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Wednesday, April 08, 2015

Fa arrestare il suo usuraio

Drammi sociali: quando il prestito si trasforma in una trappola

«Ho fatto arrestare il mio usuraio »

UNA COMMERCIANTE DI FIORI E PIANTE DI LA SPEZIA TROVA IL CORAGGIO DI DENUNCIARE IL SUO STROZZINO: VOLEVA INTERESSI DEL 147 PER CENTO SU 383 MILA EURO. 
LA SUA BATTAGLIA È DURATA OTTO ANNI, MA ORA IL «FINANZIATORE» È STATO CATTURATO

Oggi, 8 aprile 2015

di Mauro Suttora

Otto arrestati a Roma il 20 marzo: il clan Casamonica prestava soldi con interessi fino al 75 mila per cento. In cambio di 20 mila euro un imprenditore aveva dovuto versare 1,8 milioni. A Torre Annunziata (Napoli) arrestato lo zio del calciatore Ciro Immobile (Borussia Dortmund): accusato di usura ai danni di due avvocati. A Cuneo il 18 marzo iniziato il processo contro due funzionari della Bre Banca di Morozzo: denunciati da due imprenditori che subivano tassi usurari del 100% annuo (25% a trimestre).

Ogni giorno da tutta Italia arrivano notizie su strozzini che approfittano della crisi per prestar soldi con interessi assurdi. È una vera e propria piaga sociale, che si sta aggravando perché non tutti hanno il coraggio di denunciare gli «esattori», a volte mafiosi e camorristi. Quando succede, però, spesso le vittime ottengono giustizia.

«GLI AFFARI ANDAVANO, NON ERO IN DIFFICOLTA» 
È il caso di una fioraia di Varese Ligure (La Spezia), Raffaella Delpoio. È riuscita a far condannare il suo strozzino, Roberto Ceresa di Biella, a tre anni e sei mesi con sentenza definitiva nel 2012. E poche settimane fa Ceresa è stato catturato in Croazia, dov'era scappato. 

La vicenda della signora Delpoio è emblematica. Il suo "finanziatore" si era offerto di sostenerla spingendola ad ampliare la sua attività. Nel 2006 le aveva dato 383 mila euro, salvo pretenderne pochi mesi dopo 472 mila, con un interesse del 147%. «Mi ero fidata perché era un intermediatore finanziario consigliatomi da una banca», racconta la Delpoio, che sulla vicenda ha scritto un libro.

Non si trattava, infatti, di una commerciante in difficoltà: «Anzi, gli affari andavano così bene nella vendita di fiori e piante, che avevo deciso di espandermi nel settore biologico. All'inizio credevo perfino che il mio finanziatore fosse un amico. Invece in poco tempo creò un vorticoso giro di assegni, così l'ho denunciato alla Finanza di La Spezia». 

Aiutata dall'avvocato Luigi Pace e dalla sua amica deputata Paola De Micheli, la signora Delpoio ci ha messo anni per ottenere giustizia: «È stato un incubo, ho dovuto vendere tutto, anche gli oggetti personali, subire uno sfratto. Tornavo a casa da marito e figli e sorridevo facendo finta di nulla. Ora non è finita, attendo ancora un risarcimento, ma almeno ho vinto». Il volume della Delpoio inizia con queste righe: «Dedico questo libro al mio usuraio Roberto Ceresa affinché, leggendolo, possa con dignità chiedere scusa».
  

Come difendersi? Consigli pratici per le vittime dell'usura

Denunciare. Questo è il principale, se non unico consiglio che si può dare alle vittime dell'usura. Anche se quasi sempre assieme allo strozzinaggio ci sono altri reati come estorsione e violenze.
 
CONFCOMMERCIO E CONFINDUSTRIA AIUTANO
Le associazioni di commercianti e imprenditori aiutano i loro soci ad af rontare i processi, anche se è inutile nasconderlo: il coraggio bisogna trovarlo da soli.
 
LASCIARE SEMPRE PROVE, CON GLI ASSEGNI
«Intestate gli assegni dei pagamenti direttamente all'usuraio e non a terze persone», raccomanda la Delpoio nel suo libro, ? Oggi è la religione islamica a vietare non solo l'usura, ma anche i prestiti a interesse «scambiateli in presenza di qualcuno, usate i cellulari con registrazioni».
 
E SE MI ASPETTANO AL BUIO LA SERA?
«Non temete, i vostri aguzzini non verranno più a cercarvi dopo che avrete denunciato tutto alle Forze dell'ordine», dice la Delpoio, «perché sarete tutelati e protetti. Saranno loro stessi ad allontanarsi da voi, perché avete dimostrato che siete più forti. Saranno per una volta loro ad avere paura. Non è un'illusione, è vita vissuta».
 
CERCATE APPOGGI E RENDETE TUTTO PUBBLICO
Oltre a un buon avvocato, le vittime dell'usura devono farsi pubblicità in ogni modo su giornali, tv, Internet.

Mauro Suttora