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Wednesday, March 29, 2017

La Raggi in vacanza a sciare

di Mauro Suttora

Oggi, 29 marzo 2017

Nell’hotel Emmy di Fié allo Sciliar (Bolzano), dove hanno trascorso cinque giorni, avevano una suite con due stanze. Quindi niente autorizza a dire che si siano rimessi insieme. Ma queste foto che pubblichiamo in esclusiva dimostrano che fra la sindaca di Roma Virginia Raggi e il suo marito separato Andrea Severini (regista a Radio Dimensione Suono) è tornato il bel tempo.
Sarà per il bene del figlio, sarà perché lui l’ha sempre difesa in questi mesi tribolati, ma la coppia sembra aver ritrovato l’affiatamento.

E di calma la Raggi ha proprio bisogno. Nei giorni drammatici dopo l’arresto del suo braccio destro Raffaele Marra (in carcere da tre mesi e mezzo) e le rivelazioni sulle polizze assicurative da 30mila euro intestatele dal dirigente grillino Salvatore Romeo, Virginia aveva avuto un crollo nervoso ed era finita in ospedale.

Inquisita per tre reati, non si è dimessa

Si mormorava anche di una relazione con l’uno o con l’altro, vista la testardaggine con cui lei li difendeva dalle critiche del suo stesso Movimento 5 stelle.

E invece niente: con Marra la Raggi condivide soltanto due avvisi di garanzia (abuso d’ufficio e falso in atto pubblico) per avere promosso il fratello di Marra alla guida della direzione Turismo.

Con Romeo invece la sindaca è indagata per un terzo reato (abuso d’ufficio), dopo averlo nominato capo della sua segreteria triplicandogli lo stipendio, da 40 a 110mila euro annui.
Ma lei nega di aver saputo che Romeo le avesse intestato le tre polizze. E grazie a un cambio delle regole del suo movimento, non deve più dimettersi.

No alle olimpiadi, sì allo stadio

In questi nove mesi le decisioni più importanti prese dalla Raggi sono state il no alle Olimpiadi 2024 e il sì alla costruzione di un nuovo stadio di calcio per la Roma.

Altre vicende burrascose hanno fatto allontanare dal governo grillino una dozzina fra assessori e dirigenti. Cosicché la Raggi è vista più come un peso che come un aiuto in vista del prossimo voto politico nazionale: «Prima cade, meglio è», disse la senatrice 5 stelle Paola Taverna già nel luglio 2016.

Le ‘Iene’ accusano: “Firme irregolari”

Neanche fra le nevi, tuttavia, la povera sindaca ha trovato pace. È stata inseguita da un inviato del programma tv Le Iene (Italia 1), che le ha chiesto conto di irregolarità scoperte sulle firme raccolte per presentare la sua candidatura l’anno scorso: un modulo postdatato con un migliaio di sottoscrizioni raccolte successivamente, e autenticatori insufficienti.

Le Iene hanno già fatto passare i guai ai grillini palermitani, svelando firme false e facendone inquisire 14 di loro (fra cui tre deputati, sospesi dal M5s).

La Raggi ha scaricato ogni responsabilità sui due avvocati grillini incaricati della raccolta firme.
Ma molti sostenitori del movimento la sostengono, accusando i giornalisti di essere troppo severi con lei.

Mauro Suttora

Friday, September 30, 2016

intervista su Virginia Raggi, sindaca di Roma

Sfortunata oppure sprovveduta?

È il dubbio di Mauro Suttora sulla sindaca di Roma: tre assessori al bilancio e tre rinunce.

C’è stata un’ecatombe anche con i tre capi di gabinetto

Italia Oggi 30 settembre 2016



«Virginia Raggi può già vantare un record mondiale: ha scelto tre assessori al Bilancio e tre capi di gabinetto, eppure nessuno di loro alla fi ne si è insediato. O il sindaco è molto sfortunato o è molto stupido».

È la constatazione di Mauro Suttora, inviato del settimanale Oggi ed esperto del fenomeno Cinque Stelle.
Anche l’economista Salvatore Tutino ha annunciato che rinuncerà all’incarico di assessore al Bilancio del Comune di Roma: «Mi tiro indietro, sono da 20 giorni sulla graticola. Lascio per il clima che c’è all’interno del partito che dovrebbe sostenere la giunta di Roma».

Tutino rinuncia a fare l’assessore. Ha paura di finire vittima dell’ennesimo tiro al piccione?
Sì. Tutino era già stato contestato dai deputati nel 2013 quando il governo Letta lo nominò alla Corte dei Conti, in quanto percepisce una pensione d’oro. Quindi non si capisce perché Virginia Raggi sia andata a scegliere proprio lui. È il terzo assessore al Bilancio che prima è scelto e poi non riesce ad insediarsi: sembra quasi che il sindaco faccia apposta.

Non avrà ormai esaurito tutti i nomi possibili?
Ci sono decine di persone qualificate disposte a fare l’assessore al Bilancio a Roma. O la Raggi è molto sfortunata o è molto sprovveduta.

Anche con il capo di gabinetto abbiamo visto lo stesso film
Tra i capi di gabinetto che erano in predicato o addirittura già nominati e poi sono stati «dimissionati» ci sono Daniele Frongia, Raffaele Marra e Carla Raineri. Adesso la Raggi sta cercando il quarto capo di gabinetto e il quarto assessore al Bilancio in due mesi. Penso che sia un record mondiale. Ma il sindaco di Roma non si è fermato qui.

In che senso?
Anche il capo della segreteria particolare, Salvatore Romeo, è stato contestato per il fatto che ha triplicato lo stipendio: prima prendeva 40mila euro l’anno e adesso 110mila. Gli era stato chiesto di ridurlo almeno a 60-80mila, ma pare che finora non sia stato fatto.

Si aspetta novità dal voto di giovedì sulle Olimpiadi?
No, penso che non ci sia più spazio per esprimere delle perplessità, anche se esistono. Bisognerà vedere che cosa farà l’assessore all’Urbanistica, Paolo Berdini, che aveva detto esplicitamente di essere favorevole. Comunque tra i 29 consiglieri comunali non dovrebbero esserci delle grandi defezioni. Se all’interno di M5s ci fosse libertà, in parecchi voterebbero a favore delle Olimpiadi. Ma se qualcuno osasse esprimere un voto in dissenso, sarebbe subito espulso e quindi nessuno lo farà.

Nel frattempo a che cosa servono Non Statuto e Regolamento di M5s?
Lunedì si è aperta una votazione sul Regolamento che durerà per un mese, ma è assurdo chiedere a 100-150mila iscritti a M5s di esprimersi su un argomento così complicato. Andrà a fi nire che con un atto di fede voteranno Sì senza avere capito nulla. Io almeno ho capito una cosa.

Che cosa?
Chi ci rimette da questo Regolamento è Federico Pizzarotti, attuale sindaco di Parma, perché, con una decisione contraria a qualsiasi norma del diritto, si allungano i tempi per l’espulsione da 60 a 180 giorni, specificando che la regola è applicata anche ai procedimenti in corso. Qualsiasi studente di giurisprudenza del primo anno impara però che vale sempre la norma in vigore al momento del reato. Del resto qualsiasi cosa facciano i 5 Stelle non ha base giuridica.

A che cosa si riferisce?
Gli stessi cinque membri del direttorio sono stati nominati due anni fa con una decisione calata dall’alto, e soprattutto senza un’indicazione sulla loro durata. Il fatto di averli nominati «in aeternum» adesso si ritorce contro Beppe Grillo, perché non sa più come farli fuori.

I giornali hanno descritto la convention di Palermo come un braccio di ferro tra il duo Di Battista-Di Maio da un lato e i movimentisti ribelli dall’altra. Condivide questa lettura?
Sì. Resta il fatto che Di Battista e Di Maio sono molto furbi e per ora rimangono uniti, perché capiscono di essere di gran lunga più popolari rispetto agli altri membri del Direttorio: soltanto Paola Taverna ha un numero di fan su Facebook pari a loro.

Di fatto però Di Battista e Di Maio rappresentano le due opinioni antitetiche. Di Maio è un riformista, o un «democristiano» come dicono i suoi detrattori, mentre Di Battista fa il rivoluzionario che le spara grosse.
Pietro Vernizzi - Il Sussidiario