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Thursday, April 06, 2023

Iena antidroga. Una ciocca per il populismo perbenista e per evitare la gogna preventiva



Prosegue fra barzellette e contrappassi la ienizzazione della politica italiana. In Sicilia ci pensa l'arrembante Ismaele La Vardera, che ha sfidato i colleghi dell'Assemblea regionale a sottoporsi al test della narcoverginità

di Mauro Suttora

Huffingtonpost.it , 7 aprile 2023


Che sfortunato Gaetano Galvagno, presidente del Consiglio regionale siciliano, ragazzo prodigio, 38enne di Fratelli d'Italia da Paternò (Catania), il paese di Ignazio La Russa. 

Aveva appena aderito entusiasta al taglio della ciocca di capelli per un test antidroga, proposto a tutti i settanta consiglieri regionali dal loro collega ex Iena tv Ismaele La Vardera, e zac: il capo della sua segreteria è stato beccato mentre comprava tre grammi di cocaina per 300 euro dallo chef di un noto ristorante palermitano.

Prosegue così, fra barzellette e contrappassi, la ienizzazione della politica italiana. Aveva cominciato Dino Giarrusso, arruolato dai grillini passando direttamente dal programma di Italia1 all’Europarlamento. E ora c’è l’arrembante Ismaele, eletto nell’assemblea siciliana dal partito “Sud chiama Nord”. Autonominatosi apostolo antidroga, ha sfidato i suoi colleghi: “Sottoponetevi alla prova del capello!”.

Quasi quaranta sventurati hanno finora risposto, accettando l’umiliazione per provare la loro narcoverginità e sottrarsi alla gogna preventiva.

Speriamo che nessun consigliere siciliano abbia preso ultimamente Moment, Brufen o qualcun altro degli antidolorifici che fanno risultare drogato il capello. Tuttavia il fenomeno dei falsi positivi è l’ultimo dei problemi. La vera disgrazia, davanti a questa caccia alle streghe, è che ormai nessuno ha il coraggio di obiettare che farsi una canna, ma anche maneggiare stupefacenti più pesanti per uso personale, è perfettamente legale oggi in Italia.

Però il grillismo, ridotto al 2 per cento nel Nord Italia, sopravvive ad altre latitudini, contagia altri partiti, ne figlia di nuovi. E non importa che, da Beppe Grillo in giù, gli ex moralizzatori si rivelino come sempre i più ipocriti, dai favori ai traghetti Moby alle intemperanze dell’ex capo delle Dogane. Il populismo perbenista si trasferisce dalle trasmissioni tv di assalto posticcio all’interno delle istituzioni, e naturalmente ora l’ex iena La Vardera promette di istituire con disegno di legge apposito una “Giornata regionale contro la droga con test per sindaci, consiglieri e assessori”.

Sventola orgoglioso il suo certificato dell’ospedale Cervello-Villa Sofia, il neoSavonarola della Trinacria, comunicandoci il trionfo: “Il mio test ha avuto esito negativo. Spero che anche gli altri 36 deputati che l’hanno fatto possano pubblicare il risultato. E gli altri 34? Non pervenuti. Qualcuno ha definito ridicola questa trovata, io invece credo che quando la politica parla di lotta alle droghe debba dare l’esempio. Le droghe fanno schifo. Uccidono e finanziano la mafia”.

Estasiati da tali bellicosi proclami, accorrono nel nuovo partito di La Vardera e Cateno De Luca, Sud chiama Nord, giganti della politica ingiustamente trombati come l’ex grillina Laura “questo lo dice lei” Castelli.

Prossima mossa in difesa della virtù: installare etilometri all’ingresso di ogni aula elettiva. E ci saranno sorprese, visto il consumo della droga etilica nelle buvette. Poi i guardiani della salute pretenderanno lastre dei polmoni contro il tabagismo, e sanzioni contro l’abuso di escort. Forse si salveranno gli obesi, sarebbe bodyshaming. Quanto al test antiscemenza, siamo in attesa.