di Mauro Suttora
HuffPost, 26 novembre 2021
Altro che “alleggerimento per i ceti medi”. Con la riforma fiscale saremo considerati Paperoni anche guadagnando solo 50mila euro all’anno. L’aliquota massima del 43% viene infatti abbassata a questa cifra dalla precedente soglia dei 75mila.
L’Italia conquista così due record fra i Paesi G7: l’ultimo scaglione Irpef, quello dei ricchissimi, inizia più in basso di tutti; e l’aliquota più alta per i redditi da 50mila euro.
In Francia la soglia massima, del 45%, comincia solo dai 157mila euro. E a 50mila si paga appena il 30%, il 13% meno di noi.
In Germania si è considerati ricchi (e tassati al 45%) oltre i 260mila euro. A 50mila l’aliquota è del 39%.
La Spagna non fa parte dei G7, ma è la più simile all’Italia: scaglione massimo con imposta anche qui del 45% a partire dai 60mila. Ma a 50mila si paga molto meno: 37%.
Gli altri Paesi G7 sono il vero paradiso dei ceti medi. Negli Usa con 50mila dollari si è tassati al 12% a livello federale, più qualche punto da ogni stato (zero in Florida, 6% a New York, 8% in California). L’aliquota massima federale, 37%, scatta a 622mila dollari.
Regno Unito, Giappone e Canada colpiscono i redditi da 50mila euro col 20%, meno della metà di noi. Le aliquote massime britannica e giapponese sono del 45%: a Londra oltre i 175mila euro (150mila sterline), a Tokyo ce ne vogliono 312mila (40 milioni di yen).
Il Canada è quello che tratta meglio i suoi Paperoni: lo scaglione massimo è solo del 33% e scatta a 150mila euro (216mila dollari canadesi).
Mauro Suttora