Wednesday, May 20, 2009

Ida Dalser, «pazza» già nel 1918

Vittima di Mussolini? Sì, ma...

Pubblichiamo in esclusiva documenti che provano lo squilibrio mentale della donna prima che il duce andasse al potere

Oggi, 20 maggio 2009

«Ida Dalser è una squilibrata con carattere nevropatico. Non intende ragioni, avanza pretese inverosimili. Suo figlio ha un’infermità dipendente da sifilide organica ereditaria, e nonostante i suoi soli tre anni d’età non è un angioletto: compendia tutto lo squilibrio psichico della genitrice».

Così scrive nel settembre 1918 il prefetto di Napoli all’ufficio riservato del ministero degli Interni. Attenzione alla data: allora Benito Mussolini era solo un caporale e agitatore politico. Quindi il prefetto non aveva alcun interesse a distorcere la verità in suo favore, dipingendo come pazza la madre di suo figlio e asserita moglie.

In questi giorni l’Italia presenta al festival di Cannes il film Vincere di Marco Bellocchio, che racconta la triste vicenda della Dalser. La quale è stata sicuramente una vittima del futuro duce: come abbiamo scritto la scorsa settimana, Mussolini riconobbe il figlio ma poi la ripudiò, nel ‘26 la fece rinchiudere in manicomio, e lì la donna morì undici anni dopo. Stessa fine per il figlio, al quale il dittatore tolse il proprio cognome: crepato pure lui in ospedale psichiatrico.

«Tutto vero», commenta il professor Antonio Alosco, docente di storia contemporanea all’università di Napoli. «Però, da qui a far passare la Dalser come un’eroina, magari impulsiva e ossessiva ma sana di mente, come pretende il battage pubblicitario attorno al film, ce ne corre. Io sono antifascista, ma non diamo a Mussolini troppe colpe, oltre alle tantissime che già ha».

Nell’archivio della prefettura di Napoli il professor Alosco ha trovato i documenti che provano lo stato mentale della Dalser, già deteriorato nel ’18. Nella primavera di quell’anno, dopo la disfatta di Caporetto, la donna finisce come profuga, con molti suoi corregionali trentini, nel campo di Piedimonte d’Alife (Caserta). Si porta dietro il figlio Benito Albino. Mussolini ha da tempo rotto ogni rapporto con lei: si è sposato con Rachele e non le invia più gli alimenti per il figlio. Nel campo sfollati la Dalser percepisce un sussidio giornaliero decoroso: quattro lire e mezzo.

Il piccolo Benito (che Ida chiama Benittino), però, non sta bene: vede poco da un occhio, ha la gambetta destra paralizzata. Potrebbe essere curato a Piedimonte, ma la mamma coglie il pretesto per trasferirsi in albergo a Napoli. E pretende che le autorità lo paghino, o che premano su Mussolini affinché la mantenga.
Il 18 agosto ’18 Benito junior è visitato dal dottor Manlio Giordano. Pubblichiamo il suo referto a pag. XX. La diagnosi è tremenda: costituzione linfatica, probabile sifilide ereditaria.

Intanto, la Dalser continua la sua battaglia quasi giornaliera con questore e prefetto. Li tempesta di lettere chiedendo soldi, tanto che il prefetto si sfoga con il ministro degli Interni: «Il primo agosto le abbiamo corrisposto un sussidio straordinario di 150 lire, che però ha impiegato per pagare i debiti (…) Le pretese di lei crebbero giornalmente, manifestandosi in forma violenta (…) E’ eccitata ed eccitabile, non tralascia di imperversare quotidianamente con petulante insistenza per tutti gli uffici, portando in giro la sua creatura scostumata, impertinente, smaniosa di distruggere tutto quanto gli capiti fra mano, rivoluzionaria come la stessa madre lo chiama. La Dalser è scontenta di tutto e di tutti, e sente sempre il bisogno di prendersela con qualcuno. Quando giunse a Napoli imprecava contro il trattamento inumano a Caserta; ora è la volta dei funzionari di questo ufficio».

Nel novembre ’18 la Dalser minaccia il suicidio, mentre la polizia ne evidenzia la «cattiva condotta specie morale, essendosi data alla vita allegra riservatamente». Insomma, oltre che squilibrata e «disfattista» (così erano bollati i pacifisti), ragione per la quale il ministro dell’Interno raccomanda «di intensificare la vigilanza sul suo conto», la signora è accusata anche di fare la prostituta. Persecuzione o mania di persecuzione? In ogni caso, nel ’18 non era colpa di Mussolini.

Mauro Suttora

52 comments:

Unknown said...

"Attenzione alla data: allora Benito Mussolini era solo un caporale e agitatore politico."
chissà perchè mi viene in mente il personaggio di Match Point, il tennista che è deciso alla scalata sociale per cambiare la propia vita.

"non tralascia di imperversare quotidianamente con petulante insistenza per tutti gli uffici,"
questo invece mi fa venire in mente la protagonista di Changeling, che come Ida Dalser, finisce in manicomio ...

sarà senz'altro un bel film, che andrò a vedere, dubito che arriverò alla tua stessa conclusione: "In ogni caso, nel ’18 non era colpa di Mussolini."

Unknown said...

Saturday, May 23, 2009 6:45:00 AM PDT

il mio orologio segna maggio 23, 2009, 15:45

:)

Mauro Suttora said...

"non tralascia di imperversare quotidianamente con petulante insistenza per tutti gli uffici,"
questo invece mi fa venire in mente...

... la mia ex

ciao Orietta

Alessandra said...

nel '18 non era colpa di mussolini??
brutto commento....
un uomo che abbandona una donna incinta e successivamente ripudia il figlio e interna lei in manicomio non merita troppe scuse.
Il film è bellissimo, assolutamente da vedere.straordinari interpreti, bellissima ricostruzione di ambienti e costumi.intenso! non lascia spazio a facili scuse.
anche se fosse stata davvero pazza....come dire...ci pensava prima!

Anonymous said...

Il film è bellissimo. Dai documenti che ho potuto consultare risulta essere anche abbastanza fedele. Che dire! La Dalser ha fatto girare la testa a Mussolini(semmai ce l’avesse avuta dritta). Una cosa mi sento di dire. Erano anormali tutti e due, ma la grande colpa della Dalser è stata quella di non aver preservato affatto l’incolumità del figlio, unica vera vittima di tutta la vicenda. Cara (!) Alessandra Mussolini, ho trovato veramente penosa la tua “performace” a Porta a Porta del 11.5.2209. Non hai nessun diritto di difendere tuo nonno per aver fatto, comunque, una cosa del genere. Tutte le donne del mondo dovrebbero davvero essere indignate per la tua farneticante difesa; non sei affatto giustificata. Tutti gli italiani dovrebbero essere indignati. Dovresti tu essere indignata per un nonno del genere. L’Italia ha diritto di conoscere i fatti e quelle povere anime hanno diritto ad avere una giustizia storica, quella giustizia che non hanno avuto da vive. A me non resta che dire che quei tempi sono stati davvero assurdi e la società colpevole del tempo ha davvero una grossa responsabilità che mai nessuno potrà giustificare. Alessandra, quel senso di fierezza che hai vergognosamente ostentato è offensivo nei confronti dell’Italia tutta e non meriti affatto di stare tra quei banchi dai quali invece si dovrebbe tutelare il nostro Paese, fin troppo vilipeso dagli incapaci e inetti che avrebbero potuto fare qualcosa e nulla hanno fatto e nulla fanno, invece. Colpevoli tutti, oggi come allora, di non saper difendere i deboli e salvaguardare la giustizia e l’umanità, escluso nessuno. VERGOGNA!!!!!
Firmato Giovanni

lucabagatin.ilcannocchiale.it said...

Anche tu le ex che ti perseguitano caro Mauro ? ;-)

Anna said...

Il film è molto bello e gli attori fantastici, ma che dire sulle responsabilità dell'accaduto? I commenti sono superflui, madre e figlio sono stati perseguitati, torturati ed uccisi da un regime ideato e realizzato da un sanguinario di nome Mussolini!!!

Luca said...

Il film è veramente brutto, la fotografia passa da un'immotivato scuro ai bruciacchiati esterni, imperdibili gli errori storici da vari gagliardetti ancora di la da venire ad una Mezzogiorno (recitazione veramente esasperata) che scrive ad una città del vaticano che ancora non esiste. La cosa peggiore è sicuramente la figura di Mussolini che sompare a metà film e torna solo e soltanto nei filmati dell'istituto luce. Buono solo per gli antifascisti insomma.
Chicca della scena dove c'è la festa socialista con tanto di "carnevale di venezia" ballante, arrivano le camice nere, sfasciano tutto e se ne vanno cantando "All'armi" che dovrebbe essere del '19.

piero paci said...

Ho notato che, nonostante il progre-
dire delle ricerche storiche sulle fi
gure della Dalser e del figlio,si continua a sostenere che la vicenda
venne alla luce negli anni '50 sulla
Settimana Incom.Non è assolutamente
vero,i giornali ne parlarono lunga-
mente e a più puntate già dal '45
e produsseso istruttorie con indagini nonchè sentenza nel '47.

M.K. said...

Io sono figlio di un balilla, di una piccola italiana, e mio nonno era un gerarca fascista. Se c'e' una qualcosa che il popolo italiano si deve profondamente vergognare e' per quello che hanno fatto al Duce a piazzale Loreto! Prima lodi ed applausi ad ogni suo discorso, poi appena ha cominciato il suo declino, subito cambiabandiera e voltafaccia in puro stile italiano. I partigiani sono stati la razza piu' lurida e vigliacca che Dio abbia mai messo al mondo. Sono stati capaci solamente di tradire, di sparare alle spalle e di mettere bombe dentro i cassonetti delle immondizie per colpire i soldati tedeschi in ritirata (vedere anche i films PORZUS, SALVO d' ACQUISTO, e biografie di MOMMA ROSA). E non si sono mai fatti avanti, i porci vigliacchi. Sapevano benissimo cosa diceva la legge marziale tedesca, ma preferivano vedere trucidati 10 soldati italiani per ogni tedesco ucciso piuttosto che avere il coraggio di prendersi le responsabilita' delle loro azioni! Vigliacchi! Fecce umane !! Per questo ed altri films (tipo la cagata surreale in perfetto stile sessantottino della "Notte Di San Lorenzo") MI VERGOGNO DI ESSERE ITALIANO. Fanculo! Vi meritavate un Hitler, altro che un nobile Duce !!!

M.K. said...

Siete tanto bravi a pavoneggiarvi della vostra bella vittoria ... pero' se non chiedevate aiuto ad una superpotenza come l' America, col cazzo che vincevate la guerra! Anzi, molto probabilmente oggi parlavamo tutti quanti il tedesco, e forse sarebbe stato meglio, visto come vanno oggi le cose qui in Italia.
Ed il bello e' che adesso ostentate pure asti rancori e disprezzi contro gli americani e le loro basi militari ... ahhhooo, svegliaaa, spinellari debosciati e depravati dei centri socialiiiii ... invece di ridurvi i capelli in stile lana di pecora cagata addosso ed inanellarvi disgustosi piercing fino al buco del culo, andate a studiarvi la storia d' Italia! Siete stati voi ad aprire le porte agli americani ed a consegnargli in mano le chiavi dell' Italia! Se adesso dobbiamo dire sissignore all' America E' SOLTANTO COLPA VOSTRA! Stronzi!

ShastaGlory said...

Stiamo parlando di un film che riporta un evento storico realmente accaduto a danno di due persone. Il fascismo aveva dei lati positivi fra cui l'assolutizzazione del concetto di famiglia e sentire che il suo stesso creatore ha lasciato moglie e primogenito in queste condizioni, a prescindere dal mestiere di lei (che comunque gli passò una somma ingente di danaro per iniziare il suo progetto) e dalle malattie del figlio, logicamente mi lascia un pò interdetta. Sulla questione partigiana mi sento un pò interdetta. Io non ho fatto la Resistenza ma penso che mettersi contro un Regime Totalitario sia un atto coraggioso.. Sicuramente i suoi membri, apparte i fascisti voltafaccia non coerenti con il loro schieramento, erano perseguitati dall'inizio (si pensi alle ville tristi e alla storia di Gramsci..) quindi non hanno tradito un vecchio comandante, hanno solo lottato contro il nemico. Se l'America li ha aiutati a vincere il fascismo è stato per colpa di Hitler. Finchè Mussolini non s'alleò con lui lo avevano ampliamente lasciato fare, la prova maggiore è la storia stessa. Ora abbiamo un governo di destra con i leghisti al 9% e Berlusconi sempre in tv, quindi lamentarsi dell'Italia di oggi mi sembra antitetico. Abbiamo avuto 20 anni di governo dc e parecchia destra al governo. Vorrei solo notare che gli ultimi due commenti sono gli unici pieni di parolacce e di offese e ripeto quello che amo sottolineare: rispettare tutti e essere fedeli al proprio pensiero. Il fatto che i Partigiani avessero idee diverse dalle vostre non vi autorizza a chiamarli fecce o a indicarli come i peggiori fautori della nostra situazione attuale. Chi non ha peccato scagli la prima pietra. Io non la penso come voi, ma sono felicissima di poter avere un confronto.

M.K. said...

Beh ... non facciamo del falso moralismo sulle offese e sulle parolacce. Bastano 5 minuti di televisione odierna, partendo dalle RAI e finendo a Canale5, per farne provvista per l' intera settimana!
Odio i comunisti fino alla morte perche' sono degli assassini, falsi, traditori, voltafaccia, opportunisti. E mi rivolgo sia ai veri comunisti (o comunisti mascherati dietro al simbolo socialista) alla Stalin, Lenin, Tito, Polpot, Mao Tse-Tung, Fidelcastro, Cheguevara), sia ai cattocomunisti ipocriti all' italiana, dove il loro motto e' "quello che e' mio e' mio, quello che e' tuo e' degli altri. Ne ho conosciuti a bizzeffe, professori in primis, che si proclamavano comunisti, ed avevano un bello stipendio, una signora auto, una casa loro oppure presa con mutuo a tasso variabile (cosi' per pochi spiccioli i signorini si potevano permettere case signorili da 100 mq e passa), le loro belle vacanze, la vietnamita che gli puliva culo e sottoculo, eccetera eccetera.
Odio i comunisti perche' sono gli unici al mondo che sono riusciti a trucidare 100 milioni di creature in meno di un secolo in nome di una ideologia completamente sbagliata.
Odio i comunisti perche', al finire della guerra, hanno preso rasato picchiato stuprato sfregiato migliaia di donne ree solamente di essere le mogli, le amanti, o anche semplici simpatizzanti, di ufficiali e gerarchi fascisti. Mia madre e tutte le sue compagne di classe, chi piu' chi meno, sono passate attraverso questa immane tragedia. In particolar modo una certa Rissetti, violentata a turno da tutto, e sottolineo TUTTO, il plotone dei luridi vili partigiani solamente perche' simpatizzante di destra. Se ne puo' avere un piccolo assaggio nel film Malena della Bellucci. Oppure leggendo o guardando il film "Il Sangue Dei Vinti" di Pansa. O leggendo qualche libro della Fallaci, pace all' anima sua. No, mi spiace, se una persona ha un minimo di buon senso, non dico che debba per forza svoltare a destra (od estrema destra, nel mio caso), ma nemmeno che voti quelle emerite fecce dei comunisti italiani !!!

Mauro Suttora said...

chez moi non sono graditi pseudonimi.
Se non trovare neppure il coraggio (o l'educazione) di firmarvi, tacete. O andate a sfogarvi altrove

M.K. said...

Complimenti a Mauro Suttora ed al suo valido, intelligente, logorroico e costruttivo commento. Avete voluto un paese pseudo-democratico? Allora dovete sopportare pure quello che scrivo !! Ecco un' altra razza ipocrita e prezzolata che disprezzo alla pari dei comunisti: quella dei giornalisti. Vedi Indro Montanelli: prima 100% fascista, poi una volta caduto il regime, antifascista sfegatato. Emilio Fede ha invece percorso la strada in senso opposto: prima sindacalista con il pugnetto alzato, ora leccaculo di Berlusconi. Se poi andiamo a curiosare anche fra i guitti da circo, troviamo un Dario Fo, Reggimento Arditi Paracadutisti FOLGORE/RSI 1943/45, divenuto 100% traditore antifascista solamente perche' una figa comunista gliel'ha mollata. A me vedere certa gente senza bandiera e senza ideali mi da letteralmente il voltastomaco. Ma quando alla mattina vi fate la barba allo specchio, avete ancora il coraggio di guardavi quel culo che avete al posto della faccia??? No, davvero, perche' se io fossi in voi, rimpirei ogni volta lo specchio di sputi !!!

Mauro Suttora said...

firmati, vigliacchetto

fo non c'entra con i giornalisti

montanelli e' stato un grande giornalista (e mai antifascista sfegatato)

fede e' un cabarettista

e io non sono il difensore dei giornalisti, categoria in cui abbondano gli stronzi come in qualunque altra

non si capisce cosa vuoi dimostrare

M.K. said...

Vigliacchetto lo vai a dire a qualcun' altro. Dovrei firmarmi per fare anche io la fine di quel povero Cristo appeso a testa in giu' a Piazzale Loreto, con le budelle attorcigliate attorno al collo ed il viso che colava di sputi e piscio ??? A parte che con un minimo di sforzo, puoi sapere benissimo chi sono dal mio IP. Ma siccome hai il cervello che funziona come l' orologio del tuo blog (Tuesday, October 6, 2009 6:57:00 AM PDT), suppongo che tu non sappia manco cosa sia un IP. Non ti preoccupare: se un giorno saliro' al potere, e mi vedrai a capo di un plotone di esecuzione, conoscerai anche la mia vera identita'. Ora non posso far altro che combattere la merda comportandomi esattamente come il mio nemico. Dispostissimo a rotolarmi nello sterco pur di eliminare i miei nemici. Saluti vivissimi e complimenti al tuo blog. Heya Heya allalla'!

Mauro Suttora said...

fascistello, vigliacchetto.
E pure ignorante: "Allallà"?
Poveri fascisti veri, non era una canzone

M.K. said...

HEIA HEIA ALALA' .. va meglio cosi', signor infallibile intellettuale di sinistra? Bello fare gli intellettuali, vero? Stare dietro ad una scrivania piena di scartoffie ammuffite riempendo pagine di coglionate, e mandare in prima linea in trincea le giovani leve alle quali voi giornalisti e voi professori avete abbondantemente lavato il cervello aizzandole contro nemici inesistenti. Non so come mai, ma ho la netta sensazione che i veri vigliacchi siate proprio voi.
Cmq, inutile continuare a parlare con elementi al par vostro. Il solo dialogo che vi meritate e' manganello ed olio di ricino. Anzi, olio esausto di carri, fa' ancora piu' effetto. Potremmo stare qui mesi a dialogare, ma quando un somaro ha le bande agli occhi, e' tutto fiato sprecato.
Devono passare fior di generazioni prima che un comunista possa togliersi le boasse che si ritrova ancora attaccato alle sgalmare. Spero che Vostra erudita nobilta' sappia almeno cosa siano le sgalmare. Mi spiace invece che cado sempre nel vostro bel trappolone, ma purtroppo e' insito nel mio DNA il piacere della battaglia e l' odore del sangue.

Mauro Suttora said...

non sono né intellettuale né di sinistra

Alessandra said...

M.K.ma perchè non ti dai una calmata? Cos'è che ti rende tanto astioso? Consiglio uno psicologo, qualche psicofarmaco e tanto riposo. Auguri

M.K. said...

Se fossimo all' epoca fascista, a te consiglierei vivamente una bella cura a base di abbondante olio di ricino. Ma siccome i tempi sono cambiati, ti consiglio vivamente una bella dieta mediterranea a base di cazzi freschi appena raccolti. L' unica cura utile e disintossicante per voi donne emancipate del 2000.

Anonymous said...

Per puro caso mi sono imbattuta in questo blog e sono veramente sconcertata.
Partendo da un fatto di cronaca riportato in un film che giudico discreto mi ritrovo a leggere giudizi allucinati sulla "destra" e "sinistra".
Ma, "mio Dio", come si fa nel 2010 a discutere sulla giustezza di un regime dittatoriale atroce come quello fascista. Su una realtà storica che gronda sangue, oggettivamente. Non c'è bandiera politica che giustifichi simili idee, nè ideologia nè ideali, nè di destra nè di sinistra!!!

Mauro Suttora said...

gentile Anonima,
non si preoccupi per i vaneggiamenti del fascista M.K.

non ha neppure il coraggio di firmarsi

Anonymous said...

x MK: Dai tuoi schifosi commenti si evince che sei la feccia della feccia della feccia umana. Ascolta un consiglio: sparati un colpo in testa!

Anonymous said...

A dir la verità il signor M.K. non lo definerei un fascista ma un povero esaltato con un forte disturbo di personalità...
E cmq non capisco come nel 2010 si possa fare ancora apologia del nazifascismo e del comunismo dopo tutte le testimonianze e i documenti storici in nostro possesso...
Non riuscirò mai a comprendere i nostalgici che piangono il Duce, Stalin o Hitler, va fuori dalle mie capacità mentali..
Un saluto.

Anonymous said...

a mk... mavaffanculo, va!

Anonymous said...

...sempre per mk ... sei solo un poveraccio, fai pena.
ps: sono quella del vaffanculo
psps: chi odia così le donne generalmente è un gay represso... fose i falli di cui parli interessano a te... fai outing! ...ops, sempre che tu sappia cosa vuol dire, sai ...generalmente chi esprime la tua subcultura denota un livello intellettivo molto basso...

Alessandra said...

Gentile Mauro Suttora.
Sono Alessandra quella a cui è stata consigliata, da un certo M.K., una curetta all'"Olio di ricino" riadattata ai giorni nostri....
Mi domando come sia possibile che una discussione nata pacificamente abbia potuto degenerare così. Com'è possibile che una persona come questo M.K. possa scrivere liberamente tante sciocchezze (dal punto di vista storico) e tante volgarità gratuite?Non esiste un moderatore? E’ incredibile dovere assistere al delirio di un pazzo senza poter fermare le sue farneticazioni. Non parlo di censura ma…..buonsenso!
Mi sono seriamente domandata se i blog non siano un'arma a doppio taglio e, forse, un modo "poco comunicativo di comunicare". Non risponderò più a M.K., mi sembra inutile e controproducente e anche poco interessante. Forse non parteciperò mai più neanche ad un blog……strano ma mi sono sentita in una di quelle “trucide” trasmissioni di cui è ricca (e satura) la nostra tv, in cui la gente sputa sentenze e si grida contro.
Immagino che anche per te sia stato deprimente dovere leggere tante idiozie!
Cordialmente, Alessandra

Mauro Suttora said...

cara Alessandra, il moderatore dovrei essere io. Non mi costa nulla cancellare i deliri del nazista, ma preferisco che restino per mostrare quant'è scemo.

Sulle sue considerazioni sui blog, sono completamente d'accordo. E' deprimente vedere come la rete sia uno sfogo per frustrati. Basta non dargli importanza.

Di solito i tizi piu' aggressivi nella vita reale sono dei refoulés, timidissimi. Speriamo almeno che per loro sfogarsi qui sia terapeutico, e che eviti altri sfoghi più reali...

And said...

Gentile Mauro, ho scoperto il suo blog cercando notizie su Ida Dalser. Non ho visto il film di Bellocchio, ma la storia mi interessa perché sto leggendo una biografia di Margherita Sarfatti, la più famosa tra le amanti di Mussolini. Una donna che presenta qualche punto in comune con la Dalser: erano coetanee, nate nel 1880, qualche anno prima del Dux e soprattutto lo sostennero finanziariamente a più riprese. Senza il loro aiuto, chissà come sarebbe andata la storia. E per finire, entrambe furono scaricate in malo modo: la Dalser, che aveva la colpa di essere "matta" (ma qualunque madre, secondo me, si sarebbe comportata come lei) finì in manicomio; la Sarfatti, colpevole di essere ebrea, fu costretta all'esilio e quando tornerà in Italia sarà come un fantasma di quella di un tempo. Secondo lei, le due donne si sono mai conosciute o anche solo incrociate? O i miei paragoni sono troppo azzardati?

Mauro Suttora said...

no, non si sono conosciute. comunque i suoi paralleli mi sembrano corretti

Roberta said...

qui al sud con l'arrivo di Mussolini sono cambiate tante cose, i terreni tutti bonificati, strade, linea ferroviaria, tutt'ora funzionante (mi riferisco alla linea che attraversa e collega la campania alla puglia). Era un uomo con pregi e difetti come tutti, aveva chiare manie di grandezza, voleva che tornassimo ad essere il caro vecchio IMPERO ROMANO. Quanti uomini portati all'esesperazione dalla situazione sentimentale lasciano la famiglia. Quel bambino avrebbe potuto vivere una vita normalissima come quella di tutti i ragazzi che hanno i genitori separati, ma la testardaggine di una madre che altro non voleva che l'amore del duce, lo ha portato alla follia. questo pensiero mi rattrista.
Saluti Roberta

Anonymous said...

pur sempre colpevole di aver abbandonato una donna incinta
vergogna
poi la storia e quello che ha fatto dopo e piazzare loreto sono altrre cose

Anonymous said...

mokujin @ mk: noi attaccammo la francia dopo che si era gia arresa ai tedeschi e facemmo sfregi sulle città e le donne francesi: i francesi ci portarono in casa truppe marocchine per sfregiare le nostre donne e razziare i nostri paesi: conto saldato.
noi ci prendemmo territori sloveni a inizio guerra e facemmo sfregio sul popolo sloveno, il popolo sloveno ci ha infoibato nel 45: conto saldato.
noi attaccammo colonie inglesi in africa: gli inglesi ci hanno bombardati lì e in casa: conto saldato.
hitler attaccò a tradimento la russia devastandola e razziandola:i russi arrivarono a berlino e si vendicarono: conto saldato.
mussolini ci rovinò la vita per 20 anni tenendoci nell'gnoranza e nella dittatura col sopruso degli squadristi e il regime di polizia fatto di sequestri di persona, botte e omicidi segreti, le donne venivano considerate qualcosa da fottere e da trasformare in mogli zitte e mosca: nel 45 il duce e i suoi hanno fatto il bucato appeso: conto saldato.
domanda: ma che cazzo continui a ciarlare di cosa è stato giusto e cosa no solo dal tuo punto di vista? ti aspetti forse di poter menare gente senza essere punito? è normale che poi questi facciano giustizia dolorosa su di te.
tu e i tuoi nonni, i tuoi padri, non avete nessuna scusante, siete merda, schiavi geneticamente, perchè non potete gestire la vostra mente e la vostra vita senza un capo che vi guidi a voce alta e oggi sperate che ne nasca un altro uguale per realizzarvi come schiavi, men che meno quelle penose schiave donne sedicenti fasciste di oggi che urlano in tv dal ruffiano color puffo.
chi ride di te per ciò che scrivi non è comunista, nè tantomeno dei centri sociali, nè fuma canne ecc, è solo gente democratica e civile che ne ha le palle piene di stronzi come te che sanno solo abbaiare.
sei penoso poi quando parli del comunismo che ha fatto 100mila vittime...parli proprio come un vero schiavo che ripete quello che il ruffiano in tv o un nonno rincoglionito ma non meno bastardo di quando fu giovane gli ha imboccato, per questo tu e altri come te che parlano perchè hanno la lingua e basta non venite presi manco in considerazione nelle società civili, ormai siete come ragazzini di 4 anni in un mondo di adulti smaliziati.
cio che è successo alla povera ida dalser e al primogenito di mussolo è solo la punta di un iceberg in una società, quella fascista in cui si sa bene come veniva trattata la donna.
tua madre una piccola italiana? quindi una donna perfetta, una che obbedisce e non fa domande al maschio...ma sai le zampate alle gengive che prenderesti da noi?
non paragonare infine la milizia fascista con i veri militari tedeschi, non confondiamo i pizza-mandolino, che poi nel dopo si nascosero tra il popolo e si riciclarono da leccaculo dei nuovi assetti politici del 47, con chi seppe combattere con vero onore fino alla fine senza che il suo capo scappasse con la coda tra le gambe travestito da tedesco.
guàrdati fascisti su marte, al di là di chi ha fatto quel film satirico ci sono messaggi importanti e tristi, che tu purtroppo non sarai in grado di leggere e di capire, visto che ciò che dici lo sai solo a pappagallo imboccato da altri.
ma poi parli male dell'unione sovietica e non sai nemmeno che tra le 4 potenze che si spartirono la germania sconfitta, fu proprio l'unione sovietica a mantenere e rispettare la tradizione e la personalità militare tedesca a cominciare dal non cambiargli troppo le uniformi, vatti a vedere in foto i generali tedeschi del cantone alleato vestiti dagli americani con divise da uscieri d'albergo paragonati a quelli tedeschi dell'est sotto il soviet, e forse capirai...

Anonymous said...

Articolo agghiacciante.

Non viene menzionato che nel 18 la condizione della donna in Italia non era quella odierna. Le viene detto che non è sana di mente perchè reclama qualche soldo da suo marito per uscire dalla povertà in cui l'ha sprofondata? E' questa follia? La follia, se mai vi fosse, è quella in cui l'ha spinta. Ovvio. A lei, benestante, che ha venduto tutto per lui.


Agghiacciante la frase finale. Tranciante: "non era colpa di Mussolini". Accidenti. OMaccione maschilista, e allora di chi era la colpa? Degli Dei? Della psiche? Suvvia. Non scriviamo panzane, se lei è uno scrittore sono veramente felice di non aver mai letto un suo libro, basta quest'articolo per considerare la pochezza e l'approssimazione con cui affronta temi cosi complessi.


Cordialmente.

Mauro Suttora said...

lei, caro/a anonimo/a che non ha il coraggio di firmarsi, non ha capito nulla.
Ho scritto che almeno per tutte le vicende raccontate nell'articolo, che riguardano SOLO il 1918, la colpa non era di Mussolini. Bensì, com'è ben spiegato, dell'eccessivo temperamento (ma chiamamola pure psicolabilità) di Ida che scassò letteralmente le palle a tutti. I quali non avevano alcun interesse a proteggere Benito, allora, perché non era ancora nessuno. E se era qualcuno, era semmai un "sovversivo" certo non amato da prefetti e questori.
Il che non intacca minimamente le enormi colpe di Mussolini DOPO, fino all'internamento in manicomio e all'assassinio.
Si contenga con i suoi insulti, quindi

Mauro Suttora said...

un altro anonimo imbecille:

"noi attaccammo la francia dopo che si era gia arresa ai tedeschi e facemmo sfregi sulle città e le donne francesi: i francesi ci portarono in casa truppe marocchine per sfregiare le nostre donne e razziare i nostri paesi: conto saldato.
noi ci prendemmo territori sloveni a inizio guerra e facemmo sfregio sul popolo sloveno, il popolo sloveno ci ha infoibato nel 45: conto saldato".

Francesco said...

Solidarietà al blog del collega Mauro Suttora attaccato da due idioti rispettivamente di destra e sinistra. Particolarmente mokujin deve essere una persona veramente estraniata dalla realtà e poco più che semi-idiota... O forse una delle donne sfregiate e razziate dai marocchini era sua madre o sua nonna... Cosa gli si dovrebbe rispondere? Forse che dove vivo io i marocchini lavorano come schiavi e mentre sono al lavoro le loro donne vengono "montate" da italiani? Si', succede proprio questo... Ma non mi sento di scrivere "conto saldato", perchè si tratta di una forma di sopraffazione del forte (italiano calabrese) contro il debole morto di fame (marocchino cornuto e mazziato).

gianfranco said...

"Attenzione alla data: allora Benito Mussolini era solo un caporale e agitatore politico."

Se questa è l'argomentazione decisiva per dare credito alle affermazioni del Prefetto di Napoli e di altre Autorità , caro Mauro, direi che è piuttosto inesatta e risibile, in quanto:

1- nel 1912 B.M. era direttore dell'organo ufficiale del partito socialista italiano, l'Avanti, che vendeva già all'epoca attorno alle 100.000 copie/die: tutt'altro che un giornaletto di provincia direi.

2- nel 1914 B.M., aiutato (oltre che dalle sue donne) anche da cospicui finanziamenti da parte di potenze belligeranti (Francia) fonda "il Popolo d'Italia" , che in breve diviene il principale strumento di propaganda a favore dell'Interventismo italiano; in questa veste è assolutamente evidente che non poteva essere un illustre sconosciuto, tanto meno negli ambienti della Polizia in senso lato e dei Servizi Segreti in particolare.

3- nel 1918 B.M. è un personaggio di spicco del panorama politico italiano, e vanta una vastissima rete di collegamenti e relazioni (si pensi soltanto a G.D'Annunzio),
tali che nel 1919 gli permettono di fondare "I Fasci di combattimento" e di lì a tre anni ad assurgere alla massima carica politica della Nazione.

Considerazione a latere:

Benito Mussolini, nella vicenda con Ida Dalser dà soltanto un primo assaggio di ciò che dimostrerà di essere in ogni sua azione politica, un avventuriero megalomane e senza scrupoli nei confronti di chicchessia, fosse pure il sangue del suo sangue (si pensi anche a come si comportò nel 1943, nei confronti del marito della sua figlia più cara e padre dei suoi nipoti), con l'unica preoccupazione di alimentare il suo smisurato egocentrismo.
In fondo, come fece innamorare per poi portare alla perdizione totale la povera Ida, così fece innamorare, per poi portare alla perdizione totale, l'intera Nazione Italiana.

edubar said...

Saluto tutti solo per aggiungere un commento al blog che mi sembra interessante nei suoi contributi esenti da "fondamentalismi".
Per le affermazioni del prof Alosco io credo conoscendo il modo in cui le Prefetture redigevano quei documenti che chiariscono ben poco della presunta debolezza psichiatrica della Dalser. Certamenyte era un carattere difficile, una donna vendicativa ein una posizione di aperto scontro con il suo ex amante (parrebbe) anche marito con rito religioso celebrato a Sopramonte nel '14. Anche se nel corso della vicenda autorità compiacenti avrebbero avuto ogni modo di far sparire le tracce. Rimane il documento notarile con cui Mussolini riconobbe il bambino e si impegnò , a parole, nel mantenimento della donna. Dunque il presunto matrimonio era avvenuto prima del rito civile con cui il Mussolini aveva sposato Rachele. Rito civile ripeto. La storia del figlio segreto di Mussolini è una vicenda amara e dolorosa di come le autorità soggiogate al fascismo, ancorché rette da persone oneste potessero produrre mostruosità come in questa vicenda che ha portato all'annientamento di due innocenti.
Comunque io penso che è bene dibattere di questi argomenti con civiltà e rispetto per tutti.
rinnovo il saluto. Grazie
Eduardo Barbera

Mauro Suttora said...

grazie a lei

Francesco said...

@ Gianfranco

Ben detto!!!!

Altro Francesco said...

@ Gianfranco

Ben detto!!!!

Anonymous said...

Ho appena visto il film di Bellocchio,su dvd.Nonostante gli intenti del registi e degli svariati critici che della Dalse ne fanno una protofemminista antelitteram,io ho solo riscontrato che fu solo una malata mentale ossessionata da un morboso e viscerale paranoico attaccamento per il Duce,prima Benito Mussolini.Il figlio pure appare nel film un demente patologico!Quindi Bellocchio avra' incantato la sua corte di critici ma,non si è forse reso conto,realizzando un buon film tratto da spunti storici,di aver delineato piuttosto due personalita' psicopatiche!

Anonymous said...

Signor MauroSuttora il "vigliacchetto",come spregiativamente l'ha chiamato lei,ha perfettamente ragione su tutti i fronti!!!Mi pare poi che qui ci sia il diritto di postare anonimamente...o mi sbaglio?
Le giuro che io non sono assolutamente un clone del "fascistello"!Saluti!

Anonymous said...

Sig. Eduardo Barbera la Dalser avrebbe avuto,secondo la sua opinione, "un carattere difficile"!Ah ah ah come ho giaà detto nel film dichiaratamente di sinistra come lo è il suo autore Bellocchio,si ravvissa,suo malgrado che la Dalser era affetta da turbe psichiche accertate ed acclarate e non latenti!
Forse lei è psichiatra per poter affermare che l'isteria della donna nulla avrebbe avuto a che fare co lpatologico?

giulia said...

siamo nel 2013.io sono laureata da piu' di 20 anni e sposata da 13.lavoro nello stesso posto da 15 anni.vi rendete conto che almeno una volta alla settimana c'è qualche ritardato che mi chiede se sono signora o signorina,come se l'unica cosa importante per una donna e per il suo status sociale fosse la sua capacità di farsi impalmare da un uomo e di saperselo poi tenere?riuscite a immaginare come questo potesse essere importante 100 anni fa per una donna e per la società in cui viveva?per forza Ida Dalser era fuori di testa,secondo i canoni dell'epoca.si era fatta fregare?avrebbe dovuto restarsene zitta e a cuccia perchè non se l'era saputo tenere,Mussolini,marito o amante che fosse.argomento chiuso.protesti?e noi ti chiudiamo in manicomio!Mussolini all'epoca forse ers ammanicato,forse ancora non troppo.comunque era un personaggio pubblico e non poteva certo "tenersi"una donna passionale e ribelle come la Dalser.donna Rachele era indubbiamente molto piu' adatta,non piazzava casini,tollerava le amanti,le bastava essere la prima della lista.come a tutte(o quasi)le mogli dell'epoca.come a tutte le mogli fino a non moltissimi anni fa,cari amici maschi.provateci adesso:o vi renderemo pan per focaccia o vi manderemo bellamente a fanculo.firmato:la dottoressa.

Mauro Suttora said...

gentile dottoressa Giulia,
vi chiediamo "signora o signorina?" per farvi un complimento, affinche' vi sentiate giovani. E' cavalleria.
Se poi non siete riuscite a "tenervi l'uomo", saremo magnanimi: vi chiameremo egualmente "signora" invece di "ex signora".

Dalle sue parole capisco che il matrimonio puo' essere un inferno. Comprendo quindi poco i gay che vogliono sposarsi

giulia said...

il mio matrimonio non è un inferno,ma lo è stato quello di mia madre,una delle prime separate d'Italia,la quale il giorno in cui ha avuto la certezza che mio padre la tradiva lo ha sbattuto fuori di casa.ho sempre pensato che sia stata molto coraggiosa.come penso siano molto coraggiosi i gay che desiderano sposarsi e affrontare una vita insieme a costruire un rapporto mattoncino su mattoncino,giorno dopo giorno,rischiando noia,routine,serate davanti alla tv invece di splendide feste piene di promesse e nuove esperienze.e questo vale per tutti quelli che si sposano e che facendo questo rischiano anche l'odiosa delusione di un tradimento,molto piu' pesante se poi in mezzo ci sono anche dei figli e i progetti per il futuro sono moltiplicati.per quanto riguarda la cavalleria a volte può anche far piacere,ma come la mettiamo se a fare la domanda l'interlocutore è di sesso femminile?comunque grazie sia per la cavalleria che per la magnanimità,ma non tutte le donne stanno li' a preoccuparsi di voler per forza catturare i vostri complimenti e i vostri sguardi,spesso fastidiosi e imbarazzanti,per non parlare dei commenti o degli apprezzamenti indesiderati!io ho appena compiuto 50 anni e gradirei molto essere presa in cosiderazione per la mia personalità e non per l'aspetto fisico,almeno da questo punto della mia vita in poi!mi sarebbe piaciuto anche venti o trenta anni fa,pero' adesso sono veramente stufa!so bene che tutto cio' non c'entra assolutamente niente con Ida Dalser o con Benito Mussolini e mi scuso per lo sfogo,come anche per le parolacce della volta scorsa!avevo pero' appena visto il film di Bellocchio alla tv,che devo dire mi è piaciuto e mi ha coinvolto;mi sono sentita molto solidale con la Dalser e cercando sue ulteriori notizie sono finita qua!distinti saluti.























Mauro Suttora said...

gentile signora,
alla fine personalità e aspetto fisico spesso si mescolano, in uomini e donne, no?

mauro Pignataro said...

Buona sera Mauro, sono arrivato a questo tuo blog dopo aver visto il film di Bellocchio in DVD (perso quando uscito). Incuriosito sono andato su Internet e mi sono imbattuto nel tuo articolo, datato ma interessante. Non so se ti ricordi di me, ma mi ha fatto piacere leggerti. Un saluto Mauro Pignataro da Cormòns. Mandi