di Mauro Suttora
mensile Capital, luglio 2001
Costa Smeralda di nuovo capitale politica - oltre che mondana - dell’Italia, come nel 1994. E quindi processioni di politici nella villa del nuovamente presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a Porto Rotondo, con annesse tavolate nei ristoranti e comparsate nei locali.
Ma cosa sale e cosa scende sulla Costa, quest’anno? Fra i ristoranti, immutabile l’appeal del Gallura di Olbia. A Porto Cervo debutta l’elegantissimo Vecchio Stazzo (con ottima musica live), aggiungendosi agli altri «classici» di Liscia di Vacca: Piccolo Ciucheba, Briciola e Rosemary (quest’ultimo preferito dai miliardari inglesi).
In centro, resiste Su Marineri sotto l’hotel Cervo. Un po’ di stanchezza per Pedrinelli e la Mola, nonostante la clientela affezionata, anche perché all’uscita in agosto il traffico è spesso bloccato dagli aficionados dei locali notturni: in testa, per il terzo anno consecutivo, il Billionaire. A seguire il Sottovento, mentre arrancano Pepero e Sopravento.
La moda dell’estate 2001 è il letto in discoteca, lanciato dal Mama Orsa di Poltu Quatu. Out il Peyote e lo Smaila’s, infestati dai ragazzotti. A Porto Rotondo fra i ristoranti resistono Portico, Giovannino e Clipper, mentre fra i locali si celebra il gran ritorno del Tartarughino, spostato in centro dopo che la precedente location è stata trasformata in villona. Anche il Country si è rinnovato.
Ma il sogno proibito rimane, anche per l’eccelso Cala di Volpe (gala l’11 agosto con Amii Stewart e il 21 con gli Imagination), la presenza della first lady Veronica Berlusconi. Finora negata a tutti.