IL FENOMENO DELLE MILF ("MOTHER I'D LIKE TO FUCK") SI ALLARGA ANCHE IN ITALIA
di Mauro Suttora
Oggi, 3 dicembre 2014
Le due cougar ballano al Gattopardo di Milano, chiesa sconsacrata in zona Sempione. Sono le undici di un sabato sera di novembre. Quarantenni, si muovono con grazia felpata in mezzo alla pista, circondate da una folla prevalente di trentenni.
Non è difficile stabilire il contatto con tre occhiate. Mi avvicino sorridendo: «Posso offrirvi qualcosa?»
«Grazie volentieri, abbiamo proprio sete».
Più cordiali di così. Fendiamo la folla, andiamo al banco, ordiniamo. I convenevoli. Una ha lunghi capelli corvini lisci, giacchetta nera, jeans attillati. L’altra, bionda, è come lei impiegata in un ente pubblico.
Venite spesso?
«È la terza volta quest’anno, bella musica anche revival, vogliamo divertirci».
Cosa sottintende quel “divertirci” lo sanno tutti, ma nessuno lo dice. Torniamo in pista, mi svelo come giornalista. Claudia la mora è divertita e gentile, accetta di raccontare.
«Guarda, i locali sono pieni di donne quarantenni e anche cinquantenni. Soprattutto aperitivi, ma le happy hour si prolungano fino alle dieci, e poi oltre quando si aprono le danze. In tutti i sensi. Per flirtare abbiamo una scelta infinita. E non ci sono più barriere d’età. L’altro giorno mio figlio, secondo anno d’università, mi ha riferito una frase di un suo compagno: “Figa tua madre”. Finita lì, ovviamente, perché le milf, le madri da portare a letto, esistono solo nelle fantasie dei ragazzotti. O in quelle di qualche tardona svitata. Però è vero che a livello di abbordaggio i ventenni sono sempre più attratti dalle quarantenni, perfino da quelle vicine ai 50».
E poi?
«E poi niente, nel senso che chi ha voglia di divertirsi si diverte». Dove? «Qualche bacetto può scappare anche qui, dietro a una colonna. Oppure in auto. Ma quasi sempre ci si soddisfa parlando. Adoriamo essere corteggiate. Sono rare le mie amiche che si spingono oltre».
Sposate?
«No, quasi tutte separate o in via di. Ma non hanno voglia di cose serie, pesanti. Sai qual è il vero problema?»
Che s’innamorano i ragazzi.
«Esatto. Questi ti chiedono la mail, il telefono, ti invitano fuori, si fanno dei castelli in aria. Incredibile. E tu hai voglia a dirgli “Potrei essere tua madre”. Il più simpatico mi ha risposto: “Appunto, eccitante”».
E noi uomini over 40 e 50, tutti ammosciati?
«Ma no, ci siete, ci siete. Fastidiosissimi [ride]… Nel senso che dite di essere divorziati, e invece poi si scopre che avete tanto di famiglia. Non che sia un problema: per quelle che vogliono solo distrarsi, anzi, meglio così. Però pesantiiii… Non solo l’alito, è che quando cominciate a parlare dite cose noiose. Prevedibili. Sembrate gli acchiappatori di una volta. La fantasia ce l’hanno solo i giovani. La leggerezza».
Per esempio?
«Una mia amica ha ballato con un ragazzo fino alle quattro del mattino, poi questo l’ha portata a Malpensa e davanti a tabelloni delle partenze le ha detto: “Scegli tu”. Le ha comprato il biglietto e sono partiti per un weekend al mare. Così, senza un ricambio di vestiti. Neanche lo spazzolino».
Come nei film.
«Beh, il furbacchione l’ha portata al terminal due, quello dei voli low-cost. Però poi a Ibiza le ha comprato tutto il guardaroba».
Mauro Suttora