Un curioso paradosso: i postfascisti di An più democratici dei «liberali» di Forza Italia: niente «Uomo della provvidenza» nel Popolo della Libertà
di Mauro Suttora
Oggi, 25 marzo 2009
Il congresso di scioglimento di An passerà forse alla storia perché conclude l'avventura sessantennale del Msi. Ma sicuramente passa alla cronaca per il debutto in pubblico della nuova compagna di Gianfranco Fini, Elisabetta Tulliani. Un cambio non solo simbolico: l'ex moglie di Fini, Daniela, rappresentava infatti il passato anche politico del presidente della Camera, poiché entrambi sono stati militanti neofascisti, con il braccio alzato nel saluto romano.
Ora gli ex di An andranno d'accordo con gli ex di Forza Italia, oppure il Popolo della libertà scricchiolerà nel giro di pochi mesi, com'è capitato al Partito democratico dove ex comunisti ed ex democristiani non si sono amalgamati? Finché c'è Silvio Berlusconi non ci dovrebbero essere problemi. Ma gli ex fascisti sono abituati a una maggiore democrazia interna nel loro partito, rispetto a Forza Italia. Il «culto del Capo» non fa per loro: neppure Giorgio Almirante, come ricorda Italo Bocchino in queste pagine, riusciva a imporre la propria volontà senza discutere.
Avremo così, nel grande partito del centrodestra, dei «liberali» che si affidano all'Uomo della provvidenza di Arcore, mentre gli ex nostalgici dell'Uomo della provvidenza di Predappio pretenderanno voti democratici e dirigenti eletti, non più nominati dall'alto. Lo ha anticipato Fini: «Niente culto della personalità per Berlusconi». Un curioso paradosso.
3 comments:
A me sembra che l'unico liberale lì dentro sia Fini.
Gasparri ha parlato di Legge & Ordine...non mi pare sia cambiato.
Berlusconi, poi, mi sembra l'asso pigliatutto che parla di riunire gli innovatori ed i conservatori (poi immagino che pensa di pigliare il 51 % !).
Sono molto perplesso. Mi sembra che l'unico punto certo mi sembra sia la collocazione nel PPE.
Dunque il PdL è un neonato partito democristiano.
Nota di malcostume dal Nord Est: oggi campeggia sulla stampa locale di PorTentone la storia di due ragazzini che malmenano un cane e lo filmano con il cellulare; l'altro giorno un paraplegico omosessuale veniva malmenato da una gang; PorTentone agli ultimi posti come qualità dell'aria e della vita.
Quando realizzai un articolo sul celebre e macabro delitto Pedron paragonai PorTentone a Twin Peaks e evidenziai l'aspetto "nero" di queste due realtà.
Che la massa fa ancora fatica a recepire.
Sarà il caso di tornarci sopra....
fini e' intelligente, gli altri finiranno come starace
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