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Wednesday, June 24, 2009

Anna Maria Corazza eurodeputata

Amore e parmigiano: così ho conquistato la Svezia

PROTAGONISTE E SORPRESE DELLE ELEZIONI

Emiliana purosangue, è famosa a Stoccolma per il suo sito gastronomico e un marito importante. E ora si è fatta eleggere all' Europarlamento

di Mauro Suttora

Oggi, 24 giugno 2009

Abbiamo un'altra Carla Bruni in Europa . Un'altra donna italiana che ha sposato un importante uomo politico straniero, ed è diventata un personaggio nel suo nuovo Paese. Ma Anna Maria Corazza, 45 anni, ora ha perfino superato Carlà Sarkozy di Francia: ha infatti trionfato alle elezioni europee in Svezia, salendo dall' ottavo posto in lista del suo partito al secondo posto fra gli eletti. Da undici anni la signora Corazza è moglie di Carl Bildt, uno dei principali politici svedesi: ex premier, capo del Partito moderato (26 per cento dei voti, fa parte dei popolari europei), prestigiosi incarichi internazionali, e dal 2006 ministro degli Esteri. Oggi Bildt è una delle «tre B» in corsa per i massimi incarichi dell'Unione europea, con Tony Blair e José Manuel Barroso.

L' INCONTRO IN JUGOSLAVIA

Galeotta fu la ex Jugoslavia. Che negli anni Novanta non era proprio uno dei posti più romantici del mondo: guerre dappertutto, dalla Slovenia alla Croazia, dalla Bosnia al Kosovo. Ma è lì che Anna Maria, allora funzionaria Onu, incontrò nel 1996 Bildt per ragioni di lavoro. Allora lui era Alto rappresentante dell' Unione europea in Bosnia, la prima grande missione di pace gestita dalla Ue. La signora Corazza, nata a Roma, è emiliana purosangue: la sua famiglia era proprietaria delle terme di Tabiano, vicino a quelle di Salsomaggiore, e lì conserva un castello trasformato in hotel de charme. Dopo la laurea in Scienze politiche a Roma è andata a specializzarsi in California e alla Columbia University di New York.

«Poi ho lavorato alla Cooperazione col ministero degli Esteri italiano, all'Ocse, all'Unesco e alla Banca mondiale», ci dice. Infine l'Onu: prima al Commissariato dei rifugiati a Ginevra, poi dal 1992 nell'inferno della ex Jugoslavia: due anni in Serbia, due anni in Croazia e due anni in Bosnia. Nella Sarajevo crivellata dai colpi dei cecchini l'ambasciatore italiano Michele Valensise celebrò il matrimonio. Poi, la vita tranquilla di Stoccolma. Anche troppo, per l'intraprendente Anna Maria. Che mette su un sito Internet ( www.italiantradition.com ) per pubblicizzare i prodotti italiani. Innanzitutto quelli della sua Parma: il grana e il prosciutto. Nel 2002 scrive un libro, Da Parma con amore, che diventa un best seller in Svezia. Le affibbiano il soprannome «signora Parmigiano». «La mia famiglia aveva un'azienda agricola, sono cresciuta andando a prendere il latte in fattoria per portarlo al caseificio. E poi le mucche, i maiali...». Al figlio della signora Corazza, Gustav, 5 anni, è venuta una strana allergia: alle arachidi. E allora lei si è messa a studiare le etichette dei cibi per scopri re qual i componenti possono essere dannosi. «Il cibo è collegato alle quattro principali malattie dei tempi moderni: tumori, infarti, diabete e obesità. Di questo voglio occuparmi a Bruxelles», annuncia battagliera.

La campagna elettorale non è stata una passeggiata. «Ovviamente tutti i miei avversari, sia all'interno del partito sia all' esterno, mi hanno subito bollata come "la moglie del ministro". E essere raccomandati in Svezia, contrariamente a quanto accade troppo spesso in Italia, è peccato mortale. Qui c'è democrazia di base. Per questo ho dovuto sudare il doppio. Ma ce l'ho fatta». Le dispiace che Emma Bonino non sia più eurodeputata: «L' avevo conosciuta quand' era commissaria ai diritti umani della Ue, negli anni Novanta. Allora era l'unica a battersi per le donne oppresse dai talebani a Kabul, e ho cercato di aiutarla». Due mesi fa ha accompagnato i reali svedesi nel loro viaggio a Roma. La rivedremo presto, e spesso.
Mauro Suttora