Secondo un luogo comune abbastanza diffuso, i presidenti Usa userebbero le guerre per farsi eleggere.
Niente di più falso.
Dopo il jingoismo di Theodore Roosevelt di 120 anni fa, gli Usa sono sempre stati riluttanti a combattere.
L'isolazionismo e il pacifismo erano così diffusi che ci vollero l'incidente del Lusitania e Pearl Harbour a farli entrare nelle guerre mondiali, e sempre 2-3 anni dopo il loro inizio.
La guerra di Corea scoppiò nel 1950, quindi lontana dai voti presidenziali 1948 e 1952.
Idem per il Vietnam: Johnson cominciò l'escalation nel 1965, subito dopo essere stato eletto nel novembre 1964.
Per lui è vero il contrario: la trappola della guerra lo distrusse, tanto che neanche si ripresentò nel 1968.
Nixon, l'orrido Nixon, fece pure lui il contrario del guerrafondaio: per vincere il voto 1972 firmò gli accordi di pace a Parigi nel 71.
Reagan nonostante l'aumento delle spese militari non fece guerre, tranne la mini-invasione di Grenada.
Bush padre era lontano dal voto 1992 quando scatenò la prima guerra del Golfo nel 1990 (chiaramente voluta dal complesso militare industriale Usa per giustificare le spese belliche dopo il crollo del comunismo).
Infine Bush figlio: invase Afghanistan nel 2001 e Irak nel 2002, lontano dal voto del novembre 2004.
E negli ultimi 18 anni niente guerre 'boots on the ground': il periodo di pace più lungo dopo i 23 anni fra le due guerre mondiali
Niente di più falso.
Dopo il jingoismo di Theodore Roosevelt di 120 anni fa, gli Usa sono sempre stati riluttanti a combattere.
L'isolazionismo e il pacifismo erano così diffusi che ci vollero l'incidente del Lusitania e Pearl Harbour a farli entrare nelle guerre mondiali, e sempre 2-3 anni dopo il loro inizio.
La guerra di Corea scoppiò nel 1950, quindi lontana dai voti presidenziali 1948 e 1952.
Idem per il Vietnam: Johnson cominciò l'escalation nel 1965, subito dopo essere stato eletto nel novembre 1964.
Per lui è vero il contrario: la trappola della guerra lo distrusse, tanto che neanche si ripresentò nel 1968.
Nixon, l'orrido Nixon, fece pure lui il contrario del guerrafondaio: per vincere il voto 1972 firmò gli accordi di pace a Parigi nel 71.
Reagan nonostante l'aumento delle spese militari non fece guerre, tranne la mini-invasione di Grenada.
Bush padre era lontano dal voto 1992 quando scatenò la prima guerra del Golfo nel 1990 (chiaramente voluta dal complesso militare industriale Usa per giustificare le spese belliche dopo il crollo del comunismo).
Infine Bush figlio: invase Afghanistan nel 2001 e Irak nel 2002, lontano dal voto del novembre 2004.
E negli ultimi 18 anni niente guerre 'boots on the ground': il periodo di pace più lungo dopo i 23 anni fra le due guerre mondiali