Stavolta non lo salva neppure Padre Pio
Arrestato l' ex fidanzato italiano della Hathaway
Raffaello Follieri, faccendiere di San Giovanni Rotondo, aveva conquistato New York (e l' attrice) spacciandosi per "direttore finanziario del Vaticano". L' ha fatta franca per cinque anni. Poi l' Fbi...
Oggi, 9 luglio 2008
di Mauro Suttora
New York (Stati Uniti), luglio
Aveva portato l' illustre fidanzatina in pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo (Foggia), nel paese dove lui era nato esattamente trent' anni fa. Ma lei, Anne Hathaway, una delle giovani attrici più famose d' America (Il Diavolo veste Prada), confessò onestamente di avere preferito la gita in aliscafo alle vicine isole Tremiti.
La esibiva orgoglioso in tutte le feste che organizzava, a New York e in Italia, per celebrare il proprio status di immigrato "arrivato" in alto che più in alto non si può: Raffaello Follieri da Foggia, non solo conquistatore della Audrey Hepburn del terzo millennio, ma anche amico delle due persone più importanti del mondo (il Papa, il presidente degli Stati Uniti). E ricchissimo.
"Spendeva decine di migliaia di dollari per le spese della sua fidanzata, per pagare il dog runner [quello che porta a passeggio i cani, da non confondere con il dog sitter, che si limita a sorvegliare le bestie in casa, ndr], per l' affitto di due lussuosi appartamenti, uno da 37 mila dollari nella Trump Tower sulla Quinta avenue e un altro a due piani nell' Olympic Tower", ha annotato scrupoloso l' agente speciale dell' Fbi Theodore Cacioppi nelle tredici pagine del dettagliato mandato che ha fatto finire Follieri agli arresti domiciliari.
"Casino totale": solo un film?
La fragile Anne avrebbe dovuto venire in Italia proprio nei prossimi giorni per presentare il suo nuovo film: Agent Smart Casino totale (nelle sale italiane dal 9 luglio). Non si sa se confermerà la sua presenza, ma mai titolo fu più appropriato. Subodorando infatti il casino totale in cui stava precipitando il suo amato Raffaello, la molto smart (furba) Anne ha pensato bene di mollarlo una settimana prima delle manette.
Così lui è rimasto da solo a fronteggiare i poliziotti che sono arrivati a prelevarlo all' alba. All' esame dell' urina, in commissariato, gli hanno trovato tracce di oppiacei. "È una medicina a base di codeina che gli ha prescritto il dottore contro la sinusite", ha cercato di spiegare la sua addetta stampa. Dopodiché, il ragazzo si è fatto ricoverare al Saint Vincent Hospital di Manhattan per un mancamento.
Il giudice ha fissato per lui una cauzione altissima: 21 milioni di dollari. E solo per poter uscire da casa con due mete: il suo medico, o la chiesa. Forse ha voluto fare lo spiritoso, quel giudice, perché proprio grazie agli sbandierati legami con la Chiesa cattolica Follieri è riuscito a fare fortuna.
Si esibiva infatti come "direttore finanziario" del Vaticano, vantava conoscenze, e grazie all' intercessione di un suo amico, semplice commesso del Vaticano, riusciva a procurare posti in prima fila alle udienze papali per i fessi americani che turlupinava.
Il nome più prestigioso di cui si serviva per accreditarsi era quello dell' ingegner Andrea Sodano da Asti, nipote del cardinale Angelo Sodano, segretario di Stato fino al 2006. Un vero artista della truffa, insomma. Un misto fra il Totò che vendeva il Colosseo ai turisti e Leonardo DiCaprio, finto pilota che sfuggiva a Tom Hanks nel film Prova a prendermi del 2001. Gli agenti dell' Fbi durante una perquisizione a casa sua gli hanno trovato nell' armadio addirittura due vesti talari da cardinale, da fare indossare ai complici che lo accompagnavano per impressionare i suoi interlocutori.
A una delle sue feste newyorkesi riuscì ad attirare perfino l' allora ministro degli Esteri Massimo D' Alema, in città per l' assemblea dell' Onu. "Proprio il giorno dopo uscì sul Sole 24 Ore il primo articolo che rivelava le accuse contro Follieri di un suo ex socio d' affari, il quale reclamava decine di milioni di dollari. Ma il povero D' Alema era ignaro di tutto, e fu imbarazzato dalla compagnia", rivela a Oggi Gianluca Galletto, finanziere italiano a Manhattan.
Democratici e repubblicani
Come Zelig, Follieri si intrufolava ovunque, dalle feste per Valentino, alle cene in casa Angiolillo a Roma, alle gite in yacht con John McCain, candidato repubblicano alla Casa Bianca.
Ma il pesce più grosso che abboccò fu l' ex presidente Usa Bill Clinton con sua moglie Hillary. L' asserito business di Follieri era farsi vendere proprietà immobiliari dalle diocesi cattoliche americane, in difficoltà finanziarie a causa dei cospicui risarcimenti alle vittime dei preti pedofili, per poi rivenderle a prezzi maggiorati. E ci sono voluti vari anni prima che la bolla di sapone scoppiasse. Ora Raffaello rischia vari anni di carcere per truffa e bancarotta.
Mauro Suttora
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Friday, July 11, 2008
Thursday, April 24, 2008
Anne Hathaway
Povera Anne, il diavolo veste Prada e Raffaello
Dopo gli ultimi guai, crolla la reputazione del compagno della Hathaway
Lui, Follieri, il giovane italiano che aveva conquistato New York e il cuore dell' attrice (segretaria di Meryl Streep nel famoso film), è stato arrestato per assegni a vuoto. Dopo la scarcerazione dice: "È un equivoco". Ma convincerà almeno la fidanzata ?
di Mauro Suttora
New York, 23 aprile 2008
Padre Pio lo ha protetto pure questa volta, il 29enne Raffaello Follieri da San Giovanni Rotondo (Foggia). Ha fatto in modo che la sua celebre fidanzata, Anne "occhi di cerbiatto" Hathaway, 25 anni, non fosse vicino a lui quando è stato arrestato a New York per emissione di assegni a vuoto. E che assegno: 250 mila dollari, mentre il conto che avrebbe dovuto coprirlo ne aveva soltanto 37. "Uno spiacevole fraintendimento", ha spiegato il legale di Follieri dopo essere riuscito a farlo liberare, "quell' assegno non doveva andare all' incasso, era una semplice garanzia emessa dal mio assistito".
Anne Hathaway è una delle giovani attrici più in voga d' America. L' avevamo intervistata sei anni fa nell' Essex House di Manhattan, quando uscì il suo film Nicholas Nickleby, tratto da un celebre romanzo di Charles Dickens. Non aveva ancora vent' anni, e ci era sembrata una ragazzina indifesa e abbastanza impreparata per la fama che le era appena cascata addosso grazie all' interpretazione di Mia in 'Pretty Princess', il successone planetario targato Walt Disney del 2001.
Poi l' intervista non uscì, perché Nicholas Nickleby non riuscì neppure ad arrivare nei cinema italiani (fu visto in dvd e alla tv). Comunque la stoffa c' era, e da allora la delicatissima Anne di strada ne ha fatta parecchia: il sequel della principessa (Principe azzurro cercasi) nel 2005, ma soprattutto la segretaria della tremenda Meryl Streep in Il Diavolo veste Prada l' anno seguente, e il premio Oscar 'Brokeback Mountain'.
Nel frattempo, la dolce Anne conosce un intraprendente giovanotto italiano appena sbarcato a New York dalla Puglia, se ne innamora e da allora - sono ormai cinque anni - non lo lascia più. Lui sembra molto ricco, e la riempie di attenzioni: viaggi in jet privato, vacanze da sogno negli alberghi più lussuosi del mondo (l' anno scorso al Cala di Volpe di Porto Cervo e a Capri), un appartamentone a due piani nel grattacielo Olympic di Aristotele Onassis sulla Quinta Avenue.
Insomma, per la giovane attrice tendente alla malinconia sembrava essersi avverata una di quelle favole che aveva interpretato sullo schermo. Il principe azzurro si chiamava Raffaello ed era entrato come un caldo uragano latino nella sua vita algida e compassata. "Mi ha salvato lui dalla depressione", ha confessato Anne in un' intervista.
L' anno scorso, però, sono apparse le prime crepe nella vita apparentemente brillante e sopra le righe di Follieri. Che sosteneva di avere fatto fortuna grazie a intermediazioni immobiliari per conto della ricca Chiesa cattolica statunitense. Il suo socio americano, il potentissimo re californiano dei supermercati Ron Burkle, lo denuncia, accusandolo di "finanziare illecitamente la sua vita da re con soldi aziendali".
E pensare che solo pochi mesi prima aveva conquistato la prima pagina del Wall Street Journal. Gestiva infatti un impero immobiliare di qualche centinaio di milioni e finanziava generosamente le iniziative umanitarie dei Clinton ("Bill e Hillary sono amici", si vantava). Il socio Burkle era addirittura impegnato in un braccio di ferro con Rupert Murdoch per la conquista proprio del Wall Street Journal.
Ma l' enfant prodige di San Giovanni Rotondo questa volta fa notizia sulla prima pagina del più autorevole quotidiano finanziario del mondo come protagonista (in negativo) di una presunta truffa: la Yucaipa, la finanziaria di Burkle, lo ha denunciato per avere "coscientemente e sistematicamente" utilizzato a fini personali almeno 1,3 milioni stornati dalle casse della società.
I soldi sarebbero stati usati tra l' altro per "viaggi in jet privato con la fidanzata, per una suite a New York, per cure mediche per i familiari e persino per quelle del labrador di casa". Follieri nega tutti gli addebiti sostenendo che la joint venture con Burkle controlla "diversi immobili di prestigio" e che l' opposizione del finanziere Usa a diverse operazioni ne ha danneggiato i conti "ben più dei presunti reati segnalati dalla denuncia".
Eppure l' idillio tra il raider a stelle e strisce e l' imprenditore pugliese sembrava essere iniziato sotto i migliori auspici. I due si erano conosciuti a metà 2005. Burkle era rimasto folgorato dai piani di Raffaello: comprare terreni e immobili dalla Chiesa (grazie ai buoni uffici di Andrea Sodano, nipote dell' ex segretario di Stato del Vaticano cardinale Angelo Sodano, definito nella denuncia vicepresidente del Follieri group) e trasformarli in abitazioni per i meno abbienti o centri sociali e comunitari.
Burkle aveva messo a disposizione sull' unghia 150 milioni per il progetto. Non si era preoccupato delle accuse di una parte della stampa cattolica Usa, che da tempo aveva messo nel mirino la straordinaria e improvvisa fortuna messa assieme da Follieri. Anzi, aveva rafforzato l' asse con il socio unendo le forze anche sul fronte della filantropia: nel 2006 i due si erano presentati assieme al galà della Clinton Global initiative, dove l' ex presidente americano aveva chiamato sul palco Raffaello, ringraziandolo per il milione donato per vaccinare bambini in Nicaragua. Poi però le cose si sono messe male. I rappresentanti di Burkle si sono stupiti per le continue richieste di capitale di Follieri. E quando hanno messo il naso nei conti sono saltate fuori "stravaganze personali e spese fuori controllo". Due settimane fa, ecco la seconda tegola per Raffaello.
A questo punto tutta New York si chiede: Anne lo mollerà ? Lei ora è a Boston, dove sta girando un film con Candice Bergen e Kate Hudson. Ma neanche lei è più la santarellina di una volta. Ha fatto scandalo apparendo nuda l' anno scorso nel film 'Havoc Fuori Controllo'. E fuori controllo, oltre ai conti del fidanzato Raffaello, sembrano essere anche alcune sue bevute: è stata infatti sorpresa poche settimane fa dai paparazzi del New York Post mentre se ne tornava a casa con ben cinque bottiglie di assenzio acquistate in un negozio di alcolici di Park Avenue. L' assenzio, la droga dei poeti maledetti come Baudelaire, vietata fino all' anno scorso negli Stati Uniti. Che per Anne adesso il Diavolo vesta Raffaello ?
Mauro Suttora
Dopo gli ultimi guai, crolla la reputazione del compagno della Hathaway
Lui, Follieri, il giovane italiano che aveva conquistato New York e il cuore dell' attrice (segretaria di Meryl Streep nel famoso film), è stato arrestato per assegni a vuoto. Dopo la scarcerazione dice: "È un equivoco". Ma convincerà almeno la fidanzata ?
di Mauro Suttora
New York, 23 aprile 2008
Padre Pio lo ha protetto pure questa volta, il 29enne Raffaello Follieri da San Giovanni Rotondo (Foggia). Ha fatto in modo che la sua celebre fidanzata, Anne "occhi di cerbiatto" Hathaway, 25 anni, non fosse vicino a lui quando è stato arrestato a New York per emissione di assegni a vuoto. E che assegno: 250 mila dollari, mentre il conto che avrebbe dovuto coprirlo ne aveva soltanto 37. "Uno spiacevole fraintendimento", ha spiegato il legale di Follieri dopo essere riuscito a farlo liberare, "quell' assegno non doveva andare all' incasso, era una semplice garanzia emessa dal mio assistito".
Anne Hathaway è una delle giovani attrici più in voga d' America. L' avevamo intervistata sei anni fa nell' Essex House di Manhattan, quando uscì il suo film Nicholas Nickleby, tratto da un celebre romanzo di Charles Dickens. Non aveva ancora vent' anni, e ci era sembrata una ragazzina indifesa e abbastanza impreparata per la fama che le era appena cascata addosso grazie all' interpretazione di Mia in 'Pretty Princess', il successone planetario targato Walt Disney del 2001.
Poi l' intervista non uscì, perché Nicholas Nickleby non riuscì neppure ad arrivare nei cinema italiani (fu visto in dvd e alla tv). Comunque la stoffa c' era, e da allora la delicatissima Anne di strada ne ha fatta parecchia: il sequel della principessa (Principe azzurro cercasi) nel 2005, ma soprattutto la segretaria della tremenda Meryl Streep in Il Diavolo veste Prada l' anno seguente, e il premio Oscar 'Brokeback Mountain'.
Nel frattempo, la dolce Anne conosce un intraprendente giovanotto italiano appena sbarcato a New York dalla Puglia, se ne innamora e da allora - sono ormai cinque anni - non lo lascia più. Lui sembra molto ricco, e la riempie di attenzioni: viaggi in jet privato, vacanze da sogno negli alberghi più lussuosi del mondo (l' anno scorso al Cala di Volpe di Porto Cervo e a Capri), un appartamentone a due piani nel grattacielo Olympic di Aristotele Onassis sulla Quinta Avenue.
Insomma, per la giovane attrice tendente alla malinconia sembrava essersi avverata una di quelle favole che aveva interpretato sullo schermo. Il principe azzurro si chiamava Raffaello ed era entrato come un caldo uragano latino nella sua vita algida e compassata. "Mi ha salvato lui dalla depressione", ha confessato Anne in un' intervista.
L' anno scorso, però, sono apparse le prime crepe nella vita apparentemente brillante e sopra le righe di Follieri. Che sosteneva di avere fatto fortuna grazie a intermediazioni immobiliari per conto della ricca Chiesa cattolica statunitense. Il suo socio americano, il potentissimo re californiano dei supermercati Ron Burkle, lo denuncia, accusandolo di "finanziare illecitamente la sua vita da re con soldi aziendali".
E pensare che solo pochi mesi prima aveva conquistato la prima pagina del Wall Street Journal. Gestiva infatti un impero immobiliare di qualche centinaio di milioni e finanziava generosamente le iniziative umanitarie dei Clinton ("Bill e Hillary sono amici", si vantava). Il socio Burkle era addirittura impegnato in un braccio di ferro con Rupert Murdoch per la conquista proprio del Wall Street Journal.
Ma l' enfant prodige di San Giovanni Rotondo questa volta fa notizia sulla prima pagina del più autorevole quotidiano finanziario del mondo come protagonista (in negativo) di una presunta truffa: la Yucaipa, la finanziaria di Burkle, lo ha denunciato per avere "coscientemente e sistematicamente" utilizzato a fini personali almeno 1,3 milioni stornati dalle casse della società.
I soldi sarebbero stati usati tra l' altro per "viaggi in jet privato con la fidanzata, per una suite a New York, per cure mediche per i familiari e persino per quelle del labrador di casa". Follieri nega tutti gli addebiti sostenendo che la joint venture con Burkle controlla "diversi immobili di prestigio" e che l' opposizione del finanziere Usa a diverse operazioni ne ha danneggiato i conti "ben più dei presunti reati segnalati dalla denuncia".
Eppure l' idillio tra il raider a stelle e strisce e l' imprenditore pugliese sembrava essere iniziato sotto i migliori auspici. I due si erano conosciuti a metà 2005. Burkle era rimasto folgorato dai piani di Raffaello: comprare terreni e immobili dalla Chiesa (grazie ai buoni uffici di Andrea Sodano, nipote dell' ex segretario di Stato del Vaticano cardinale Angelo Sodano, definito nella denuncia vicepresidente del Follieri group) e trasformarli in abitazioni per i meno abbienti o centri sociali e comunitari.
Burkle aveva messo a disposizione sull' unghia 150 milioni per il progetto. Non si era preoccupato delle accuse di una parte della stampa cattolica Usa, che da tempo aveva messo nel mirino la straordinaria e improvvisa fortuna messa assieme da Follieri. Anzi, aveva rafforzato l' asse con il socio unendo le forze anche sul fronte della filantropia: nel 2006 i due si erano presentati assieme al galà della Clinton Global initiative, dove l' ex presidente americano aveva chiamato sul palco Raffaello, ringraziandolo per il milione donato per vaccinare bambini in Nicaragua. Poi però le cose si sono messe male. I rappresentanti di Burkle si sono stupiti per le continue richieste di capitale di Follieri. E quando hanno messo il naso nei conti sono saltate fuori "stravaganze personali e spese fuori controllo". Due settimane fa, ecco la seconda tegola per Raffaello.
A questo punto tutta New York si chiede: Anne lo mollerà ? Lei ora è a Boston, dove sta girando un film con Candice Bergen e Kate Hudson. Ma neanche lei è più la santarellina di una volta. Ha fatto scandalo apparendo nuda l' anno scorso nel film 'Havoc Fuori Controllo'. E fuori controllo, oltre ai conti del fidanzato Raffaello, sembrano essere anche alcune sue bevute: è stata infatti sorpresa poche settimane fa dai paparazzi del New York Post mentre se ne tornava a casa con ben cinque bottiglie di assenzio acquistate in un negozio di alcolici di Park Avenue. L' assenzio, la droga dei poeti maledetti come Baudelaire, vietata fino all' anno scorso negli Stati Uniti. Che per Anne adesso il Diavolo vesta Raffaello ?
Mauro Suttora
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