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Wednesday, April 01, 2015

Dante: 750 anni

ALIGHIERI COMPIE 750 ANNI ANCHE AL CINEMA

Biggio&Mandelli: I SOLITI IDIOTI SFIDANO DANTE 

I comici irriverenti (reduci da Sanremo) affrontano il Sommo poeta. E nel loro Solita Commedia scoprono i nuovi peccati e ci fanno ridere. «Ma stavolta senza parolacce», dicono. Mentre nel mondo...

di Mauro Suttora 

Oggi, 1 aprile 2015 

«Nel nostro film tutti potranno riconoscere i tanti peccatori che s'incontrano nella vita di ogni giorno: mariti che fanno i bambinoni, drogati di telefonini, poliziotti che sognano di caricare i cortei degli insegnanti. Tutti isterici, nevrotici, vacui, infelici. E violenti, perché si sentono in guerra».

Francesco Mandelli spiega a Oggi La solita Commedia, il film con cui i Soliti Idioti sono tornati nei cinema dopo i venti milioni di euro incassati dai loro due film del 2011-12. Sapevate che quest'anno si celebrano i 750 anni della nascita di Dante Alighieri? «Macché. Cercavamo solo un'idea per poter mettere in un film tanti personaggi diversi. Questo anniversario è un segno divino, o del destino».

I comici con gli incassi più alti d'Italia dopo Checco Zalone e Aldo, Giovanni e Giacomo non sono gli unici a ricordare quel 1265 da cui sono passati tre quarti di millennio. Il giorno esatto in cui nacque il Sommo poeta è sconosciuto, si sa soltanto che sta fra il 14 maggio e il 13 giugno. 

Ma già fra qualche settimana l'attore Tom Hanks e il regista Ron Howard arriveranno a Firenze per le riprese del terzo film tratto dai best seller mondiali di Dan Brown. Dopo il Codice Da Vinci e Angeli e Demoni, è la volta dell'Inferno: il professor Robert Langdon si lancerà alla ricerca di tracce dantesche nelle vie della città, in una spirale di misteri. 

E quanto sia attuale Dante nella cultura pop contemporanea lo hanno dimostrato anche il successo dei reading di Roberto Benigni, gli spot di Neri Marcorè per la Foxy con la Divina Commedia scritta su un rotolo di carta igienica, il videogioco Dante's Inferno, i Depeche Mode con il video della loro canzone Walking in My Shoes, Milla Jovovich con il suo debutto come cantante in The Divine Comedy...

Il più antico fra i recenti repechage è stato il Topolino-Dante del 1949-50, con Beatrice-Minnie e Virgilio-Pippo. Fra i più freschi, il protagonista della serie tv Mad Men che legge l'Inferno su una spiaggia hawaiana, e David Fincher, primo regista di The House of Cards nonché di Fight Club e The Social Network, i cui sette peccati capitali di Seven (con Brad Pitt, Kevin Spacey e Morgan Freeman) si ispiravano al Purgatorio.

«Onestamente, come tutti ho ricordi scolastici vaghi della Divina Commedia », ammette Mandelli, «buoni quelli dell' Inferno al terzo anno del liceo, mentre l'ultimo anno, nel '98, già lavoravo a Mtv come il "nongiovane" di Andrea Pezzi. Molte assenze, maturità con 37, e poco Paradiso ...»  

Nella Solita Commedia l'Inferno è nel caos: con il 2015 le sue porte si aprono a folle di peccatori sempre nuovi, che affollano l'ormai invivibile ufficio di Minosse. Una struttura burocratica così vecchia e antiquata non riesce a smaltire tali numeri e, dovendo trovare alle anime dannate una collocazione, mette a dura prova la resistenza dei suoi gironi istituzionali. 

Che fare? Chiamato a raccolta da Dio in persona (un Dio che fa affari, ristrutturazioni, pubblicità, rischia l'infarto, beve whisky e prende antidepressivi), Lucifero concorda sull'unica soluzione possibile: catalogare i nuovi peccatori in schiere inventate per l'occasione, destinandoli non più al sovraffollato Inferno, ma alla Terra. Il compito di trovare neonati gironi verrà affidato a Dante Alighieri-Mandelli che, più di ogni altro, per esperienza e cursus honorum può esaudire la richiesta.   

«Vi stupirete», assicura Mandelli, «perché scomparso il personaggio di Ruggero De Ceglie col suo turpiloquio continuo ed esagerato, in questo film non ci sono molte parolacce. Ma il risultato è ancora più graffiante e irriverente. Si può e si deve ridere di tutto: tic, idiozie, sensi di colpa». 

Insomma, i Soliti Idioti, dopo il passaggio a Sanremo con la canzone simil-Cochi e Renato, si rinnovano ma restano politicamente scorretti. E il duo Fabrizio Biggio-Mandelli diventa un trio: firma per la prima volta la regia, infatti, il compagno di scherzi di sempre Martino Ferro, già coautore nei precedenti.

E a Firenze rivive l'Inferno di Dante con Tom Hanks 
Vale 200 milioni di copie tradotte in 50 lingue e vendute in soli 15 anni, l'impero dello scrittore Dan Brown. E fra pochi giorni a Firenze iniziano le riprese di Inferno, terzo film tratto dai libri del 50enne romanziere americano dopo Il Codice Da Vinci (libro nel 2003, film tre anni dopo) e Angeli e Demoni (volume ambientato a Roma, nel 2000, pellicola del 2009). 

L'attesa è grande, perché questa vera e propria multinazionale letterario-cinematografi ca incassa miliardi di euro. Per la precisione, 750 milioni per il film Codice Da Vinci, e quasi 500 per Angeli e Demoni. Sempre con lo stesso autore, lo stesso protagonista (il professor Robert Langdon) interpretato dal medesimo attore (Tom Hanks) e diretti dallo stesso regista (Ron Howard, che da giovane fu indimenticato personaggio della serie tv Happy Days, amico di Fonzie). 

Dan Brown è innamorato dell'Italia. Con la scusa di scrivere i suoi best seller ci vive da parecchi anni per molti mesi all'anno. E ha fatto più di molti uf ci del turismo per promuovere il genio italiano nel mondo. Non che ne avesse bisogno, ma per esempio la Biblioteca Ambrosiana di Milano ha quadruplicato i visitatori (da 30 a 120 mila annui, per l'85% stranieri) con le mostre del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci dal 2009. Inferno sarà girato a Firenze, Venezia e Istanbul. Come sempre, Langdon avrà avversari spietati, fra misteri inquietanti, passaggi segreti e scienze occulte. E i puristi tremano per il povero Dante.   

È famosissimo in tutto il mondo 
Avete in tasca una moneta da due euro coniata in Italia? C'è Dante (1265-1321). Ma la fortuna del Sommo poeta (il cui vero nome era Durante) valica i confini nazionali. Il veicolo è la Società Dante Alighieri, che con i suoi 100 comitati in Italia e 450 nel resto del mondo è la principale scuola della nostra lingua per gli studenti stranieri. Solo negli ultimi 15 anni la Divina Commedia ha avuto sei nuove traduzioni inglesi.

Mauro Suttora  

Friday, July 11, 2008

Raffaello Follieri in carcere

Stavolta non lo salva neppure Padre Pio

Arrestato l' ex fidanzato italiano della Hathaway

Raffaello Follieri, faccendiere di San Giovanni Rotondo, aveva conquistato New York (e l' attrice) spacciandosi per "direttore finanziario del Vaticano". L' ha fatta franca per cinque anni. Poi l' Fbi...

Oggi, 9 luglio 2008

di Mauro Suttora

New York (Stati Uniti), luglio

Aveva portato l' illustre fidanzatina in pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo (Foggia), nel paese dove lui era nato esattamente trent' anni fa. Ma lei, Anne Hathaway, una delle giovani attrici più famose d' America (Il Diavolo veste Prada), confessò onestamente di avere preferito la gita in aliscafo alle vicine isole Tremiti.

La esibiva orgoglioso in tutte le feste che organizzava, a New York e in Italia, per celebrare il proprio status di immigrato "arrivato" in alto che più in alto non si può: Raffaello Follieri da Foggia, non solo conquistatore della Audrey Hepburn del terzo millennio, ma anche amico delle due persone più importanti del mondo (il Papa, il presidente degli Stati Uniti). E ricchissimo.

"Spendeva decine di migliaia di dollari per le spese della sua fidanzata, per pagare il dog runner [quello che porta a passeggio i cani, da non confondere con il dog sitter, che si limita a sorvegliare le bestie in casa, ndr], per l' affitto di due lussuosi appartamenti, uno da 37 mila dollari nella Trump Tower sulla Quinta avenue e un altro a due piani nell' Olympic Tower", ha annotato scrupoloso l' agente speciale dell' Fbi Theodore Cacioppi nelle tredici pagine del dettagliato mandato che ha fatto finire Follieri agli arresti domiciliari.

"Casino totale": solo un film?

La fragile Anne avrebbe dovuto venire in Italia proprio nei prossimi giorni per presentare il suo nuovo film: Agent Smart Casino totale (nelle sale italiane dal 9 luglio). Non si sa se confermerà la sua presenza, ma mai titolo fu più appropriato. Subodorando infatti il casino totale in cui stava precipitando il suo amato Raffaello, la molto smart (furba) Anne ha pensato bene di mollarlo una settimana prima delle manette.

Così lui è rimasto da solo a fronteggiare i poliziotti che sono arrivati a prelevarlo all' alba. All' esame dell' urina, in commissariato, gli hanno trovato tracce di oppiacei. "È una medicina a base di codeina che gli ha prescritto il dottore contro la sinusite", ha cercato di spiegare la sua addetta stampa. Dopodiché, il ragazzo si è fatto ricoverare al Saint Vincent Hospital di Manhattan per un mancamento.

Il giudice ha fissato per lui una cauzione altissima: 21 milioni di dollari. E solo per poter uscire da casa con due mete: il suo medico, o la chiesa. Forse ha voluto fare lo spiritoso, quel giudice, perché proprio grazie agli sbandierati legami con la Chiesa cattolica Follieri è riuscito a fare fortuna.

Si esibiva infatti come "direttore finanziario" del Vaticano, vantava conoscenze, e grazie all' intercessione di un suo amico, semplice commesso del Vaticano, riusciva a procurare posti in prima fila alle udienze papali per i fessi americani che turlupinava.

Il nome più prestigioso di cui si serviva per accreditarsi era quello dell' ingegner Andrea Sodano da Asti, nipote del cardinale Angelo Sodano, segretario di Stato fino al 2006. Un vero artista della truffa, insomma. Un misto fra il Totò che vendeva il Colosseo ai turisti e Leonardo DiCaprio, finto pilota che sfuggiva a Tom Hanks nel film Prova a prendermi del 2001. Gli agenti dell' Fbi durante una perquisizione a casa sua gli hanno trovato nell' armadio addirittura due vesti talari da cardinale, da fare indossare ai complici che lo accompagnavano per impressionare i suoi interlocutori.

A una delle sue feste newyorkesi riuscì ad attirare perfino l' allora ministro degli Esteri Massimo D' Alema, in città per l' assemblea dell' Onu. "Proprio il giorno dopo uscì sul Sole 24 Ore il primo articolo che rivelava le accuse contro Follieri di un suo ex socio d' affari, il quale reclamava decine di milioni di dollari. Ma il povero D' Alema era ignaro di tutto, e fu imbarazzato dalla compagnia", rivela a Oggi Gianluca Galletto, finanziere italiano a Manhattan.

Democratici e repubblicani

Come Zelig, Follieri si intrufolava ovunque, dalle feste per Valentino, alle cene in casa Angiolillo a Roma, alle gite in yacht con John McCain, candidato repubblicano alla Casa Bianca.

Ma il pesce più grosso che abboccò fu l' ex presidente Usa Bill Clinton con sua moglie Hillary. L' asserito business di Follieri era farsi vendere proprietà immobiliari dalle diocesi cattoliche americane, in difficoltà finanziarie a causa dei cospicui risarcimenti alle vittime dei preti pedofili, per poi rivenderle a prezzi maggiorati. E ci sono voluti vari anni prima che la bolla di sapone scoppiasse. Ora Raffaello rischia vari anni di carcere per truffa e bancarotta.

Mauro Suttora