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Sunday, April 07, 2013

Grillini complottisti

VITA ALL'INTERNO DEL MOVIMENTO 5 STELLE

di Mauro Suttora

Sette (Corriere della Sera), 5 aprile 2013

«Lo avevo individuato come un povero cretino. Invece è un miserabile stronzo». Non ho mai preso tanti insulti in vita mia come dopo l'articolo che ho scritto quattro mesi fa su Sette, raccontando la mia vita di attivista nel Movimento 5 stelle (M5S). Non ho subìto volantinaggi sotto la redazione, come fecero quelli del Poe (Partito operaio europeo) negli anni '80 dopo un mio articolo sull’Europeo. Ma online si è scatenato l'inferno.

Poco male. Un titolista mi aveva definito «infiltrato», e i grillini si eccitano davanti a questa parola. Vedono infatti complotti dappertutto. Beppe Grillo ora si sente addirittura assediato da «orde di troll»: quelli che lo criticano sul suo blog, e che lui accusa di essere pagati dagli avversari.

Pensavo che i troll fossero solo personaggi di Ibsen finché non sono stato definito così pure io. Pazienza. Ho continuato a frequentare il movimento e a partecipare ai dibattiti online sul Meetup lombardo, sul sito pbworks di Milano, sulle pagine Facebook. M5S infatti non ha sedi fisiche. E alla fine ho votato Grillo.

Si è verificato però un fenomeno curioso: quando si è diffusa la mia fama di «eretico» ho cominciato a ricevere mail private di attivisti che denunciano soprusi interni, manovre, scorrettezze. Ho chiesto a due dirigenti che farne. Quelli mi hanno risposto: «Pubblicale online. La Rete non perdona».

Così ho inguaiato un povero ex assessore Pdl di Como che si era candidato alle regionali: il riciclato, dopo lunga diatriba, non è stato eletto. Poi una mail anonima ha rivelato una «cordata» monzese alle primarie online, dov'era possibile dare tre preferenze. Controllo: in effetti il trio ha sbaragliato tutti i candidati della provincia di Milano, che pure ha il quadruplo degli abitanti. Nulla di strano, le cordate sono una vecchia usanza: per impedirle un referendum impose la preferenza unica nel 1991 (segnando l'inizio della fine per Bettino Craxi, che invitò invano gli elettori ad «andare al mare»). Ironico che Grillo, antisocialista, subisca ora trucchi tipici del Psi.

Denuncio, e subisco di nuovo una marea di «vaffa». Perché i grillini saranno anche nuovi e simpatici, però nei dibattiti intestini sono abbastanza simili agli altri. E così ecco i pusillanimi che in privato ti danno ragione ma in pubblico non si esprimono, i carrieristi che vogliono mantenere buoni rapporti con tutti, i furbi che si arrampicano sui vetri, i fedeli alla linea…

Alla fine una dei tre, senatrice di Monza, si dimette alla prima seduta. Ma i dirigenti lombardi riescono comunque a non mandare a Roma la senatrice più votata alle primarie di Milano, Paola Bernetti, considerata «dissidente» e mobbizzata. Insomma, anche il M5S non è composto solo da verginelle.

Ma la mossa più buffa di Grillo e del guru Gianroberto Casaleggio è stata quella di nominare due blogger, Claudio Messora e Daniele Martinelli, «consulenti» per la comunicazione dei gruppi parlamentari. Badanti, commissari politici, addetti stampa? Dopo qualche giorno di gaffes, i malcapitati sono stati retrocessi al punto di partenza: consulenti. Di non si sa bene che. Quel che si sa, invece, è quel che contengono i loro blog. Messora ha raggiunto la notorietà con la bufala dei terremoti che si potrebbero prevedere. E in fatto di complottismo non lo batte nessuno. Tutta colpa dei massoni: la crisi dell’euro, il disastro Moby Prince, Ustica, i bimbi che scompaiono in Italia e nel mondo, il traffico di organi… È massoneria Emma Bonino, naturalmente (dal blog Byoblu, 15 marzo 2013).

Messora è spesso invitato a L’Ultima parola di Gianluigi Paragone su Rai2 (programma vietato a tutti gli altri grillini, in quanto talk show), dove abbondano pittoreschi blogger che diffondono teorie complottiste degne di Roberto Giacobbo nella parodia che ne fa Maurizio Crozza («Kazzenger»). Si azzuffa su Trattato di Lisbona, Mes o Fiscal Compact con un altro soggettone, l’economista «alternativo» Paolo Barnard, in un clima alla Funari.

Il secondo «consulente» degli eletti grillini, il bergamasco Martinelli, predilige invece il salotto di Barbara D’Urso su Canale 5. La sua nomina ha sollevato proteste dei suoi conterranei M5S di Bergamo: «Trombato con Idv alle regionali 2010, alle comunali di Milano 2011 e contemporaneamente a quelle di Treviglio. Ci ha provato anche con noi, alle primarie lo scorso dicembre. Ha preso pochissimi voti. Poi è sparito».

In compenso, Martinelli appena nominato ha messo subito le cose a posto con l‘Euro: «È un complotto massonico», ha sparato. Le bestie nere del paranoici antieuropeisti si chiamano Bilderberg e Trilateral. Chiunque abbia osato accettare un invito di questi club internazionali, così segreti che pubblicano gli elenchi dei partecipanti sui loro siti, è marchiato per sempre. Per spaventarsi basta qualsiasi nome inglese, quindi vanno bene anche Aspen o Goldman Sachs.

È un sottobosco contiguo ma in parte sovrapposto ai grillini, che non leggono i giornali (molti neanche i libri), si abbeverano solo su internet, e quindi sono facile preda dei cialtroni. Per esempio Gian Paolo Vanoli, che ha imperversato per mesi sul Meetup lombardo demonizzando i vaccini, finché ha dichiarato «Provocano l’omosessualità, che è una malattia». E anche: «L’Aids non esiste» (complotto delle multinazionali per vendere medicine, lo conferma Messora). «L’urinoterapia cura tutte le malattie, così a mia moglie sono tornate le mestruazioni a 70 anni; basta bere la seconda della giornata, non la prima». E infine: «L’ipnosi è un buon metodo contraccettivo».

I cospirazionisti del web negano l’11 settembre (il crollo delle Torri di New York fu una messinscena ebraica), vogliono curare il cancro col bicarbonato, si preoccupano per le «scie chimiche» (quelle degli aerei, che verrebbero irrorate apposta per alterare il clima). 

Ma la mania attualmente più gettonata è quella contro il «signoraggio bancario». La crisi dell’euro, infatti, ha fatto rinascere la polemica sulla sovranità monetaria iniziata vent’anni fa dal professor Giacinto Auriti, con qualche buon argomento contro le banche centrali. Una battaglia fatta propria da Grillo, che però negli ultimi tempi l’ha un po’ abbandonata. I suoi «economisti», invece, hanno buon gioco nel constatare che i Paesi di Eurolandia hanno perso la potestà di battere moneta, assunta dalla Bce. E quale bersaglio più facile della Banca centrale europea, «potere forte non eletto»? I Meetup grillini ribollono di invettive.

Nella famosa puntata di Servizio pubblico a gennaio con Silvio Berlusconi, Michele Santoro invitò una certa Francesca Salvador, signora veneta che si lanciò nel solito lamento contro le banche che strozzano i poveri imprenditori. La Salvador è attiva nell’associazione Salusbellatrix che tiene conferenze sugli argomenti più disparati. Tutti però accomunati da un mistero mondiale da scoprire o una truffa planetaria da svelare, dall’Aids alla pedofilia. 
Non manca l’antisemitismo, con un’accusa di nazismo a Israele, e con la spiegazione della strage dei ragazzini in Norvegia nel 2011: Oslo punita per essere stata la prima a riconoscere lo stato palestinese…

Anche nei Meetup M5S ogni tanto qualche sciagurato definisce Israele «fascista», e non sempre viene zittito all’unanimità come ci si aspetterebbe. Questo mi tocca vedere nei siti grillini, assieme alle tante cose belle che mi hanno spinto a votarli. Ma se oso scriverlo su Sette, sono guai: complotto!
Mauro Suttora

www.cinquantamila.it