Thursday, September 26, 2002

Angelina Jolie, nuova beniamina Usa

ANGELINA JOLIE

dal corrispondente a New York Mauro Suttora

Oggi, 26 settembre 2002

La sua vita è un uragano. Ha rotto con il primo marito, il secondo lo ha lasciato dopo poche settimane di matrimonio, il padre lo odia a tal punto che lei è andata in tribunale ottenendo di non portare più il suo cognome. E anche suo figlio la scorsa settimana è finito in ospedale, per ragioni misteriose. 

Angelina Jolie a soli 27 anni sembra già votata a un destino di "bella e maledetta", che ha rovinato la vita a decine di star hollywoodiane prima di lei. È una donna stupenda, dai lineamenti quasi extraterrestri che le donano una bellezza aggressiva ed esotica. I suoi occhi hanno un colore indefinito, fra il verde e il blu. 

L'hanno giudicata più attraente di Sandra Bullock, Liz Hurley, Catherine Zeta-Jones: tutte concorrenti superate ai provini per conquistare la parte di Lara Croft, l'eroina dei videogiochi che nel film Tomb Raider quest'anno ha sbancato i botteghini di tutto il mondo. Ed è soltanto il primo di una serie: il secondo episodio viene girato proprio in queste settimane. Ma non in Cina - dov'è ambientato - perché il governo di Pechino ha rifiutato alla troupe il permesso di entrare.

Angelina è diventata in pochissimi anni una delle attrici più contese degli Stati Uniti. È figlia di Jon Voight, 63 anni, leggenda del cinema americano, l'Uomo da marciapiede che si rivelò al pubblico nel 1969 con Dustin Hoffman, e che dieci anni dopo recitò una delle scene più erotiche di tutti i tempi, impersonando il veterano del Vietnam paraplegico amante di Jane Fonda in Tornando a casa (premio Oscar per entrambi). E poi protagonista, fra gli altri, di Un tranquillo week-end di paura, A 30 secondi dalla fine, Mission: impossible (con Tom Cruise).

Nel '74 Voight s'innamora dell'attrice francese Marcheline Bertrand, e il 4 giugno '75 nasce a Los Angeles Angelina Jolie Voight (il secondo nome, "bella" in francese, ha mantenuto le promesse). Dopo soli due anni i genitori si separano e la mamma la porta con sé a New York. Ma il papà non si scorda di lei e la fa debuttare a soli sette anni con una particina in Cercando di uscire, film scritto, prodotto, recitato da lui e diretto da Hal Ashby, il regista di Tornando a casa

Nell'86 la bambina a soli 11 anni va già a scuola di recitazione nel celebre Actor's Studio di Lee Strasberg, anche se la sua aspirazione è diventare "direttrice di pompe funebri". Ma sboccia in lei la bellezza, e diventa modella. Appare in vari video musicali ("Anybody Seen My Babe" dei Rolling Stones, Lenny Kravitz, Meat Loaf, Lemonheads), e ri-debutta diciottenne in Cyborg 2.

Angelina non vuole passare per raccomandata, così elimina il cognome del padre sostituendolo con il secondo nome di battesimo. Un primo successo arriva con Hackers, nel '95. Sul set conosce John Lee Miller, attore inglese reduce da Transpotting, e lo sposa. Il matrimonio fa scalpore perché lei indossa un abito di pelle nera e una camicia bianca su cui ha scritto col proprio sangue il nome del marito. 
Angelina è infatti un'appassionata di coltelli, colleziona pugnali, e porta sul corpo una serie di cicatrici, frutto dei tagli che si è autoinflitta in gioventù. L'attrice ha anche la passione dei tatuaggi (ne esibisce ben nove), e ama le storie dell'orrore nonché tutto quanto è macabro.

Due film per la Tv le regalano la notorietà negli Stati Uniti: Gia del 1997 e George Wallace l'anno dopo, al fianco di Gary Sinise. In Europa Angelina Jolie viene notata in Gli scherzi del cuore, film del 1998 in cui recita con Sean Connery e Gena Rowlands. Ma l'esplosione arriva nel 1999, quando vince l'Oscar come miglior attrice non protagonista per il ruolo della psicopatica Lisa in Ragazze interrotte, con Winona Ryder, e poi interpreta la  poliziotta accanto a Denzel Washington ne Il collezionista di ossa.

In 60 seconds recita al fianco di Nicolas Cage. Infine, nel 2001, Lara Croft: Tomb Raider, traslazione del famoso videogioco sul grande schermo: fra gli attori c'è anche papà Jon Voight, nei panni di Lord Croft, il padre dell'eroina virtuale.

Fisico stratosferico, labbra pronunciate, gambe perfette, caratterino impossibile: Angelina e Lara sembrano quasi la stessa persona, con la differenza che il personaggio del film è appassionato di archeologia, mentre Angelina sembra meno seria: ama gli eccessi, le dichiarazioni a effetto, i simboli di morte e le scienze occulte. Nel '99 recita in Pushing Tin con John Cusack e Billy Bob Thornton, e quest'ultimo prende il posto del marito nel suo cuore, nonostante (o forse proprio per questo) abbia vent'anni più di lei e ben quattro matrimoni falliti alle spalle.

I due si sposano, comprano una villa da otto miliardi a Beverly Hills, vanno in Cambogia, trovano un orfanello e lo adottano. Thornton ha avuto una parte secondaria in Proposta Indecente (con Demi Moore e Robert Redford, 1993), e quest'anno ha raggiunto il successo pure lui recitando (accanto alla premio Oscar Halle Berry) in The Monster's Ball e poi ne L'uomo che non c'era dei fratelli Coen. 

Ma nel giro di pochi mesi anche con Billy Bob è già tutto finito: Angelina ha trascorso l'estate 2002 lavorando in giro per il mondo col figlio di 13 mesi appresso senza mai tornare a Los Angeles, lui si è trasferito al Sunset Marquis Hotel e si è prontamente consolato prima con l'attrice 23enne Danielle Dotzenrod, poi con la cantante country Deana Carter. Qualche giorno fa Angelina ha mandato una ditta di traslochi a ritirare tutte le sue cose dalla magione.

Ma la mossa che ha impressionato di più l'America, della quale nonostante tutte le sregolatezze rimane una beniamina, è stata la puntata che ha compiuto al tribunale di Santa Monica per liberarsi definitivamente del cognome del padre, dopo due anni di continui litigi: "Non voglio più avere nulla a che fare con lui, non mi fa bene averlo attorno", ha spiegato. Voight si è vendicato andando in televisione a denunciare: "Mia figlia ha seri problemi mentali, ha bisogno d'aiuto".

Insomma, Angelina è  uno di quei personaggi turbolenti coi quali da sempre si scrive la storia di Hollywood. Insofferente nei confronti dell'autorità, è capace di improvvisi slanci generosi: come qua
Mauro Suttora

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