Showing posts with label joachim sauer. Show all posts
Showing posts with label joachim sauer. Show all posts

Saturday, July 30, 2016

Merkel, vacanze in Italia

Anche quest’anno la cancelliera tedesca sceglie l’Italia per le  ferie: val Venosta in Montagna, Ischia al mare. Ecco le sue abitudini e le piccole manie per rilassarsi. Perché il ritorno a Berlino non sarà facile

di Mauro Suttora

Oggi, 30 luglio 2016

Sveglia ogni giorno alle sette. E alle nove, invariabilmente, si parte. Angela Merkel, cancelliera tedesca, è affezionatissima all’Italia. Mare a Ischia e montagna qui in Val Venosta, ai piedi dell’Ortles. Da quasi dieci anni ormai, con un piccolo “tradimento” fugace nella vicina Val Pusteria.

Quest’anno il tempo è stato così così, ma basta che non piova e frau Merkel  trascina ogni giorno il suo secondo marito, l’imperturbabile Joachim Sauer, docente universitario di chimica, in lunghe passeggiate per i sentieri nei boschi.

Ma non sono camminate qualunque: nordic walking, si chiamano quando si usano due bastoni da sci di fondo per agevolare i passi. Usanza recente, nata meno di vent’anni fa ma diffusa ormai ovunque.

Davanti all’hotel di Solda ogni mattina si raduna un piccolo gruppo di agenti in borghese e in divisa, italiani e tedeschi, che sorveglia uno dei bersagli più appetiti dai terroristi.

Ma è una scorta discretissima, niente a che vedere con i cortei blindati di altri potenti del mondo. Anche perché bisognerebbe bloccare accesso e transito per vari chilometri, visto il continuo movimento della placida coppia.

Spesso Angela studia itinerari più impegnativi, e allora ecco seggiovie e funivie per portarla in quota. Ma il disturbo per gli altri turisti è minimo: gli uomini della scorta occupano soltanto il sedile precedente e il successivo a quello della cancelliera.

La quale approfitta di questi giorni per ritemprarsi, dopo un pesantissimo luglio. Gli attacchi dei terroristi islamici hanno violato la quiete tedesca, e a poco vale precisare che i nove morti di Monaco di Baviera sono stati opera di uno squilibrato afghano-tedesco, senza motivi politici o religiosi.

Anche in questi drammatici frangenti la Merkel ha sfoggiato una calma rassicurante. Non si è lanciata in dichiarazioni immediate, come il francese Hollande: ha aspettato molte ore, a volte giorni, prima di rivolgersi pubblicamente ai propri cittadini. Una discrezione agli antipodi del presenzialismo su twitter e facebook.

Un anno fa la cancelliera ha lanciato il suo storico invito: «Profughi siriani e irakeni, venite in Germania. Vi accoglieremo».

Il bilancio non è stato positivo. Su un milione di rifugiati ospitati dai tedeschi, solo una cinquantina finora ha trovato lavoro in una grande azienda. L’economia va bene ma rallenta, e anche in Germania il partito populista cresce. L’anno prossimo si va al voto. Se Angela Merkel vincerà, il mondo  potrebbe essere guidato da tre donne: Hillary Clinton (Usa), Theresa May (Gran Bretagna) e lei.
Mauro Suttora