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Wednesday, September 17, 2014

"Il governo Renzi dura poco"


INTERVISTA A LUIGI BISIGNANI

di Mauro Suttora

Oggi, 10 settembre 2014

«È probabile che il prossimo presidente della Repubblica sia una donna. E che venga eletto nel 2015. Per questo il mio prossimo libro, che uscirà l’anno prossimo, s’intitolerà Il presidente: la donna del Colle».

Ogni tanto Luigi Bisignani viene arrestato. La prima volta vent’anni fa (tangenti Enimont, di cui era dirigente, condanna a due anni e mezzo), l’ultima sei mesi fa (frode fiscale sui computer di palazzo Chigi, patteggiati due mesi). 

Ciononostante, o forse proprio per questo, è ritenuto «una delle persone più potenti d’Italia». Sicuramente una delle più informate: il suo libro L’Uomo che sussurra ai potenti, scritto con Paolo Madron nel 2013, ha venduto 100mila copie. E 30mila ne ha raggiunte il successivo giallo-verità Il Direttore.
Spesso Bisignani nelle previsioni ci azzecca.

Chi sarà la prossima Presidente?
«Pare che Renzi spinga Roberta Pinotti, ministro della Difesa, che piace anche a Napolitano».
Quindi è fatta.
«Macché. Il voto per il Quirinale è il più imprevedibile d’Italia».
Come quello per il Papa.
«O per il Grande Fratello. I più nominati all’inizio sono sempre gli ultimi a uscire».
Quindi se lei li nomina li brucia.
«Esatto».
Emma Bonino l’ha già bruciata Renzi.
«Troppo esperta di Europa e Medio Oriente».
Proprio quel che servirebbe.
«Ma gli avrebbe fatto ombra».
Renzi preferisce le mezze figure?
«Questo governo ne è pieno. In compenso, uno prezioso come D’Alema viene tenuto fuori dall’Europa».
Si è impuntato sulla Mogherini come ministra degli Esteri Ue.
«Sbagliando. Era più utile avere il commissario all’Agricoltura».
Quanto dura Renzi?
«Questo governo, pochi mesi».
Perché?
«La crisi economica non finisce, quindi finisce la luna di miele. Deve andare subito al voto per incassare il consenso che gli rimane».
Ha avuto il 40,8% alle europee.
«Era un voto drogato dalla paura di Grillo».
Grillo dura?
«No. Come tutti i movimenti di sola protesta».
E Berlusconi?
«È già morto. Politicamente. Stava affogando, ora cercano di rianimarlo nella camera iperbarica».
Il suo successore a destra?
«I figli».
Non vogliono.
«Allora nessuno. I suoi voti li piglia Renzi».
Che quindi diventerà fortissimo.
«E potrà permettersi di perdere l’ala sinistra del Pd. Il sindacato, per esempio».
Intanto però si logora.
«Ha una maggioranza troppo risicata. Per questo andrà al voto».
La riforma del Senato è stata una vittoria o una figuraccia?
«Renzi scricchiola ogni volta che lo attaccano».
Galli della Loggia dice che non sa far squadra.
«Vero. Certe stanze di palazzo Chigi non parlano con le altre».
E i ministri?
«Peggio. Li delegittima lui. Non vuole delegare, non sa coordinare».
Ma i sondaggi lo premiano.
«Ha straordinarie capacità mediatiche. E l’energia dei giovani».
Il meno giovane di tutti, Napolitano, se ne va nel 2015, allora?
«Sarà stanco, vorrà godersi un po’ di vecchiaia».
È vero che è potentissimo?
«Sì. Ormai siamo in repubblica presidenziale».
Colpa di Napolitano?
«No. Assenza dei partiti e dei politici».
Anche il prossimo presidente sarà potente?
«Sì. Per questo lo deve indicare Renzi. Ma ora non ha abbastanza voti. Perciò deve andare a elezioni anticipate».
Chi sono i politici migliori nei vari partiti?
«In Forza Italia Verdini e la Bernini».
Nel Pd?
«Boschi e D’Alema».
Nei 5 stelle?
«Pensavo Di Battista, ma è caduto clamorosamente sui terroristi».
E in Europa?
«La Merkel. La Germania dopo la riunificazione è stata straordinaria. I tedeschi danno lezioni a tutti».
Mauro Suttora