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Monday, August 20, 2012

Olimpiadi: la pagella

BILANCI, RECORD, PROTAGONISTI E FLOP DEI GIOCHI DI LONDRA

L'Italia ha vinto 28 medaglie, meglio di Pechino. Potevano essere di più, se non ci fossero stati la delusione Pellegrini e il caso Schwazer. Ma sono arrivate belle sorprese. Diamo i voti a tutti

dal nostro inviato a Londra Mauro Suttora

Oggi, 17 agosto 2012

10: ELISA DI FRANCISCA.
Infilza ori (2) e cuori (tutti e nessuno, a 29 anni fa la splendida single). È lei la trionfatrice italiana di Londra. Oltretutto, è simpatica. Beve, fuma, ha detto che ama tutte le posizioni del kamasutra. Sua mamma e il suo addetto stampa si sono lamentati perché l'abbiamo scritto. Ma per noi era un complimento.

10: VOLONTARI.
Settantamila studenti e pensionati inglesi (e non solo, c'erano anche italiani) hanno sorriso e aiutato atleti, allenatori e tifosi per mezzo mese, otto ore al giorno, in cambio di nove sterline di rimborso spese. Quasi nessuno di loro ha visto una gara. Medaglia d'oro a tutti: sono il vero simbolo della fratellanza olimpica.

10: MO FARAH.
Se nel 1991, quando aveva otto anni, suo padre fosse fuggito dalla Somalia a Roma invece che a Londra, ora avremmo un figlio delle nostre ex colonie oro nei 5 e 10 mila metri. Il suo simbolo «M» è ormai famoso come la freccia di Bolt. E lui a 29 anni sta per avere due gemelline.

10: JESSICA ROSSI.
A vent'anni è una degli otto ori più o meno sconosciuti che hanno salvato il nostro medagliere. Lei però ha migliorato anche il record mondiale: 99 piattelli centrati su cento. Peccato non ci sia il torneo a squadre, avrebbe vinto una seconda medaglia. Perfno contro gli uomini. Ha una gran carriera davanti.

10: USAIN BOLT.
Abbiamo scoperto che è anche un gentiluomo: ha detto che le tre giocatrici di pallamano svedesi beccate in camera sua a festeggiare dopo la vittoria sui 100 metri sono salite solo perché lui non aveva la penna per l'autografo. Sarebbe da lode senza le sbruffonate tipo Cassius Clay: «Sono leggenda!». Lo è, non serve che lo dica lui.

9: VALENTINA VEZZALI.
La sera che si è aggiudicata solo il bronzo dietro alle altre due italiane, sembrava avesse vinto lei. Ha rimontato 5 stoccate negli ultimi 30 secondi: stellare. A 38 anni, non vuole ritirarsi: incubo per Errigo e Di Francisca.

9: NICCOLÒ CAMPRIANI.
Un oro e un argento per il più forte tiratore di carabina del mondo. Se fosse meno mogio sarebbe un personaggio. Ma va bene così: di «personaggi» ce ne sono già tanti, e spesso deludono.

9: DAVID RUDISHA.
Pochi lo conoscono, ma secondo Sir Sebastian Coe, uno che se ne intende (ex star dei 1.500, ha organizzato lui le Olimpiadi di Londra), questo keniota che oltre all'oro ha battuto il record del mondo sugli 800 è l'eroe dei Giochi.

8: MARTINA GRIMALDI
da Bologna. A 23 anni ha salvato l'onore del nostro nuoto, vincendo l'unico bronzo nella maratona nel lago di Hyde Park. E dopo 10 km in due ore, ha mancato l'oro per soli tre secondi.

8: SQUADRA DI TIRO CON L'ARCO
oro. Tre signori sovrappeso che sembrano impiegati parastatali. Sono la nostra consolazione.

8: DANIELE MOLMENTI
da Pordenone. Oro nella canoa slalom, che molti non sapevano neppure fosse uno sport olimpico.

8: CARLO MOLFETTA da Mesagne (Brindisi). Oro nel taekwondo, che molti non sapevano neppure fosse uno sport.

7: FABRIZIO DONATO
da Frosinone. A 36 anni ha salvato l'onore della nostra atletica, vincendo l'unico bronzo nel salto triplo. Unica pecca: era contento così, non ha neanche provato ad agguantare l'argento. Doveva andare a scuola di grinta dalla Vezzali.

7: SQUADRA DI GINNASTICA RITMICA.
Ha perso l'argento per soli 50 millesimi rispetto alla Bielorussia: che sfortuna. Non c'entra col risultato, ma perché tutte le ragazzine (anche le straniere) si truccano così pesantemente?

7: GIOVANNI RANA.
Il re veronese dei tortellini è andato a Londra l'ultimo giorno a tifare per le ragazze della ginnastica ritmica, che sponsorizza. Per loro solo bronzo, per lui un trionfo: i giovani italiani gli chiedevano di fare una foto assieme.

6: TANIA CAGNOTTO.
La nostra tuffatrice colleziona ben due quarti posti, il risultato che nessuno vorrebbe ottenere. Nel sincro ha sbagliato lei, ma nell' individuale è stata jella pura.

6: ROBERTO CAMMARELLE.
Il supermassimo non ha potuto bissare l'oro 2008 perché gli inglesi (solo con lui) non sono stati sportivi e hanno fatto vincere il pugile di casa.

6: VANESSA FERRARI.
Anche lei danneggiata dalla giuria: alla nostra brava ginnasta non sono bastati volteggi quasi perfetti nel corpo libero.

6: CONI.
Contenti per le 28 medaglie, una più del 2008. Ma nuoto, atletica, basket e ciclismo, gli sport più popolari d'Italia dopo il calcio, dove sono?

5: FEDERICA PELLEGRINI.
Questa volta ci ha delusi su tutta la linea. Non solo in vasca (può capitare), ma anche per le parole fuori tempo: «Sono stufa di nuotare». Va bene, ma dillo alla fine, non alla vigilia della seconda gara.

5: CASA ITALIA.
La sede del Coni a Londra, aperta al pubblico. Sembrava Casa Roma: troppi burocrati. E noiosi gli stand degli sponsor.

5: FRANCO ARESE.
Lo ricordate? Era un grande campione sui 1.500 metri negli Anni 70. Oggi presiede la Federazione dell'atletica leggera. Dopo il disastro di Londra, che segue quello di Pechino (dove vinse solo Schwazer), dovrebbe dimettersi. Invece si ricandida.

5: PRESIDENTE FEDERNUOTO.
Non importa chi sia, dopo la figuraccia di Londra aspettiamo le dimissioni (per la cronaca: è Paolo Barelli, ex campione di nuoto, oggi deputato Pdl. Niente di personale contro di lui).

4: DIVISE DELLA NOSTRA NAZIONALE
eleganti, disegnate da Armani, ma troppo cupe. E le sue polo tricolori in vendita a Casa Italia di Londra costavano 170 sterline (230 euro!).
Mauro Suttora


LA GAZZETTA DELLO SPORT AVEVA PREVISTO TUTTO
Italia batte Stati Uniti. Almeno nei pronostici.

Prima di ogni Olimpiade la Gazzetta dello Sport e Sports Illustrated (SI, il maggiore settimanale sportivo del mondo) pubblicano le loro previsioni. Ecco quelle che hanno azzeccato e sbagliato.

MEDAGLIE. Per la Gazzetta l'Italia avrebbe vinto 8 ori, 9 argenti e 16 bronzi: centro perfetto tranne sui bronzi, 5 oltre la realtà. Più magre le previsioni di SI : 7 ori, 5 argenti e 13 bronzi.

ATLETICA. Il bronzo a Fabrizio Donato era stato previsto da SI. La Gazzetta gli assegnava l'argento. E sperava nell'oro per Schwazer, ignorato invece dagli statunitensi. Nessuno ha imbroccato il flop di Yelena Isinbayeva nell'asta.

NUOTO. Che la Pellegrini andasse verso il disastro già lo sapeva SI: solo un bronzo nei 400. Più ottimista la Gazzetta: le dava anche l'oro nei 200, avvertendo però che era «un attestato alla carriera più che il riconoscimento di quel che ha fatto quest'anno». Gli americani hanno previsto l'exploit della Grimaldi nei 20 km, mentre hanno sbagliato ad assegnare l'argento a Gregorio Paltrinieri nei 1.500 stile libero. La Gazzetta invece ci ha illuso su Fabio Scozzoli nei 100 rana.

SCHERMA. Tutti devono scusarsi con la Di Francisca: l'oro era pronosticato solo per la Vezzali. E per Cassarà, che invece ha deluso nel fioretto individuale.

TIRO. L'oro di Campriani era ampiamente preventivato. La Gazzetta dava Jessica Rossi argento invece di oro, e Fabbrizi oro invece di argento. Inattendibili gli americani sulla Rossi: non le assegnavano neanche il podio. Che invece era previsto per la squadra dell'arco.

BOXE. Ora ci lamentiamo per l'argento a Cammarelle, ma tutti davano già vincitore l'inglese Joshua. La Gazzetta ha anche centrato l'argento per Russo.

GINNASTICA RITMICA. Russia prima, Bielorussia seconda e Italia terza: Gazzetta e SI lo avevano previsto, così è stato.

SORPRESE. Nessuno aveva scommesso su Sartori-Battisti (argento nel canottaggio) e su Carlo Molfetta, oro nel taekwondo.
Mauro Suttora