"Però io non ho perdonato mio marito"
La moglie (separata in casa) di Salvo Sottile commenta il caso Mele
"Lui era finito in Vallettopoli accusato dalla Gregoraci". Poi la showgirl ha ritrattato. "Ma il dubbio ha incrinato il nostro legame", dice lei. E sugli onorevoli "vittime della solitudine" s'indigna: "Non scherziamo !"
di Mauro Suttora
Roma, 8 agosto
Guardavo Gianfranco con occhi sbarrati: Salvatore e una donna ? No, non era possibile ! Mio marito mi amava troppo per farmi una cosa del genere. E poi si arresta un uomo per una ragazza ? Come minimo deve averla violentata... Che diavolo stava succedendo ?".
Roma, via della Scrofa, sede di Alleanza nazionale. Le undici di sera del 16 giugno 2006. Gianfranco Fini, segretario del partito, ha appena avvertito Deborah Chiappini che Salvo Sottile, proprio portavoce e marito di lei, è agli arresti domiciliari per una questione di donne. "Si dice una valletta, comunque una non molto famosa", le dice il capo di An.
Come si sente la moglie di un politico invischiato in una storia di sesso, com' è capitato a Cosimo Mele ? Per spiegarlo Deborah Chiappini a un anno dallo scoppio di Vallettopoli ha scritto un libro, Io gli uomini non li capisco (ed.Mursia), in cui racconta le sue reazioni nel momento in cui seppe la notizia: "Sono scesa a comprare i giornali, ma ho tradito l' edicolante sotto casa per evitare scene imbarazzanti. Ho preso la macchina e sono andata da quello di piazza della Balduina. Non ho avuto neanche bisogno di aprirli. Era tutto in prima pagina: "Salvo Sottile avrebbe promesso aiuto professionale a una showgirl calabrese in cambio di favori sessuali". Sono rimasta seduta in auto per non so quanto tempo. Poi sono tornata a casa in stato semiconfusionale. Ho messo i giornali nelle mani di mio marito, e ho chiesto chi fosse quella ragazza. Lui ha negato tutto. Solo la mattina dopo ho letto per la prima volta il nome: Elisabetta Gregoraci".
Eppure Salvo l'aveva detto nei mesi precedenti, a Deborah, che aveva conosciuto quella che poi sarebbe diventata famosa come fidanzata di Flavio Briatore. Presentata da Cristiano Malgioglio, cercava una raccomandazione per lavorare in Rai. "Mio marito mi aveva detto di averla incontrata un paio di volte anche alla Farnesina, dove lavorava quando Fini era ministro degli Esteri", racconta Deborah. "Fino a quel momento avevo vissuto serena: lui amava me. Mai un dubbio, mai una crepa nella mia fiducia in lui".
Dopo, invece, è cominciata la tempesta. Nei 18 giorni di arresti domiciliari forse Sottile avrebbe preferito trovarsi in prigione piuttosto che chiuso nel suo appartamento a doversi confrontare ogni minuto con quella che, lo ammette anche Deborah, si era trasformata in una belva: "Dimmi tutto, confessa, cosa c' è stato tra voi ?", continuava a chiedergli, martellante, di giorno e di notte. Però lui negava sempre tutto.
Non avevano smesso di fare l' amore, ma era perfino peggio: "Il sesso fra noi non era mai stato così intenso come in quei giorni. Ma non era mai stato nemmeno così disperato. Dovevo riprendermi il corpo di mio marito. Il sospetto del tradimento mi faceva sentire "contaminata", derubata di una cosa che doveva essere solo mia. Cercavo di capire se c'erano gesti "nuovi" che poteva aver imparato dall'altra. Facevo sesso col cervello in corto circuito, volevo allo stesso tempo sbranarlo e consolarlo".
La Gregoraci ridimensiona con John Woodcock, il pm di Vallettopoli, i fatti che avevano portato all' accusa di concussione sessuale per Sottile: niente rapporti in quell' ufficio della Farnesina. Salvo e Deborah partono insieme in vacanza per dimenticare, riannodare. Ma una notte a Villasimius (Cagliari) lei gli urla: "Basta, io non ti credo. Chissà che cosa mi nascondi... tanto lo so che quello che hai appena fatto con me in camera l' hai sicuramente fatto anche con qualcun' altra".
Un anno dopo, nonostante sia arrivato il proscioglimento dall' accusa, Sottile non ha riacquistato il lavoro. E ha anche perso la moglie: oggi lui e Deborah vivono separati in casa. Insomma, è stato l' unico a pagare, visto che la Gregoraci è stata invece salvata da Silvio Berlusconi, che l' ha accolta nella sua Buona Domenica di Canale 5.
Ora che la sua vicenda si ripropone quasi in fotocopia nel caso Mele, Deborah Chiappini ci confida: "Esprimo solidarietà alla moglie di Mele, ma le nostre sono vicende differenti".
Peggio il sospetto di un' amante o la certezza di una prostituta ?
"Mah, è stato il dubbio a logorare il mio matrimonio fino a ridurlo all' attuale stadio terminale. In certi momenti avrei preferito che Salvo confessasse, anche se non so se lo avrei perdonato. Ma sapevo che proprio perché lui aveva paura di perdermi, non mi avrebbe mai detto nulla, soprattutto se fosse stato colpevole. Non so se mi avrebbe dato più fastidio sapere di una sua notte con una prostituta. È difficile fare classifiche, in questo campo... Sì, in fondo un' avventura a pagamento non implica un coinvolgimento sentimentale. Però per me è egualmente intollerabile".
La lontananza è un'attenuante per il politico, come dice Lorenzo Cesa, segretario dell' Udc, l'ex partito di Mele ?
"Non scherziamo ! Mio marito ha girato il mondo per anni dietro a Fini, ci vedevamo pochissimo, ma non per questo ci siamo mai traditi. No, è solo una scusa. Un parlamentare sa che deve venire quattro cinque giorni alla settimana a Roma, che sarà mai ?".
Fino a vent' anni fa i politici non facevano vita notturna. I socialisti, che per primi andarono nelle discoteche, vennero da molti guardati con sospetto...
"E allora ? Ci si può divertire dopo una giornata di lavoro, ma senza varcare certi limiti".
Insomma, nessun imbarazzo per un certo ambiente romano "gaudente" che ha prodotto Vallettopoli, stigmatizzato anche da Veronica Berlusconi nella sua famosa lettera al marito ?
"Guardi, Berlusconi è tutto tranne che un viscidone: i suoi complimenti esibiti alle donne e le barzellette spinte lo rendono semmai ancora più simpatico. Piuttosto, il caso Sircana dimostra che anche i politici di sinistra fanno certe cose. Ma, chissà perché, se ne parla meno...".
Mauro Suttora
8 comments:
Egregio sig. Suttora, rammento il suo nome in quanto mi ricorda quel vecchio (forse neanche troppo, ma, visto come funziona il mercato editoriale lo è) libro scritto per la Kaos Edizioni "Pannella & Bonino Spa" che in parte condivisi ma in parte ritenni un tantino forzato e troppo critico.
Al di là di questo mi fa piacere leggerla ed aver scovato il suo blog fra i commenti di quella scapestrata di Miss Welby.
Mi fa altrettanto piacere apprendere dai suoi link che Miss Welby non è altri che Michele Boselli...un po' di tristezza nel mio cuor ma...tant'è.
Un caro saluto.
Luca Bagatin
lei e' cosi' pannelliano da ritenere "Pannella & Bonino spa" troppo critico?
cordialmente
No, no, per carità. Non penso d'esser mai stato pannelliano, al punto da non essermi mai iscritto al partito radicale (lo farò magari quando diventerà segretaria e presidente ad interim Valeria Manieri che è una cara amica radicale 23enne che spero che in Via di Torre Argentina farà strada).
I radicali pannelliani soprattutto sono assolutamente dogmatici, chiesastici e fin troppo testardi e invasati. Purtuttavia non andrei oltre quest'analisi. Non penso che si siano mai venduti del tutto e se lo hanno fatto non parlerei tanto delle campagne elettorali sino al 2001 quanto piuttosto dell'ultimo periodo in cui si sono "svenduti" al carro prodiano.
In "Pannella & Bonino Spa" mi pare si tratti un po' troppo il partito radicale come un partito che dai diritti civili è diventato una sorta di fustino Dixan quando abbiamo esempi ben più eclatanti di partiti da supermercato dalla Lega di Bossi passando per Forza Italia, ovvero a quei partiti NON storici che sono nati con un personale politico che ha più del salumiere e del venditore (con rispetto per le professioni anche perché io stesso ho fatto il venditore) che della persona preparata e lungimirante in sé e per sé.
Penso, insomma che, se Pannella, Bonino e gli altri radicali storici hanno un pregio è proprio quello di reinventare continuamente la comunicazione politica del loro partito, rendendola sempre più aggiornata ai tempi che cambiano pur rimanendo ancorati al loro storico passato.
www.lucabagatin.ilcannocchiale.it
sono d'accordo.
Anche tu innamorato di Valeria?
A dire il vero no, non sono innamorato di Valeria che fra l'altro è già occupatissima con...chi ne è già al corrente lo sa già.
E' solo una cara amica, tutto qui.
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Le propongo uno scambio di link.
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