normale».
Non che abbia fatto film memorabili, negli ultimi quattordici anni: alzi la mano chi se ne ricorda più di uno o due. Anche la vita privata è passabilmente disastrosa: liti furibonde col secondo marito Phil Bronstein, direttore del quotidiano di San Francisco, sposato nel ‘98 e divorziato nel 2004. Alla fine il giudice ha partorito un’incredibile sentenza di affido per il figlio adottato Roan, 5 anni: starà dodici mesi con un genitore, e poi dodici mesi con l’altro. Una seconda figlia l’ha adottata da sola pochi mesi fa, alla maniera della Jolie.
Sharon sembra fare di tutto anche per confermare la propria fama di mangiatrice di uomini affamata di sesso. Ne cambia uno ogni dozzina di settimane, la lista è ormai sterminata. Dopo l’avvocato Bernie Cahill, solo quest’inverno è stata avvistata con il produttore Gavin Polone, il comico Craig Ferguson e il giocatore di pallacanestro Rick Fox. Tutti più giovani di lei di una decina d’anni, ovviamente, come nei film che interpreta. Lei li domina, irresistibilmente capricciosa: un anno fa partì per i Caraibi portandosene appresso uno, ma lo licenziò dopo appena due tumultuosi giorni. I paparazzi immortalarono il tapino cacciato improvvisamente dalla villa con le valigie in mano. E il giorno dopo lei stava già con un altro.
L’aspetto più incredibile della vita di Sharon Stone è che fino a 34 anni non era nessuno: «C’è voluto il primo Basic Instinct per convincere anche me che sono una bella donna e una brava attrice», ci ha detto. Quasi vent’anni di gavetta, anche a Roma. È giusto, quindi, che ora si goda il successo, dopo l’aneurisma al cervello che l’ha risparmiata per miracolo. Così la sua magica giornata romana si è conclusa, dopo un’apparizione al Tg5 in cui ha rifiutato l’invito da parte di Cesara Buonamici ad accavallare le gambe, in un tripudio di folla alla prima serale in un cinema di piazza Esedra. Con lei sul tappeto hanno sfilato le sorelle Fendi al completo, e fra gli altri i gioiellieri Silvia e Giorgio Damiani, Renzo Rosso della Diesel e Michele Goldschmied della Ag Jeans. Poi, via di corsa all’aeroporto verso Parigi. Quanto al bicchierino in via Margutta col sottoscritto, sarà per la prossima volta. Tanto Sharon non invecchia mai.
Mauro Suttora
Diciotto valigie, 40 vestiti e un baule di scarpe. Così la star è sbarcata nella Capitale per presentare “Basic Instinct 2”. Al suo fianco, uno staff tutto rosa e nessun fidanzato. Allora il nostro cronista ne ha approfittato: “Vieni a prender un drink da me?” E lei...
Oggi, 22 marzo 2006
«Sharon, sei proprio l’ultima diva...»
«Come sei gentile a dirmi così...»
Trinità dei Monti, venerdì, quattro del pomeriggio. L’attrice più bella del mondo scende lentamente la scalinata più bella del mondo. Anche il primo sole primaverile scende lentamente, verso la cupola di San Pietro. I turisti impazziscono. Avevo notato una limousine nera in attesa davanti all’uscita secondaria del Grand Hotel St.Regis. Sharon Stone aveva appena finito la conferenza stampa per presentare il film Basic Instinct 2, in sala dal 31 marzo. Mi ero messo ad aspettare, e improvvisamente un gruppetto di donne esce per infilarsi in fretta nell’auto. Non sono sicuro che in mezzo ci sia anche lei, ma le seguo in taxi. Via Bissolati, via Veneto, un dedalo di strade e svolte, infine su per via Sistina. Davanti all’hotel Hassler la macchina si ferma e il gruppetto esce. Sì, c’è anche Sharon, con la sorella muscolosa Kelly e due guardie del corpo italiane.
Si avviano verso gli scalini, i passanti non fanno in tempo a rendersi conto che è proprio l’attrice americana. Lei, con gli occhiali neri, è già avanti. Mi avvicino, faccio finta di appartenere al suo gruppo, la affianco. Abito da poco in un loft di via Margutta: la stessa stradina dove 53 anni fa il giornalista Gregory Peck nascose per una notte la principessa Audrey Hepburn nel film Vacanze Romane. Tento anch’io il colpaccio, chiedo a Sharon in inglese: «Come for a drink», vieni a bere un bicchiere. Lei mi risponde: «Sorry, we gotta go to Fendi», dobbiamo andare da Fendi.
In piazza di Spagna l’assembramento s’ingrossa, ma Sharon non s’infastidisce. Anzi, il bagno di folla sembra piacerle. Si fa immortalare assieme a un tizio vestito da centurione accanto alla Barcaccia del Bernini. Poi imbocca via Condotti, ma si rischia il soffocamento, tutti a fotografarla coi telefonini, e allora Sharon svolta in via Mario dei Fiori. Alla fine si rifugia per una pausa di tranquillità dentro alla gioielleria Martinelli, che spranga la porta. E anche i successivi 200 metri di shopping prima di arrivare a palazzo Fendi in largo Goldoni sono come l’assedio a una regina. «Ammazza quant’è bbella», commenta un fan che è rimasto ad aspettarla giù. Quando la folla viene premiata dopo mezz’ora con un’apparizione della biondissima divina sul balcone accanto all’amica Carla Fendi, l’entusiasmo è alle stelle.
È durata meno di 24 ore la puntata italiana di Sharon Stone. Anche il suo aereo privato, un Gulfstream IV proveniente da Londra, era rimasto impigliato nel blocco dei radar romani giovedì sera. L’atterraggio a Ciampino è avvenuto in ritardo, verso le dieci. Ad accoglierla solo il presidente della Warner Brothers italiana e l’addetta stampa. È stata una scena surreale, perchè dal jet sono scese soltanto donne: una decina di signore in nero, sembrava la scena di un film poliziesco. La sorella di Sharon, che per questo tour promozionale europeo incassa 40mila dollari in qualità di «assistente al guardaroba», e poi la sua migliore amica, la truccatrice, la segretaria personale, la pierre, una guardia del corpo, una parrucchiera che si occupa delle favolose extension. Dopo Israele, Londra e Roma, via verso Parigi, Madrid e Berlino. Infine la prima statunitense a New York, il 27 marzo.
La diva si porta dietro un bagaglio di 18 valigie griffate Vuitton con 25 abiti da giorno e 15 da sera. Un baule alto un metro contiene solo scarpe. Al St.Regis ha dormito nella suite Ambassador, con acqua distillata tiepida nella vasca jacuzzi. Non è difficile immaginare Sharon mentre fa il bagno, perchè è anche una scena clou del film, che arriva ben quattordici anni dopo il primo Basic Instinct con Michael Douglas. Questa volta il personaggio diabolico che interpreta, e che un po’ le assomiglia, fa uscire pazzo uno psicanalista inglese. Il quale ha come unica colpa quella di non essere andato subito a letto con lei. Non ci sono scene con accavallamento di gambe, quindi resta il mistero sulla presenza o no di mutandine. E nessuno dei ben duecento giornalisti alla conferenza stampa ha osato chiederle delucidazioni in merito.
Sharon Stone, a 48 anni, è ancora sexy come non mai. La sua bellezza matura intimidisce, la voce profonda seduce sia nel film (doppiata sensualmente da Cristiana Lionello, figlia di Oreste) sia nella realtà. La voce è un punto debole di molte attrici americane, che parlano con intonazione da Topolino. Lei invece scandisce maestosamente le parole, e dopo le domande aspetta parecchio prima di rispondere, ieratica come un papa, creando suspense e rispetto. Insomma, altro che Julia Roberts, Angelina Jolie o Charlize Theron, eterne ragazze: Sharon Stone è ormai più di una donna, è un’icona. «Da piccola sognavo star come Ava Gardner, Barbara Stanwick, Bette Davis», confessa. Ebbene, le ha raggiunte a quei livelli di mito, quando basta un gesto o un’occhiata per far ammutolire ogni uomo. Lo conferma lei stessa: «Ho problemi con quelli che mi fanno la corte, gli ci vuole del tempo prima di considerarmi normale».
Non che abbia fatto film memorabili, negli ultimi quattordici anni: alzi la mano chi se ne ricorda più di uno o due. Anche la vita privata è passabilmente disastrosa: liti furibonde col secondo marito Phil Bronstein, direttore del quotidiano di San Francisco, sposato nel ‘98 e divorziato nel 2004. Alla fine il giudice ha partorito un’incredibile sentenza di affido per il figlio adottato Roan, 5 anni: starà dodici mesi con un genitore, e poi dodici mesi con l’altro. Una seconda figlia l’ha adottata da sola pochi mesi fa, alla maniera della Jolie.
Sharon sembra fare di tutto anche per confermare la propria fama di mangiatrice di uomini affamata di sesso. Ne cambia uno ogni dozzina di settimane, la lista è ormai sterminata. Dopo l’avvocato Bernie Cahill, solo quest’inverno è stata avvistata con il produttore Gavin Polone, il comico Craig Ferguson e il giocatore di pallacanestro Rick Fox. Tutti più giovani di lei di una decina d’anni, ovviamente, come nei film che interpreta. Lei li domina, irresistibilmente capricciosa: un anno fa partì per i Caraibi portandosene appresso uno, ma lo licenziò dopo appena due tumultuosi giorni. I paparazzi immortalarono il tapino cacciato improvvisamente dalla villa con le valigie in mano. E il giorno dopo lei stava già con un altro.
L’aspetto più incredibile della vita di Sharon Stone è che fino a 34 anni non era nessuno: «C’è voluto il primo Basic Instinct per convincere anche me che sono una bella donna e una brava attrice», ci ha detto. Quasi vent’anni di gavetta, anche a Roma. È giusto, quindi, che ora si goda il successo, dopo l’aneurisma al cervello che l’ha risparmiata per miracolo. Così la sua magica giornata romana si è conclusa, dopo un’apparizione al Tg5 in cui ha rifiutato l’invito da parte di Cesara Buonamici ad accavallare le gambe, in un tripudio di folla alla prima serale in un cinema di piazza Esedra. Con lei sul tappeto hanno sfilato le sorelle Fendi al completo, e fra gli altri i gioiellieri Silvia e Giorgio Damiani, Renzo Rosso della Diesel e Michele Goldschmied della Ag Jeans. Poi, via di corsa all’aeroporto verso Parigi. Quanto al bicchierino in via Margutta col sottoscritto, sarà per la prossima volta. Tanto Sharon non invecchia mai.
Mauro Suttora
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