PERCHÉ LA RICOSTRUZIONE DI GROUND ZERO RITARDA?
di Mauro Suttora per il settimanale Oggi
New York, settembre 2011
Hanno fatto prima ad andare sulla Luna che a ricostruire le Twin Towers, gli americani. Passarono otto anni, da quando il presidente John Kennedy lo promise, fino all'allunaggio del 1969. Ci saranno voluti invece dodici anni quando, nel 2013, verrà inaugurata la Freedom Tower, alta più di mezzo chilometro (1.776 piedi, come l'anno di nascita degli Stati Uniti).
Ma non sarà il grattacielo più alto del mondo, superato da quelli a Dubai e La Mecca (primato islamico, per lo sconforto dei conservatori). E non si chiamerà più Torre della Libertà, bensì burocraticamente One World Trade Center, per non diventare bersaglio di altri fanatici.
«Ricostruiremo le torri in tre anni!», avevano proclamato le autorità il 12 settembre 2001. Poi, la triste realtà: nessuno voleva riaprire uffici in quel posto maledetto. E, senza contratti d' affitto, nessuno negli Usa costruisce: impera il dio dollaro. In extremis si sono offerti enti pubblici, i cinesi, l'editore Conde Nast. E i lavori sono partiti.