Europeo, 15 gennaio 1988
Inquinamento: valanghe di accuse contro il polo chimico alle porte di Milano
Tumori , acqua in pericolo , professionisti in rivolta . intorno a Pioltello infuria la battaglia fra " terroristi " e " assassini " . Una industria chimica accusata di creare cancro
di Mauro Suttora
foto di Gianfranco Moroldo
A Limito passa anche l' Orient Express . Ma i viaggiatori del treno Parigi-Istanbul che transitano per questo paese di 8 mila persone , venti chilometri dopo Milano in direzione Venezia , non conoscono il triste primato della zona che attraversano : uno dei piu' alti tassi di cancro al polmone in Europa . Intravedono solo per un attimo alte ciminiere , giganteschi labirinti di tubi e rotondi serbatoi lungo la ferrovia . Che pero' subito dopo sono cancellati dalla paradisiaca visione del parco di Trenzanesio , con la villa Invernizzi e filari di alberi secolari , prati verdi , viali e caprioli . Nessun brivido , insomma , come quello che gli stranieri scesi da Chiasso ancora provano quando passano per Seveso .
E invece a Limito si muore . Di tumore , in silenzio , da anni . Piu' di 200 polmoni mangiati via dal cancro nell' ultimo decennio a Pioltello , di cui Limito e' frazione . E poi cancri alla prostata , al fegato , dappertutto . " In questa strada abbiamo un morto in una casa si' e una no . Mio padre se n' e' andato pochi mesi fa " , dice un abitante di via Manzoni , una stradina dove le villette si addensano l' una contro l' altra , in grigio stile hinterland .
Nulla di strano , in una regione come la Lombardia dove i tumori sono saliti del 6 per cento fra le cause di morte rispetto a solo 15 anni fa : ormai un lombardo su tre muore di cancro . A Pioltello la quota di cancri al polmone sul totale dei tumori e' del 40 per cento , contro il 13 del resto della provincia di Milano . Un' indagine dell' Istituto nazionale tumori sul periodo 1976 80 ha stabilito che la mortalita' di Pioltello e' doppia rispetto a quella della provincia di Varese , unica altra provincia lombarda con dati disponibili .
E la situazione peggiora a Limito : il medico Giovanni Moretti qualche mese fa ha calcolato che , nel campione dei suoi 1500 assistiti , dal 1977 al 1985 ci sono stati sette casi di tumore maligno al polmone , mentre i casi che si sarebbero dovuti verificare , secondo le previsioni statistiche medie , erano solo 2 , 5 . Anche se i numeri di questi campioni sono troppo piccoli per fornire certezze scientifiche , la domanda e' lecita : che aria entra nei polmoni degli abitanti di Limito ?
Non c' e' neppure bisogno che , per rispondere , qualcuno punti il dito contro le fabbriche del " polo chimico " : sono li' , cosi' imponenti e vicine alle case che si presentano da sole . Sisas , Sio , Carlo Erba , Cgt : ettari di camini , impianti e magazzini , piu' di mille lavoratori , treni e camion in partenza e in arrivo , produzioni di gas , solventi , antibiotici , emulsioni . Il ministero della Sanita' ha classificato Sisas e Sio " aziende ad alto rischio " assieme ad altre 390 industrie in tutta Italia .
Gli ecologisti minacciano referendum di chiusura come quello contro la Farmoplant di Massa . E il ministro dell' Ambiente Giorgio Ruffolo , per ammorbidire i Verdi , ha promesso controlli accurati su una ventina di grandi aziende chimiche : una di queste e' proprio la Sisas di Limito . Ma anche la Carlo Erba , che non figura nell' elenco delle industrie pericolose , in quanto a inquinamento non scherza : il suo impianto di depurazione delle acque entrera' in funzione solo quest' anno . Cioe' ben dodici anni dopo la legge Merli .
In via del Santuario , a Pioltello , su un muro campeggia una scritta : " Falciola assassino " . I fratelli Luciano e Alberto Falciola sono i proprietari della Sisas , fondata dal nulla da loro padre 40 anni fa . Andiamo a trovare l' " assassino " in Corsia dei Servi a Milano , proprio sopra al Teatrino , dove spesso si esibisce Cicciolina : gli uffici della Sisas sono piazzati orgogliosamente qui , fra il Duomo e San Babila .
Alberto Falciola , baffoni alla Francesco Giuseppe , appena pronunciamo la parola " cancro " balza dalla scrivania e va ad afferrare un dossier in un armadio per mostrarci la sentenza che l' anno scorso lo ha assolto dall' accusa di " omicidio colposo plurimo " che gli era stata scaraventata addosso dal Comune di Pioltello . " Nessun elemento " , ha scritto il pretore , " evidenzia un nesso di causa tra l' uso e la diffusione delle sostanze impiegate nel polo industriale di Pioltello e l' elevata mortalita' verificatasi in zona " .
Ma Falciola nel suo studio ha un' altra ventina di dossier che testimoniano una lotta vecchia di anni per difendersi dalle accuse della Usl e di un comitato antinquinamento formato dai cittadini di Pioltello , Limito e Rodano . Perche' la sua azienda chimica e' una delle piu' contestate d' Italia ? Le ragioni , a parte le numerose vertenze di lavoro col sindacato , spesso risolte a colpi di licenziamenti e sospensioni , sono essenzialmente due : una discarica di nerofumo e di altri rifiuti industriali , che la Sisas nel 1983 ha ricevuto l' ordine di risanare , e un nuovo impianto di produzione bloccato da due anni per le proteste dei Verdi .
" La discarica riguarda il passato , il nuovo impianto il futuro : ma tutt' e due sono caratterizzati dalla pericolosita' , dalle irregolarita' commesse dalla Sisas e dall' inerzia delle autorita' che dovrebbero proteggere la salute dei cittadini " , dichiara Pippo D' Amico , un consulente d' informatica che dalla sua villetta di Rodano coordina le attivita' del comitato antinquinamento . Perche' proprio Rodano ? Perche' e' il comune confinante a sud con Limito , e le sue acque sono minacciate da perdite della discarica accumulata dalla Sisas nei decenni : l' anno scorso sono state trovate tracce di idrocarburi policiclici aromatici (cancerogeni) nella falda che passa sotto il polo chimico .
Ma c' e' anche un' altra ragione che spiega perche' il paesetto di Rodano , tremila abitanti , rappresenta per le industrie della zona una spina ben maggiore di Pioltello Limito , con i suoi 40 mila abitanti : gli immigrati a Rodano sono professionisti milanesi scappati dalla citta' in cerca di verde , mentre Pioltello da vent' anni accoglie meridionali disperati , che non trovano casa a Milano . E cosi' il comitato antinquinamento e' animato soprattutto dai professori del Politecnico e dai dirigenti dell' Ibm di Rodano che dedicano alla passione civica serate e week end , mentre difficilmente a Pioltello i pendolari tornati a casa alle otto rinunciano a un po' di tv . E poi , molti di loro nelle industrie chimiche ci lavorano .
Partecipiamo una sera a un' assemblea pubblica nel cinema di San Felice (Segrate) : anche gli abitanti di questo ghetto per ricchi , cosi' come quelli delle vicine Milano 2 e San Bovio , cominciano a preoccuparsi per la propria acqua potabile e per " le porcherie che escono da quelle fabbriche " . Tutte le aziende del polo chimico sono invitate , ma soltanto la Sisas si presenta . E cosi' il suo ingegnere fa da parafulmine per le paure e le accuse degli intervenuti.
" La discarica dev' essere messa in sicurezza , isolata e impermeabilizzata a spese dell' industria : chi inquina paga " , sostengono gli ecologisti , che accusano anche un nuovo impianto per la produzione di anidride maleica e acido fumarico , costruito dalla Sisas nel 1985 : " Funzionera' col benzolo , una delle 14 sostanze cancerogene certe " , avverte Gabriele Salvago , docente di chimica al Politecnico . Ma lo scorso 27 novembre il pretore di Cassano ha dato il via al nuovo impianto , ritenendolo innocuo . L' ingegnere della Sisas sbotta : " Certo , siamo un' industria chimica , e per questo siamo classificati come ' ' impianti insalubri di prima classe' ' . Ma rispettiamo tutte le prescrizioni di legge , e anzi abbiamo un depuratore all' avanguardia . Diteci quello che volete veramente : che ce ne andiamo ? " . " Si " , risponde una signora dalla platea . " Puo' darsi che lo faremo , perche' qui ormai siamo completamente bloccati " , replica stizzito l' ingegnere .
Il proprietario della Sisas , Falciola , alle assemblee vorrebbe andarci : " Ma con questi baffi poedi minga : sono troppo riconoscibile . Pero' qualche volta vorrei rispondergli in faccia , a chel terurista del Bai " . Il " terrorista " Edoardo Bai e' l' ufficiale sanitario della Usl che mette continuamente i bastoni fra le ruote della Sisas . Andiamo a trovarlo nel suo ufficio a Gorgonzola : " Se sperano che gli dia l' autorizzazione per il nuovo impianto , se lo sognano . Che lo facciano andare a butano , invece che a benzolo . E poi , lo hanno costruito con i rottami di un impianto Snia di Colleferro saltato in aria " .
" Non e' vero , il nostro e' un impianto sicurissimo " , ribatte a distanza Falciola , " e infatti il pretore ci ha dato ragione . Emetteremo solo cento grammi all' ora di benzene , mentre la regione Lombardia ha autorizzato per l' Alusuisse di Scanzorosciate nove chili all' ora " . Addentrarsi in ogni singolo dettaglio tecnico , mettere a confronto le tesi del " terrorista " con quelle dell' " assassino " e' tanto appassionante quanto complicato e noioso . Anche perche' spesso tutto finisce di fronte al tribunale : sono una cinquantina i processi sostenuti dalla Sisas negli ultimi anni , di cui sei contro Bai .
C' e' un unico punto su cui ecologisti e Sisas sono d' accordo : l' inefficienza della pubblica amministrazione . Che non ha impedito ai privati di costruire le case addosso alle fabbriche , e che adesso vuole aggiungerci anche un centro commerciale di Silvio Berlusconi , a Pioltello . " Ma qui c' eravamo prima noi , non possono cacciarci " , protestano alla Sisas . La provincia di Milano ha affidato il progetto di bonifica della discarica di nerofumo alla Castalia , un ' azienda di disinquinamento dell' Iri .
" Mi sun chi che speti " , ironizza tranquillo Falciola . Lui sarebbe contento di regalare al comune di Rodano il terreno della discarica , per farlo bonificare con fondi pubblici . " Basta che non succeda come l' altra estate , quando quei pirla mi hanno telefonato mentre ero in Carinzia in cima a un albero al tramonto , proprio nell' ora migliore per la caccia al capriolo".
Gli ecologisti obiettano che la Sisas , con un fatturato annuo superiore ai 400 miliardi , puo' benissimo spenderne una ventina per ripulirsi la discarica . " Ma allora perche' lo Stato ha regalato 50 miliardi alla Montedison per la sua discarica di Marghera ? " , ribatte pronto il Falciola . E cosi' via , all' infinito . La piccola guerra alle porte di Milano continua , con i suoi " assassini " , con i suoi " terroristi " . E con i suoi morti di cancro .
Mauro Suttora