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Wednesday, November 28, 2007

intervista a De Sica, Hunziker e De Luigi

VACANZE IN CROCIERA

Il film delle feste

Roma, 12 dicembre

Mauro Suttora per Oggi

Campione d’incassi ovunque. Il suo ultimo film Natale a New York, ha battuto tutti i blockbuster Usa nel 2007 in Italia, rastrellando 27 milioni di euro (e solo nei cinema, esclusi dvd e diritti tv). Ha sbancato i botteghini anche a teatro con il musical autobiografico Parlami di me, che dal 29 dicembre torna per sette settimane al Nuovo di Milano, quindi in tournée nel Nord Italia con puntate a Roma e Napoli.
In più, da due anni arriva in tutte le case degli italiani come vigile degli spot Tim, che gli regalano ulteriore popolarità. E venerdì 14 dicembre esce il suo nuovo film natalizio: Natale in crociera, con Michelle Hunziker, Nancy Brilli, Fabio De Luigi e Aida Yespica.

Insomma, piove sul bagnato per Christian De Sica, 56 anni. «Sì, sto attraversando un buon momento», commenta, seduto sul divano di casa. Non una villa sull’Appia, non un attico ai Parioli: un semplice appartamento al primo piano nel quartiere San Saba, un gradino sotto l’Aventino. E la normalità di De Sica, assieme alla sua spontaneità e irresistibile simpatia, ne fanno un beniamino del pubblico. «Non so se sono un grande attore», si schermisce, «ma di sicuro mi sento amato. Siamo arrivati al punto che per strada dei ragazzi ventenni, l’età di mio figlio, mi fermano per baciarmi, dicendomi “Ciao zio”... È un livello di affetto che avevo visto solo per mio padre Vittorio, o per Totò».

Sì, dimenticavamo: De Sica negli ultimi anni è apparso anche in Tv con le due serie Lo zio d’America. «Lì non faccio la solita parte del romanaccio maschilista, maleducato e misogino dei film di Natale. Sono anzi l’esatto contrario: un personaggio gentile su cui tutti fanno affidamento. E le spettatrici donne mi hanno talmente amato che me le sono portate appresso a vedermi anche al cinema».

Quest’anno De Sica festeggia il record mondiale: un quarto di secolo di film natalizi, uno dopo l’altro. «Davvero questo è il venticinquesimo? Mi faccia pensare: è vero, il primo Vacanze di Natale di Carlo Vanzina è uscito quando mio figlio Brando, che ora ha 24 anni, aveva sei mesi. Sì, era il 1983».
Finora, diciamolo pure, i cinepanettoni erano schifati dai critici: gran successo commerciale, ma quanto ad arte erano considerati serie B. «Invece adesso pure lì mi sto prendendo qualche soddisfazione», sorride De Sica, «il critico Paolo Mereghetti mi ha dato il Superciak d’oro 2007. E uno studioso di teatro ha lodato perfino gli spot Tim, definendoli “commedie all’italiana in 15 secondi”».

Insomma, è un’«età dell’oro» per il Christianone nazionale. Proprio così s’intitola d’altronde il suo prossimo film, che sarà «d’autore», tratto da un romanzo di Edoardo Nesi e prodotto da Domenico Procacci. Interpreterà un ruolo drammatico, quello di un industriale fallito e malato.

Superato con agilità anche il «divorzio» da Massimo Boldi, suo coprotagonista in ben 24 film: quest’anno il film natalizio di Boldi, Matrimonio alle Bahamas, è uscito un mese prima, si è già preso le sue soddisfazioni d’incasso e non sarà in concorrenza diretta con Natale in crociera.

La protagonista donna questa volta è Michelle Hunziker. Mentre De Sica fa la parte di un professionista sposato con Nancy Brilli che cerca di fare una vacanza con l’amante Aida Yespica, la Hunziker è una ragazza estroversa appassionata di animali. «È la prima volta che una donna ha un ruolo da vera e propria protagonista in un film natalizio», spiega De Sica, «e grazie agli animali c’è un’atmosfera fiabesca, con gatti, cani, pecorelle, che piacerà molto ai bambini».

Michelle incontra Fabio De Luigi, che interpreta uno scapolo incallito e misantropo, la cui filosofia di vita è riassunta nel libro che ha scritto: Single è bello (leggendolo, l’ex fidanzato di Michelle si è convinto a lasciarla). Dopo una serie di incontri-scontri, nei quali si procurano involontariamente danni a vicenda, i due si augurano di non incontrarsi più. Ma il destino ha altri progetti su di loro: a insaputa l’uno dell’altra, Michela e Luigi sono testimoni della sposa e dello sposo a un matrimonio che si celebra su una splendida nave da crociera in rotta verso i Caraibi.

È ovviamente la stessa nave sulla quale Christian De Sica ha imbarcato amante, e qui comincia il divertimento. «Ma le nostre sono storie parallele, in realtà, Michelle ed io ci incrociamo soltanto in una scena d’aereo», anticipa De Sica.

Per Michelle Hunziker, 30 anni, questa è la consacrazione definitiva come personaggio popolare: «Dopo Sanremo, questo 2007 mi ha offerto l’opportunità di essere protagonista di un altro evento tradizionale per le famiglie italiane, il film di Natale, e sono felicissima di avere raggiunto questo traguardo», ci dice. «Io vado matta per le commedie divertenti, e il mio ruolo non ha niente da invidiare a quelli di una Cameron Diaz o Jennifer Aniston».

Particolare curioso: realtà e fantasia si sono mescolate durante le riprese sulla nave Costa Serena in ottobre. Il giovane produttore Luigi De Laurentiis, figlio di Aurelio, si è infatti innamorato di Michelle nonostante la presenza a bordo della propria fidanzata americana Brooke. La quale è scesa inviperita a Venezia quando ha capito che non c’era nulla da fare. Ora Luigi (altra coincidenza: stesso nome dell’innamorato di Michelle nel film) e la Hunziker stanno felicemente assieme, anche se lei è ritrosa a commentare il suo inedito ruolo di «moglie del produttore».

Quel che è certo, è che nel film ancora una volta una bionda fa impazzire un uomo che pareva refrattario a ogni relazione «fissa». Il che viene proprio in questi giorni autorevolissimamente confermato da uno studio scientifico dell’università parigina di Nanterre: non sono le bionde a essere stupide, ma gli uomini che se ne invaghiscono a instupidirsi.

Michelle ride di fronte a questa ipotesi: «Certo, è verissimo, hanno dimostrato che perfino i topi sopportano meglio il dolore di fronte a un poster di Paris Hilton... Scherzi a parte, capisco che la luminosità del capello e l’appariscenza del biondo sono spesso armi di seduzione irresistibili. Ma le confesso una cosa: se io fossi un uomo, sarei più attratta dalle more. I capelli neri sono così sensuali, profondi, misteriosi... La mia attrice preferita è Keira Knightley, anche se è troppo magra».

E Fabio De Luigi, l’attor comico quarantenne che cade vittima del fascino eterno della bionda, crede in questa teoria del rimbambimento automatico? «Natale in crociera ne è la prova provata. All’inizio io Michelle non la sopporto proprio. Ma alla fine divento anch’io l’ennesima vittima dei capelli d’oro».

De Luigi è al suo secondo film natalizio, dopo il successo dell’anno scorso: «Sostituivo idealmente Boldi, quindi ero un po’ intimorito. Invece è andata benissimo, ed è incredibile la popolarità che arriva con questi film. È un fenomeno che perfino all’estero cercano di capire».

Eppure De Luigi non è un novellino: memorabili i suoi personaggi televisivi di Mai dire gol come Medioman e il cantante Olmo. Il disco con le canzoni di quest’ultimo ha venduto addirittura 250 mila copie. «E pensare che non sono neppure un cantante...», commenta De Luigi. Ma allegri, è Natale per tutti.

Mauro Suttora