MISTERI: DOVE PRESTA LA SUA OPERA LA SILVIO'S GIRL?
Graziana vieni qui, sei proprio Jolie
La sosia pugliese dell’attrice americana dice di lavorare a palazzo Chigi. Ma lì non si vede mai. «Sta a palazzo Grazioli». che lei conosce bene...
Oggi, 26 ottobre 2011
«Graziana sta a Grazioli». È questo il sussurro che corre nelle stanze di palazzo Chigi, il segreto non tanto nascosto su Graziana Capone, 26 anni, figlia di un costruttore di Gravina di Puglia (Bari), assurta a incerta notorietà due estati fa, quando finì nella lista delle invitate alle cene «eleganti» di Silvio Berlusconi.
Allora la «Angelina Jolie» delle Puglie assoldò un addetto stampa e si fece fotografare e intervistare da Oggi. «Sì, con il premier abbiamo fatto le quattro del mattino ad Arcore nel settembre 2008», ci confessò. «Ma poi sono tornata a Milano con Tarantini su un’auto con chauffeur. Alla vigilia di Natale l’ho rivisto per una cena a Roma, a palazzo Grazioli. Eravamo una decina, sei-sette ragazze fra cui Carolina Marconi del Grande Fratello e Barbara Guerra. Ma seduta alla destra del presidente c’ero io. Quindi non mettetemi assieme alle altre. Anche perché se il presidente avesse veramente un harem, io sarei la favorita», concluse, più seria che faceta.
«Ho continuato a vederlo nel 2009, sei-sette volte. All’inaugurazione di uno spazio Dolce & Gabbana a Milano. Anche dopo lo scandalo Noemi continuiamo a telefonarci. Per me lui vede un futuro in politica o nel giornalismo».
Può darsi che, «fidanzate» montenegrine a parte, Graziana abbia centrato l’obiettivo. Due mesi fa è stata fotografata alla festa Atreju dei giovani Pdl. E si vantava: «Lavoro all’ufficio stampa di Berlusconi a Roma, sono nello staff della comunicazione di palazzo Chigi». Peccato che nel palazzo sede del governo non si veda quasi mai. Né che appaia fra i dipendenti, collaboratori o consulenti a contratto della presidenza del Consiglio.
Rassegna stampa ogni mattina
Pare invece che Graziana presti la sua opera direttamente a palazzo Grazioli, residenza privata del premier. Per le incombenze del cosiddetto «mattinale», cioé la rassegna stampa mattutina preparata ogni giorno per Berlusconi.
C’è infatti un viavai continuo di personale della presidenza fra i palazzi Chigi e Grazioli, visto che il premier preferisce di gran lunga quest’ultimo alla sede ufficiale del governo. «E lì effettivamente la vediamo», dicono i collaboratori.
Oltre che politica o giornalista, Graziana due anni fa meditava di diventare «magistrato o attrice. Ma non gli ho mai parlato della mia carriera nello spettacolo. Non volevo sembrare una delle tante che vogliono raccomandazioni. In ogni caso, ha detto che prima devo laurearmi».
Fatto. Berlusconi però apprezza molto anche un’ulteriore qualità di Graziana: canta bene. «Ad Arcore », ci raccontò lei, «ho eseguito a cappella un paio di cose, fra cui Non ti scordar mai di me di Giusi Ferreri. Poi assieme, io e lui con un pianista, abbiamo cantato Stay with me, un suo pezzo tradotto in inglese. Io gli facevo i controcanti, la melodia sulla terza».
«Stay with me», stai con me. E «non ti scordar mai di me». Promesse mantenute.
Mauro Suttora
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Wednesday, November 02, 2011
Wednesday, August 12, 2009
Graziana Capone, l'Angelina Jolie di Berlusconi
INTERVISTA ESCLUSIVA CON L'ULTIMA FIAMMA DEL PREMIER
"Ho cantato con il presidente"
È l’ultima «new entry» fra le fiamme di Berlusconi. «Abbiamo fatto le quattro del mattino», ammette. Ma poi a nanna
Riccione (Rimini), 2 agosto 2009
dal nostro inviato Mauro Suttora
«Per me lui vede un futuro in politica o nel giornalismo».
E lei?
«Magistrato o attrice. Ma non gli ho mai parlato della mia carriera nello spettacolo. Non volevo sembrare una delle tante che vogliono raccomandazioni. In ogni caso, ha detto che prima devo laurearmi».
E bravo Papi, che spinge le sue adoratrici sulla retta via. Anche quando hanno un viso da Angelina Jolie come Graziana Capone, 24 anni, figlia di un costruttore di Gravina di Puglia (Bari), «e lui mi vuole sempre alla sua destra quando m’invita a cena».
Graziana è l’ultima «new entry» nel magico mondo di Silvio Berlusconi. Il suo nome è emerso per la prima volta dieci giorni fa. Appartiene all’inesauribile serbatoio di belle pugliesi che Giampaolo Tarantini proponeva al premier.
Graziana però vuole far sapere, in esclusiva a Oggi, che lei non ha nulla a che fare con le altre ragazze. Nè la Noemi di maggio, né tantomeno la squillo Patty D’Addario di giugno. Il suo manager Rody Mirri (già scopritore di Michelle Hunziker) ci dà appuntamento all’hotel Des Bains di Riccione. Eccola.
«Giornali di tutto il mondo, dalla Bild tedesca al Mundo spagnolo, mi chiedono interviste in modo molto reiterante. E io voglio togliermi questo brand di dosso...»
Graziana, ma come parla?
(Sorride): «Insomma, voglio precisare. Non sono una escort, mai preso soldi. Sono andata a cena da Berlusconi, ma siamo solo amici. È un uomo affascinante, lo adoro e sono onorata dalla sua amicizia. Mi ha telefonato pure l’altro giorno, complimentandosi per non essere caduta nella trappola di Repubblica che voleva intervistarmi. Però non mi ha mai proposto nulla di sconveniente».
Lo ha conosciuto attraverso Tarantini, come Patty.
«Sì, ma io la D’Addario e le altre non le ho mai viste. Non sono andata al centro Messegué di Todi come Licia Nunez, né a villa Certosa. Non sono una ragazza immagine, non appartengo a quel giro, ho una mia carriera bene avviata. Mi sto laureando in legge, a ottobre discuterò la tesi».
Ci racconti la prima volta con Berlusconi.
«Lo scorso settembre Tarantini, cui ero stata presentata dall’amministrativista Totò Castellaneta, mi ha portato a San Siro per il derby Milan-Inter. Silvio è stato subito simpaticissimo, mi ha voluto al suo fianco. In tribuna c’erano Ezio Greggio, la Hunziker. Poi siamo andati nel club privato del Milan, allo stadio. Poi, sempre in gruppo, a visitare il palazzo dell’università privata che sta costruendo ad Arcore. È bellissima, mi ha detto che verrà a insegnarci Clinton...»
E poi?
«Andammo a cena a casa sua».
In quanti eravate?
«Prima una trentina, a cena dieci».
C’era qualche personaggio?
«Non conoscevo nessuno, tranne Tarantini. Abbiamo mangiato due assaggini di primo, verdura, pesce. Il presidente ci tiene all’alimentazione, mangia fette biscottate».
Di che parlavate?
«Di tutto. Era fiero per il salvataggio Alitalia, per i sondaggi che lo davano al 60 per cento di popolarità...»
E poi?
«Poi abbiamo cantato, io e lui con un pianista».
Che cosa?
«Io a cappella un paio di cose, Non ti scordar mai di me di Giusi Ferreri. Poi, assieme, le sue canzoni».
Le conosceva?
«Certo, per me lui rappresenta il sogno americano. Lo ammiro molto. Abbiamo cantato Stay with me, un suo pezzo tradotto in inglese».
E gli faceva i controcanti?
«Sì, la melodia sulla terza. Ho studiato piano per dodici anni, sono cantante, ho fatto parecchi spettacoli. Dopo la laurea voglio diplomarmi al conservatorio, in jazz...»
E poi?
«Era tardissimo, le tre o le quattro. Alcuni dormicchiavano sul divano. Ci siamo salutati e congedati. Sono tornata a Milano con Tarantini e dei ragazzi su un’auto con chauffeur».
Come Cenerentola.
«Beh, un po’ più tardi. Lui è stato di un’ospitalità perfetta. Il giorno dopo mi ha telefonato per salutarmi, ha detto che passava il giorno del suo compleanno in famiglia, con il nipotino che adora».
E Veronica?
«Si capiva che erano un po’ distanti».
Quando lo ha rivisto?
«Alla vigilia di Natale. Una cena a Roma, a palazzo Grazioli. Eravamo una decina, sei-sette ragazze, ho riconosciuto Carolina Marconi del Grande Fratello e Barbara Guerra. C’era un clima molto rilassato, per nulla ambiguo come quello descritto dalla D’Addario. Ero seduta alla destra del presidente. Sono uscita fra le ultime, non è rimasto nessuno. In quei giorni ero triste perché mi ero lasciata col fidanzato. Berlusconi mi ha consolata e invitata in Sardegna per Capodanno. Non ho accettato, perché sarei stata di peso. Lui da noi giovani vuole leggerezza, non problemi».
Quante altre volte l’ha visto?
«Mah, sei, sette...»
Sempre a palazzo Grazioli?
«No, una volta anche a Milano, all’inaugurazione di uno spazio Dolce & Gabbana».
L’ultima volta?
«In primavera, prima delle polemiche su Noemi. Ma abbiamo continuato a telefonarci».
Le ha dato regali?
«Sì. La famosa farfalla, e poi anelli, collane, bracciali. Anche un orologio».
Abbia pazienza Graziana, lei dice che Berlusconi non l’ha mai corteggiata. Come definisce il vostro rapporto?
«Amicizia».
Potrebbe essere suo nonno.
«E allora? È molto più interessante dei miei coetanei».
Cosa si aspettava da lui?
«Nulla. Io sono attrice di cinema, l’anno scorso ho fatto In passato e in terra straniera con Elio Germano, tratto da un libro di Carofiglio. Ho recitato nella fiction Rai Giuseppe Di Vittorio con Favino e in altre su Telenorba, la tv di Bari per cui sono stata anche segretaria di produzione e speaker radio. Ho fatto teatro: Bettina nel cilindro di Eduardo. Sono stata vocalist in discoteca. Ho fatto pubblicità: lo spot tv Campari e una campagna cartacea per il caffé Palombini».
Curriculum sterminato.
«Sì, ma in realtà metà di me vuole fare il magistrato. Insomma, non ho bisogno di una spintarella di Berlusconi».
E quindi?
«Quindi non mettetemi assieme alle altre. Anche perché se il presidente avesse veramente un harem, io sarei la favorita».
Mauro Suttora
"Ho cantato con il presidente"
È l’ultima «new entry» fra le fiamme di Berlusconi. «Abbiamo fatto le quattro del mattino», ammette. Ma poi a nanna
Riccione (Rimini), 2 agosto 2009
dal nostro inviato Mauro Suttora
«Per me lui vede un futuro in politica o nel giornalismo».
E lei?
«Magistrato o attrice. Ma non gli ho mai parlato della mia carriera nello spettacolo. Non volevo sembrare una delle tante che vogliono raccomandazioni. In ogni caso, ha detto che prima devo laurearmi».
E bravo Papi, che spinge le sue adoratrici sulla retta via. Anche quando hanno un viso da Angelina Jolie come Graziana Capone, 24 anni, figlia di un costruttore di Gravina di Puglia (Bari), «e lui mi vuole sempre alla sua destra quando m’invita a cena».
Graziana è l’ultima «new entry» nel magico mondo di Silvio Berlusconi. Il suo nome è emerso per la prima volta dieci giorni fa. Appartiene all’inesauribile serbatoio di belle pugliesi che Giampaolo Tarantini proponeva al premier.
Graziana però vuole far sapere, in esclusiva a Oggi, che lei non ha nulla a che fare con le altre ragazze. Nè la Noemi di maggio, né tantomeno la squillo Patty D’Addario di giugno. Il suo manager Rody Mirri (già scopritore di Michelle Hunziker) ci dà appuntamento all’hotel Des Bains di Riccione. Eccola.
«Giornali di tutto il mondo, dalla Bild tedesca al Mundo spagnolo, mi chiedono interviste in modo molto reiterante. E io voglio togliermi questo brand di dosso...»
Graziana, ma come parla?
(Sorride): «Insomma, voglio precisare. Non sono una escort, mai preso soldi. Sono andata a cena da Berlusconi, ma siamo solo amici. È un uomo affascinante, lo adoro e sono onorata dalla sua amicizia. Mi ha telefonato pure l’altro giorno, complimentandosi per non essere caduta nella trappola di Repubblica che voleva intervistarmi. Però non mi ha mai proposto nulla di sconveniente».
Lo ha conosciuto attraverso Tarantini, come Patty.
«Sì, ma io la D’Addario e le altre non le ho mai viste. Non sono andata al centro Messegué di Todi come Licia Nunez, né a villa Certosa. Non sono una ragazza immagine, non appartengo a quel giro, ho una mia carriera bene avviata. Mi sto laureando in legge, a ottobre discuterò la tesi».
Ci racconti la prima volta con Berlusconi.
«Lo scorso settembre Tarantini, cui ero stata presentata dall’amministrativista Totò Castellaneta, mi ha portato a San Siro per il derby Milan-Inter. Silvio è stato subito simpaticissimo, mi ha voluto al suo fianco. In tribuna c’erano Ezio Greggio, la Hunziker. Poi siamo andati nel club privato del Milan, allo stadio. Poi, sempre in gruppo, a visitare il palazzo dell’università privata che sta costruendo ad Arcore. È bellissima, mi ha detto che verrà a insegnarci Clinton...»
E poi?
«Andammo a cena a casa sua».
In quanti eravate?
«Prima una trentina, a cena dieci».
C’era qualche personaggio?
«Non conoscevo nessuno, tranne Tarantini. Abbiamo mangiato due assaggini di primo, verdura, pesce. Il presidente ci tiene all’alimentazione, mangia fette biscottate».
Di che parlavate?
«Di tutto. Era fiero per il salvataggio Alitalia, per i sondaggi che lo davano al 60 per cento di popolarità...»
E poi?
«Poi abbiamo cantato, io e lui con un pianista».
Che cosa?
«Io a cappella un paio di cose, Non ti scordar mai di me di Giusi Ferreri. Poi, assieme, le sue canzoni».
Le conosceva?
«Certo, per me lui rappresenta il sogno americano. Lo ammiro molto. Abbiamo cantato Stay with me, un suo pezzo tradotto in inglese».
E gli faceva i controcanti?
«Sì, la melodia sulla terza. Ho studiato piano per dodici anni, sono cantante, ho fatto parecchi spettacoli. Dopo la laurea voglio diplomarmi al conservatorio, in jazz...»
E poi?
«Era tardissimo, le tre o le quattro. Alcuni dormicchiavano sul divano. Ci siamo salutati e congedati. Sono tornata a Milano con Tarantini e dei ragazzi su un’auto con chauffeur».
Come Cenerentola.
«Beh, un po’ più tardi. Lui è stato di un’ospitalità perfetta. Il giorno dopo mi ha telefonato per salutarmi, ha detto che passava il giorno del suo compleanno in famiglia, con il nipotino che adora».
E Veronica?
«Si capiva che erano un po’ distanti».
Quando lo ha rivisto?
«Alla vigilia di Natale. Una cena a Roma, a palazzo Grazioli. Eravamo una decina, sei-sette ragazze, ho riconosciuto Carolina Marconi del Grande Fratello e Barbara Guerra. C’era un clima molto rilassato, per nulla ambiguo come quello descritto dalla D’Addario. Ero seduta alla destra del presidente. Sono uscita fra le ultime, non è rimasto nessuno. In quei giorni ero triste perché mi ero lasciata col fidanzato. Berlusconi mi ha consolata e invitata in Sardegna per Capodanno. Non ho accettato, perché sarei stata di peso. Lui da noi giovani vuole leggerezza, non problemi».
Quante altre volte l’ha visto?
«Mah, sei, sette...»
Sempre a palazzo Grazioli?
«No, una volta anche a Milano, all’inaugurazione di uno spazio Dolce & Gabbana».
L’ultima volta?
«In primavera, prima delle polemiche su Noemi. Ma abbiamo continuato a telefonarci».
Le ha dato regali?
«Sì. La famosa farfalla, e poi anelli, collane, bracciali. Anche un orologio».
Abbia pazienza Graziana, lei dice che Berlusconi non l’ha mai corteggiata. Come definisce il vostro rapporto?
«Amicizia».
Potrebbe essere suo nonno.
«E allora? È molto più interessante dei miei coetanei».
Cosa si aspettava da lui?
«Nulla. Io sono attrice di cinema, l’anno scorso ho fatto In passato e in terra straniera con Elio Germano, tratto da un libro di Carofiglio. Ho recitato nella fiction Rai Giuseppe Di Vittorio con Favino e in altre su Telenorba, la tv di Bari per cui sono stata anche segretaria di produzione e speaker radio. Ho fatto teatro: Bettina nel cilindro di Eduardo. Sono stata vocalist in discoteca. Ho fatto pubblicità: lo spot tv Campari e una campagna cartacea per il caffé Palombini».
Curriculum sterminato.
«Sì, ma in realtà metà di me vuole fare il magistrato. Insomma, non ho bisogno di una spintarella di Berlusconi».
E quindi?
«Quindi non mettetemi assieme alle altre. Anche perché se il presidente avesse veramente un harem, io sarei la favorita».
Mauro Suttora
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