L'ottimo Travaglio nel suo editoriale di ieri (11 settembre 2018) sul Fatto mescola verità e sciocchezze.
Espresso e poi Repubblica da quando sono nati (63 anni fa) fanno politica. Sono giornali politici esattamente come il Fatto.
Scalfari e Travaglio non sono neutrali, vorrebbero influenzare i politici (pd e grillini). Senza riuscirci.
De Benedetti oltre ai giornali (600 milioni di fatturato annuo) ha un'azienda di componentistica per auto (Sogefi, 1,5 miliardi) e gli ospizi Kos (0,5 miliardi).
Non capisco in che cosa interferiscano con i giornali queste attività senza rapporto col potere pubblico.
Al massimo sarà difficile che su Repubblica o Stampa si scriva che guadagnare sull'assistenza ai vecchi non è particolarmente morale.
Quanto agli altri giornali nazionali, il Sole è notoriamente di Confindustria, Messaggero e Gazzettino sono di Caltagirone, ma Travaglio non si è accorto che ora Messaggero appoggia la grillina Raggi.
Libero è leghista, quindi governativo. Idem la Verità di Belpietro (editore puro).
Solo Il Giornale di Berlu picchia duro, ma anche sul Pd.
E il Foglio, che però vende solo 5mila copie, quindi di che hanno paura i grillini?
Per il resto, gli altri giornali nazionali hanno editori puri: Corsera (Cairo) e Carlino, Nazione e Giorno (Riffeser).
Quindi il problema non esiste. Infatti nessun Paese proibisce agli industriali di pubblicare giornali.
Un'altra sciocchezza scritta da Travaglio è che i tg Rai siano renziani. Solo il tg1 lo è stato un po', in passato. Ma il tg1 è sempre stato governativo. Infatti ora è sdraiato con i legrilli.
La verità è che Di Maio è nervoso come una zitella solo perché i giornali fanno il loro mestiere: criticare i governanti.
Per questo si chiamano Quarto potere.
E lo statista di Pomigliano vorrebbe, come tutti i politici, metterci la mordacchia, con la sua ridicola velleità di "purificare" i giornali
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