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Wednesday, October 10, 2012

Draghi fa jogging senza scorta

AL BANCHIERE PIù POTENTE DEL CONTINENTE PIACE SFUGGIRE OGNI TANTO AL CONTROLLO DEGLI AGENTI E CORRERE TRANQUILLO NELLA CAMPAGNA UMBRA. IN ATTESA DELLE PROSSIME DURE SFIDE A FRANCOFORTE

di Mauro Suttora

Oggi, 26 settembre 2012

Un mese fa ha compiuto 65 anni. E appena può lascia la grigia Francoforte per rifugiarsi, durante i fine settimana, nella quiete della sua casa di campagna a Città della Pieve (Perugia)
.
Ma Mario Draghi, da un anno presidente della (Bce) Banca centrale europea, ha un «vizietto»: gli piace, ogni tanto, sfuggire al controllo della scorta e andarsene per i campi a correre tranquillo. Monta sulla sua Bmw, percorre qualche chilometro fra le colline umbre, parcheggia in una stradina secondaria e, bardato di tutto punto, si dà al suo passatempo preferito: il jogging.

Niente lo rilassa più di una sgambata fra le siepi riarse da quest’estate torrida. Gambaletto color carne, calzetta bianca, scarpa tecnologica, e via.

Questa volta, però, non sono bastati il cappellino bianco calcato sulla fronte e gli occhiali da sole per renderlo irriconoscibile al nostro fotografo. Che lo ha «beccato», incredulo, di mattina presto. Prima che il presidente tornasse a casa, si cambiasse e ne riuscisse. Questa volta, sì, scortato dagli agenti che giustamente proteggono uno dei dieci uomini più potenti e importanti del mondo.

Il figlio si è sposato qui a giugno

Più che nella casa di Roma, è qui in Umbria che a SuperMario (soprannome che Draghi condivide con il premier Mario Monti) piace tornare nei rari week-end che il suo gravoso impegno europeo gli lascia liberi. All’inizio di giugno suo figlio Giacomo, 33enne vicepresidente alla banca Morgan Stanley a Londra, si è sposato a Città della Pieve: la cerimonia ha richiamato illustri colleghi, amici e parenti da tutto il mondo.

Questa volta, dopo la piccola «fuga» mattutina, il presidente Bce è dovuto subito volare in Germania per celebrare la nuova sede della banca centrale: un grattacielo che ha appena raggiunto l’ultimo piano e verrà inaugurato fra due anni.

Ma ci sarà ancora, l’euro, nel 2015? Draghi ne è convinto al cento per cento: «Faremo qualsiasi cosa per difendere la moneta europea dagli speculatori», ha promesso due mesi fa. E da allora il famigerato «spread» (la differenza di interessi pagati sul debito da Italia, Grecia e Spagna rispetto alla Germania) è diminuito.

Nonostante le frizioni con i banchieri centrali tedeschi Draghi è assai stimato in Germania. Parla perfettamente in inglese e tedesco, Angela Merkel lo adora. Anche il presidente americano Barack Obama lo considera una colonna. E lui, italiano atipico, non usa la scorta per pavoneggiarsi, come fanno troppi nostri politici.
Mauro Suttora l