Corriere della Sera, 17 dicembre 2001
Con una barretta ti conquisterò
Inventato in Sardegna, il Geomag oggi fattura 18 miliardi
Il gioco di costruzioni che piace a mezza Italia è prodotto a Calangianus, capitale mondiale del sughero, da un ex produttore di turaccioli. Oggi è esportato in trenta Paesi, compresi gli Usa «Due anni fa nessuno mi prendeva sul serio, né mi facevano credito - dice Tusacciu -. Oggi non riusciamo a star dietro a tutti gli ordini»
di Mauro Suttora
«Abbiamo un solo problema: non riusciamo più a star dietro agli ordini. Le nostre quattro macchine producono duecentomila barrette al giorno, per un valore di 120 milioni, e funzionano sempre, senza fermarsi mai. Abbiamo assunto 50 persone, ma non bastano».
Edoardo Tusacciu, 43 anni, fino all' anno scorso era un tranquillo produttore di turaccioli in sughero. Uno dei maggiori a Calangianus (Sassari), paese di cinquemila abitanti che dei tappi per bottiglia è la capitale mondiale: fra i clienti, anche i nomi più raffinati dello champagne francese. Ma oggi Tusacciu si è trasformato in industriale del giocattolo: dentro a un capannone del suo sugherificio nasce Geomag, gioco di costruzioni esploso dai tre miliardi di fatturato del 2000 ai 18 di quest' anno, fino ai 60 previsti per il 2002.
La scintilla è scoccata nella testa di un consulente aziendale, Claudio Vicentelli: inventore a tempo perso, ha messo a punto un sistema di barrette e sfere magnetizzate che creano complicate strutture geodetiche. A metà strada fra il Lego e il cubo di Rubik, Geomag può comporre le figure suggerite nelle istruzioni, ma anche quelle scaturite dalla fantasia dei giocatori: forme architettoniche, ingegneristiche, cristalline.
«Vendiamo perfino alle università, usano Geomag per riprodurre geometrie molecolari - si vanta Tusacciu - e abbiamo raggiunto i primi cinque posti nella classifica dei giochi di costruzione prodotti in Italia». Confermano alla Toycenter, la più grande catena italiana di giocattoli: «Sì, Geomag vende bene, in vari negozi ra esaurito ben prima di Natale».
Ormai i giganti dei giochi italiani (Preziosi, Clementoni, Editrice Giochi) e stranieri (Mattel, Hasbro) importano gran parte dei loro prodotti dall' Estremo oriente. Ma Plastwood, la società che produce Geomag, resta a Calangianus. «Il costo della manodopera per noi non è un problema - spiega Tusacciu - fanno tutto le macchine e la produttività è alta: basta un operaio per ogni miliardo di fatturato. All'inizio mi prendevano per pazzo, le banche non mi hanno neppure anticipato i soldi per un nuovo capannone. Così ho dovuto piazzare la prima macchina in un angolo del sugherificio. Ora invece esportiamo in trenta Paesi».
Sfondare nello sterminato mercato statunitense è fondamentale: gli americani comprano da soli più giocattoli di tutto il resto del mondo, spendendo 20 miliardi di dollari all' anno. Per questo gli Stati Uniti sono l' unico Paese, oltre alla Germania, dove Plastwood ha messo in piedi una filiale. Finito il rush di Natale, partirà l' attacco al succulento mercato dei giochi da tavolo con un nuovo prodotto: il «Catchmag», che verrà presentato alla Fiera del giocattolo di Milano dal 18 al 21 gennaio: «Puntiamo a un milione di copie», spera Tusacciu.
Calangianus è un' isola felice in Sardegna. Il distretto del sughero garantisce la piena occupazione, le sue 130 imprese fatturano oltre 400 miliardi. Un operaio può guadagnare due milioni e mezzo al mese. Non è un caso che Calangianus sia l' unico paese italiano ad avere votato contro l' articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (quello che impone il reintegro per i licenziati senza giusta causa), nel referendum radicale del maggio 2000 poi annullato dalla mancanza del quorum. «Qui tutti i lavoratori dipendenti aspirano a mettersi in proprio», spiega Tusacciu.
I principali industriali del sughero diversificano: i fratelli Molinas hanno acquistato dalla Ciga il favoloso Hotel Sporting di Porto Rotondo, e si sono lanciati anche nel settore dei porti turistici. Ora Tusacciu ha messo in piedi il miracolo Geomag, e il suo principale nemico sono diventati i falsari: a Napoli sono state sequestrate settemila scatole imitate perfettamente. Lui agli americani riesce a venderli a mezzo dollaro ciascuno, quei magici bastoncini magnetizzati: ovvio che l'idea faccia gola a molti.
Mauro Suttora
1 comment:
Nel 2001 tutto ok, ora fallisce e pianifica di spostare idee e progetti in Cina. Mah!!! Povera Italia!!
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