LA TRUFFA DELLA CROCE ROSSA CINESE
di Mauro Suttora
19 marzo 2020
La Croce Rossa cinese è completamente controllata dalla dittatura. Infatti non è riconosciuta dalla Croce Rossa Internazionale di Ginevra, perché non è indipendente e apolitica. Il vicepresidente ora a Milano è un dirigente del PCC (il partito unico comunista).
A Wuhan sono stufi dei gerarchi che punirono il medico che lanciò l'allarme sul virus (poi morto), ma che ora vorrebbero farsi belli per la vittoria su un'epidemia da loro stessi provocata a causa del mese di ritardo con cui sono intervenuti.
Quindi grazie per i due aerei che ci avete mandato, e ok allo scambio di informazioni. Ma siamo allergici alla propaganda di un regime totalitario che calpesta le libertà elementari (parola, riunione, associazione, stampa), non permette Facebook, Twitter, Whatsapp, Instagram, Google, Yahoo, Youtube, censura tutti i siti d'informazione del mondo (dalla Bbc al New York Times a molti italiani), che manda la polizia a casa di chi riceve mail contenenti parole come 'libertà' o 'Tien an men', che fa sparire i dissidenti, incarcera gli oppositori, interna un milione di uiguri nei lager, e opprime perfino i pacifici tibetani (vittime di pulizia etnica), non permettendo neppure la nomina di un nuovo Dalai Lama quando morirà l'attuale.
Noi stiamo dalla parte del ragazzo che bloccò un tank durante la strage di piazza Tian an men nel 1989.
di Mauro Suttora
19 marzo 2020
La Croce Rossa cinese è completamente controllata dalla dittatura. Infatti non è riconosciuta dalla Croce Rossa Internazionale di Ginevra, perché non è indipendente e apolitica. Il vicepresidente ora a Milano è un dirigente del PCC (il partito unico comunista).
A Wuhan sono stufi dei gerarchi che punirono il medico che lanciò l'allarme sul virus (poi morto), ma che ora vorrebbero farsi belli per la vittoria su un'epidemia da loro stessi provocata a causa del mese di ritardo con cui sono intervenuti.
Quindi grazie per i due aerei che ci avete mandato, e ok allo scambio di informazioni. Ma siamo allergici alla propaganda di un regime totalitario che calpesta le libertà elementari (parola, riunione, associazione, stampa), non permette Facebook, Twitter, Whatsapp, Instagram, Google, Yahoo, Youtube, censura tutti i siti d'informazione del mondo (dalla Bbc al New York Times a molti italiani), che manda la polizia a casa di chi riceve mail contenenti parole come 'libertà' o 'Tien an men', che fa sparire i dissidenti, incarcera gli oppositori, interna un milione di uiguri nei lager, e opprime perfino i pacifici tibetani (vittime di pulizia etnica), non permettendo neppure la nomina di un nuovo Dalai Lama quando morirà l'attuale.
Noi stiamo dalla parte del ragazzo che bloccò un tank durante la strage di piazza Tian an men nel 1989.