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Wednesday, May 18, 2011

Mario Draghi e la nipotina

IL GOVERNATORE DELLA BANCA D'ITALIA VA A PRENDERE LA NIPOTINA ALL'ASILO A MILANO

di Mauro Suttora

Oggi, 11 maggio 2011

Le foto che pubblichiamo in queste pagine non sono una «paparazzata». Il governatore della Banca d'Italia Mario Draghi, infatti, è una delle persone più riservate della scena pubblica: nessuna apparizione a feste, inaugurazioni o salotti, vita sociale limitata a pochi amici fidati di vecchia data, rarissime interviste. Non è quindi, «materiale da gossip».

E proprio perché nessun fotografo lo (in)segue mai, grande è stata la sorpresa di un nostro reporter quando l'altra mattina se l'è trovato di fronte, tranquillamente seduto con la moglie al tavolino di un bar all'aperto nel parco Sempione di Milano. All'inizio non l'aveva neppure riconosciuto. Poi il governatore si è alzato, ed è stato chiaro il motivo della sua presenza in quel luogo: aspettava l'uscita della sua nipotina da un asilo lì vicino.

Draghi sta per diventare l'uomo più importante d'Europa. A giorni si aspetta il via libera della Germania alla sua nomina a presidente della Bce (Banca centrale europea). Carica che dura otto anni, e che dà il potere di guidare l'economia di un intero continente. Poltrona molto ambita, quindi, ed è un onore per l'Italia che sia un nostro concittadino a ricoprirla. Eppure Draghi non rinuncia ai piccoli piaceri anonimi della vita di ogni giorno, come quello dei nonni che accompagnano a casa la nipotina. Senza scorta, senza pompa, senza auto blu, senza fanfare.

Non è la prima volta che lo schivo governatore della Banca d'Italia finisce sui giornali proprio per questa sua «normalità», così rara fra politici, potenti e «vip» di ogni risma. Quattro anni fa, per esempio, fece notizia perché salì su un semplice treno Intercity tornando da un convegno da Brescia a Milano. A Roma rinunciò a frequentare un club di fitness dopo essersi lasciato scappare una mezza confidenza con un compagno di spogliatoio. Il quale era un giornalista, e subito la pubblicò.

È appassionato di calcio tiene per la Roma, ma nessuno lo ha mai visto nella tribuna dello stadio Olimpico, sempre affollata di autorità e invitati vari. Quando suo figlio Giacomo (oggi 32enne vicepresidente alla banca Morgan Stanley a Londra) si è laureato all'università Bocconi (tesi con il professor Francesco Giavazzi), la famiglia lo ha festeggiato con una semplice pizza, nel ristorante milanese Rossopomodoro. Oltre al tennis e al jogging, da un po' Draghi pratica anche il golf. Ma non risulta iscritto ad alcun circolo esclusivo.

Insomma, un vero teutonico, alieno ai fasti del potere. Proprio per questo i tedeschi hanno accettato la sua nomina a guardiano dell'euro, nonostante provenga dal Paese che, dopo la Grecia, ha il peggior debito statale. D'altra parte, quando parla in pubblico (solo nelle occasioni ufficiali), Draghi incita sempre al rigore: «Per pareggiare il bilancio l'Italia deve ridurre le spese del sette per cento», ha incitato l'ultima volta dieci giorni fa.

Anche suo padre era dirigente bancario, ma lo lasciò orfano a soli 15 anni. E la madre scomparve poco dopo. Draghi frequentava il liceo Massimo dei gesuiti all'Eur. Fra i suoi compagni di scuola, Luca Montezemolo e i fratelli Abete. Divenne lui il capofamiglia, occupandosi del fratello e della sorella minore Andreina, storica dell'arte diventata famosa nel 1999 per avere scoperto affreschi medioevali nella chiesa dei Quattro Coronati a Roma. A 19 anni ha conosciuto la moglie Serena, padovana di origini nobili, durante una vacanza sul Brenta. Prima di Giacomo ha avuto la figlia Federica, laureata in biologia, oggi 35enne dirigente della società biotech Genextra e mamma della bimba che appare in queste foto.

Mauro Suttora