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Wednesday, November 12, 2003

Morandi alla maratona di NY

"A New York io e Anna volevamo andare di corsa anche all'altare"

Gianni Morandi, in America per la maratona, stupisce tutti

"Abbiamo pensato di sposarci qui, dove si può fare in quattro e quattr'otto", rivela il cantante, "ma alla fine abbiamo deciso di rimandare, però solo di qualche mese..." "Che gioia fare il papà a tempo pieno !"

di Mauro Suttora

Oggi, 12 novembre 2003

New York (Stati Uniti).
Al terzo tentativo c'è riuscito: quest'anno Gianni Morandi ha convinto la compagna Anna Dan ad accompagnarlo alla maratona di New York. Anche la signora ha corso, con un tempo più che onorevole per una debuttante: cinque ore e 18 minuti. Quattro ore e nove minuti ci ha invece messo Gianni, a coprire i 42 chilometri della corsa più popolare del mondo: i partecipanti sono stati 34 mila, 1.200 dei quali italiani, e fra questi 200 bolognesi.

"E pensare che la prima volta, cinque anni fa", ricorda Morandi, "da Bologna con la squadra "Celeste" eravamo appena in nove, e io ci misi quattro ore e mezzo. L'anno dopo, nel '99, stabilii invece il mio record: tre ore e quaranta".

Ora il cantante sta per compiere 59 anni ed è dovuto rimanere fermo parecchio dopo aver subito operazioni a entrambe le ginocchia: "Non correre più", mi ha detto il mio medico, "se lo fai rischi la protesi". E io gli ho risposto: "Ma con la protesi posso comunque continuare a cantare, no ? E allora rischio".

Incontriamo Morandi al ristorante Sandomenico. Defilata come sempre, c'è la compagna Anna Dan, che non ama mettersi in mostra. "Sì, quest' anno corre anche mia moglie", ci dice. Moglie ? Vi siete sposati ? "Ma guarda che stavamo per farlo proprio qui a New York", scherza, ma non troppo. "Alain Elkann, che è qui per l'inaugurazione della mostra su Fellini al museo Guggenheim, mi ha assicurato che si può fare in quattro e quattr'otto, senza pubblicazioni. È un matrimonio valido, poi lo si fa trascrivere dal consolato americano in Italia. Lui dice che si è sposato così, due anni fa, con Rosi Greco... Comunque io chiamo già "moglie" Anna perché ci sposeremo, probabilmente entro qualche mese".

E vostro figlio Pietro dov'è ? "L'abbiamo lasciato a Bologna dagli zii. Ormai ha sei anni, va a scuola, fa la prima elementare. Frequenta anche i corsi di calcio ogni pomeriggio, e a me piace accompagnarlo. Dopo la fine della trasmissione Uno di noi, lo scorso gennaio, mi sono preso un bel periodo di riposo proprio per passare più tempo assieme a lui. Non bisogna trascurare i figli, perché poi capita che quando finalmente torni a casa ti accorgi che hanno già fatto il servizio militare...".

Be' , non sembra che con gli altri due suoi figli, Marco e Marianna, il risultato sia stato negativo. "No, però quando loro erano piccoli io lavoravo veramente troppo".

È difficile intervistare Morandi, si è continuamente interrotti da amici e fan. Gianni, quanto si è allenato per questa maratona ? "Non molto, ho corso parecchio sull' erba ma non sul duro, che è più faticoso. Mia moglie ha fatto 21 chilometri a Bologna".

Come hai trovato New York quest'anno ? "L'ultima volta che sono venuto, nel '99, prima di tornare in Italia avevo visitato le Torri Gemelle. Sono rimasto molto colpito dall'11 settembre, ma mi pare che la città si sia ripresa bene dopo la depressione".

E New York ha ricompensato Morandi e sua "moglie" con alcune delle sue più belle giornate autunnali. La prima mattina, appena arrivati, i corridori bolognesi del gruppo Celeste, sotto la guida della veterana Laura Fogli (dodici maratone all' attivo, otto delle quali da vera atleta e una volta è arrivata seconda), si sono dati appuntamento alle otto all' entrata del parco, e poi hanno corso fino al Reservoir, il famoso lago attorno al quale correva il Maratoneta Dustin Hoffman nell' omonimo film.

Ma la vera sorpresa arriva il giorno dopo, la mattina di sabato primo novembre, quando al gruppetto dei jogger mattutini di Morandi si aggiunge per una sgambata Romano Prodi. Il presidente dell'Unione europea, anche lui bolognese, è appena arrivato dalla Cina dov'era andato in visita ufficiale con Silvio Berlusconi, e per ritornare in Europa ha preferito proseguire verso Est fino agli Stati Uniti. Incurante del fuso orario, Prodi ha corso e scherzato con Morandi. Ed è lo stesso Gianni a offrire ai lettori di Oggi la foto scoop privata di questo incontro inaspettato a New York.

Il prossimo appuntamento di Morandi con i fan italiani è per gennaio, quando partirà la sua tournée. Intanto in queste settimane su tutte le Tv arriva lo spot (voluto dal ministro del Welfare, Maroni), con la canzone Il mio amico composta da Gianni e dedicata ai disabili: "Il mio amico cammina che sembra un pendolo/ma tu guarda che razza di scherzi ti fa la vita".
Mauro Suttora

Thursday, October 30, 2003

Il più elegante a Manhattan...

INAUGURAZIONE AL GUGGENHEIM

Flaminia Lubin per Dagospia

30 ottobre 2003

Il Guggenheim Museum di New York rende omaggio a Federico Fellini a dieci anni dalla sua morte con una retrospettiva inedita, completa dei tanti lavori del grande maestro, magistralmente curata dal boss della cultura italiana in America, il professor Antonio Monda. All'inaugurazione della mostra, la stampa italiana che vuole contare c'era tutta. Pochi i reporters stranieri, ben presenti invece al grande party organizzato dal museo.

Partecipi i vari gruppi Rai, tra cui Vincenzo Mollica, caro amico di Fellini, e anche lui tra gli organizzatori dell'evento. Maurizio Molinari della Stampa ad un certo punto e' corso via. Probabilmente ad occuparsi di economia..... americana naturalmente. Pupi Avati a capo della Fondazione Fellini e' stato dolce quando ha sbagliato termine in inglese e ha detto "Sostengo questo monster" (intendeva sostengo questa mostra che in inglese si dice exhibition e non monster).

Alain Elkann faceva le veci del ministro Urbani, i Della Valle sono stati gli sponsor dell'evento. Mauro Suttora, dei giornali Rizzoli, era in assoluto l'uomo piu' elegante, non in onore della retrospettiva credo, ma del gran gala da Cipriani sulla moda dove si sarebbe recato al calar del sole.