Dopo il gran caldo, prepariamoci: adesso saranno ancora più fastidiose. Finora la siccità ci aveva un po’ protetto dagli insetti succhiasangue. Ma basta qualche pioggia per farle moltiplicare. Ecco come difendersi
di Mauro Suttora
Oggi, 29 luglio 2015
Siete esausti, dopo un mese di gran caldo? Beh, ora preparatevi all’invasione delle zanzare. Perché almeno la siccità aveva ridotto le pozzanghere di acqua stagnante, e quindi la possibilità per gli insetti di moltiplicarsi. Ora, invece, via libera.
Secondo i dati del bollettino di Vape Foundation e Anticimex, azienda specializzata nei servizi di Pest Control, a inizio agosto sono ben 70 le province con l’indice potenziale di infestazione di zanzara tigre più alto, in una scala di intensità da 0 a 4.
Fiumi e falde acquifere sono il luogo privilegiato per il deposito delle uova. Per questo tutta la pianura padana sarà come sempre martoriata dagli striati insetti famelici.
«Le amministrazioni locali svolgono un buon lavoro per arginare il problema», dice Dino Gramellini, direttore tecnico di Anticimex, «ma per debellare l’invasione delle zanzare bisogna pianificare interventi mirati e continuativi durante tutto l’anno. E senza limitarsi alle zone pubbliche: vanno estesi anche alle aree private».
L’umidità è la principale amica delle zanzare. Dobbiamo perciò evitare di accumulare contenitori che possono raccogliere anche piccole quantità di acqua stagnante.
«I ristagni creati dalle precipitazioni, anche brevi, si riscaldano più facilmente nelle giornate calde, creando così condizioni favorevoli allo sviluppo di larve e uova», spiega Claudio Venturelli, entomologo e membro del comitato scientifico di Vape Foundation. «Pozzetti, caditoie stradali, recipienti aperti nei giardini e nei terrazzi sono un’oasi ideale per il compimento del ciclo vitale delle larve. Per questo bisogna asciugare le riserve acquose, e intervenire su quelle non eliminabili».
Altro consiglio: ornare le abitazioni con piante dall’effetto repellente, come quelle aromatiche o la Catambra.
Ci sono poi i sistemi di disinfestazione automatica: permettono ai privati di programmare giorni e orari di intervento, nebulizzando piretro o repellenti come rosmarino e aglio.
In casa si possono usare piastrine e vaporizzatori elettrici. Che però contengono piretroidi, quindi devono essere utilizzati con cautela: evitate di stare nella stanza in cui sono in funzionamento, se non è bene arieggiata. Di notte, perciò, finestre aperte.
Mauro Suttora