TRE PAROLE IN UN PAPIRO RILANCIANO UNA CLAMOROSA IPOTESI
Oggi, 26 settembre 2012
Gesù disse loro: «Mia moglie....» In un convegno a Roma una storica della Cristianità antica alla Harvard Divinity School (Stati Uniti) ha presentato un frammento di papiro in copto del quarto secolo che contiene questa frase mai apparsa nelle Sacre Scritture.
Il frammento, più piccolo di un biglietto da visita, contiene otto righe di scrittura in inchiostro nero leggibili solo con la lente di ingrandimento. «Lei sarà in grado di essere mia discepola», è un’altra frase contenuta nel testo.
La cattedra più antica
A dare l’annuncio della scoperta, che ricorda il libro Codice da Vinci di Dan Brown, è stata Karen King, la prima donna a occupare la cattedra più antica degli Stati Uniti.
La provenienza del papiro resta un mistero. Fino alla scorsa settimana, quando lo ha presentato al Convegno internazionale di Studi copti, la King aveva mostrato il frammento a un ristrettissimo circolo di papirologi e linguisti, secondo i quali è «probabilmente» autentico. Si tratta della copia di un altro documento in greco del secondo secolo dopo Cristo.
La studiosa e i suoi collaboratori attendono adesso il parere di altri studiosi, pronti a vedere confermate, corrette o smentite le loro conclusioni preliminari. La King ha sottolineato che la scoperta è interessante perché «conferma antiche tradizioni secondo cui Gesù era sposato. Ce n’era una già nel secondo secolo, legata al dibattito se i sacerdoti cristiani potessero sposarsi».
È tutta qui, l’importanza di questo frammento e di quella parolina. Perché è da duemila anni, appunto, che si discute se Gesù avesse potuto essere sposato, o avere convissuto con una donna.
La maggiore indiziata è da sempre Maria di Magdala, Maria Maddalena: «Nel Vangelo che porta il suo nome, e anche in quelli apocrifi di Filippo e Tommaso, ci appare come una vera e propria apostola», spiega Letizia Tomassone, teologa e pastora valdese, «che ebbe con Gesù un rapporto molto stretto e forse relazioni intime. Ma non dobbiamo leggere questi testi con gli occhi di oggi. Allora non c’era antagonismo fra sessualità e spiritualità. Non era scandaloso per una figura come Gesù avere anche una vita sessuale: faceva parte dell’incarnazione, della sua dimensione umana».
Soltanto un’espressione simbolica?
Giuseppe Visonà, docente di Filosofia ed esegesi neotestamentaria all’università Cattolica di Milano, avverte però che «questo testo va contestualizzato. Se fosse degli gnostici, la “moglie“ di Gesù potrebbe essere un’espressione puramente simbolica».
In ogni caso, questa scoperta riaccenderà il dibattito sul ruolo della donna nella Chiesa cattolica, e quindi sul sacerdozio femminile e il matrimonio per i sacerdoti. Anche nei Vangeli «canonici» (Marco, Matteo, Luca) Maria Maddalena assiste a crocifissione, sepoltura e al ritrovamento della tomba vuota. Per Giovanni è la prima cui appare Gesù risorto.
Un ruolo preminente, tanto che, nel Vangelo apocrifo di Tommaso, Gesù deve difenderla da Pietro, che voleva escluderla. «Che lei o un’altra fosse sua moglie, è comunque plausibile che Gesù, come giovane ebreo di quell’epoca, fosse sposato», conclude la dottoressa Tomassone.
Mauro Suttora
FINO AL MEDIOEVO I PRETI SI SPOSAVANO
anno 60:lettere di san Paolo a Timoteo e Tito: «Vescovi e preti abbiano una sola moglie»
325 Concilio di Nicea: i sacerdoti possono convivere solo con madri, sorelle e zie
386 Concilio romano: vescovi e sacerdoti sposati non possono più convivere con le proprie mogli
1045 I preti sposati di Milano (nicolaiti) sconfitti dai patarini (pro-Roma)
1049 Sinodo di Reims: ribadisce il celibato, che però è ampiamente disatteso
1563 Concilio di Trento: rifiutata la riforma protestante, celibato obbligatorio
1919 celibato incluso nel diritto Canonico. Solo i sacerdoti delle Chiese cattoliche orientali possono sposarsi