Sunday, July 01, 2007

intervista a Giulia Bevilacqua

Oggi, luglio 2007

Tosta come nella sua fiction. Giulia Bevilacqua, 28 anni, l’agente Anna Gori di Distretto di polizia, da sette anni serie regina delle prime serate di Canale 5, intavola subito una trattativa: per la location di questa intervista: «Abito a Monteverde, vieni qui domani?» 

La Rizzoli sta a piazza Ungheria. Passa tu qui.
«Facciamo a metà strada. Trastevere?» 

Ma Trastevere sarebbe a metà fra Parioli e Monteverde? Ci vediamo a piazza del Popolo, bar Canova.
«Troppo lontano. Campo de’ Fiori».

E va bene. Alle undici.
«Mezzogiorno. Alla vineria d’angolo con via dei Baullari».

Simpatica però, una che dice «vineria» invece di «wine bar». Arriva con addosso due scarpe buffe, tipo pantofolone. 
E queste cosa sono? 
«Nike col dito separato. Scusa se è poco». 

Sei maniaca delle scarpe?
«Sì. Ho un armadio pieno». 

Più di cento?
«Credo. Non oso contarle».

Ora state girando?
«Tutta l’estate. Dodici ore al giorno, dalle sette alle sette».

Qui a Roma?
«Sì, da gennaio. I 26 episodi della settima serie, che andrà in onda da settembre».

Lavorate a Ferragosto? «Una settimana di vacanza». 

Dove vai? 
«Croazia».
 
Col tuo fidanzato? 
«Sì». 

Simone Corrente, attore veterano del Distretto. 
«Non voglio parlare di lui».

Dai, non fare la solita attrice che fa finta di non voler parlare del fidanzato. «Stiamo assieme da quasi due anni».

E..? 
«E cosa?»

Dimmi qualcosa di più. Vi vedono in sei milioni ogni settimana. Otto, nella puntata in cui è morto Ricky Memphis. Siete la coppia più «vista» d’Italia. «Ecchettedevodì? Stiamo bene assieme. Conviviamo». 

E i tuoi che dicono? 
«Hanno storto un po’ il naso. Ma solo perché è stato tutto molto veloce. I miei sono cattolici, e anche un po’ anziani. Sono l’ultima di quattro figli». 

È vero che tuo padre ha progettato sette chiese? 
«Sì, fa l’architetto qui a Roma. Anche mia madre e due dei miei fratelli. Pure io ho fatto tre esami d’architettura, dopo il liceo classico. Poi gli ho detto che volevo fare l’attrice, e mi hanno preso per matta». 

E invece...
 «Sono riuscita a entrare al Centro sperimentale. Solo dodici posti per il corso d’attore ogni anno, con 500 domande». 

Dopodiché, tutto in discesa.
«Sono stata fortunata. Nel 2003 mi hanno preso nella serie tv Grandi Domani. E due anni dopo sono approdata al Distretto di Polizia 5».

E hai trovato il fidanzato. 
«E dagli».
 
Qual è la cosa più bella che ti ha detto? «Non l’ha detta a me, ma al produttore Valsecchi: “Grazie per aver preso Giulia, è stato il regalo più bello della mia vita”».

E la più brutta?
«Che assomiglio a mia madre». 

Oddio, è così strega? O solo suocera? «Ma no, infatti: è una donna stupenda. Le voglio un bene dell’anima, e anche lui. Lo dice solo per criticarmi».

Cosa c’è da criticare?
«Niente, appunto. Diciamo che i miei mi hanno dato un’educazione un po’ rigida, lontana mille miglia dalla cultura dell’apparire, e da un certo mondo dello spettacolo».

Per esempio?
«Non potevo scoprirmi la pancia. E truccarmi, pochissimo».

Soffrivi?
«Macché, anzi. Ero anch’io convinta che le ragazze che si truccano troppo rischiano di apparire un po’... come dire?...»

Zoccolette?
«Ecco».

Questa è la tua terza estate di lavoro a Roma.
«Sì, giriamo tutto l’anno tranne novembre e dicembre. E per la prima volta io romana ho potuto scoprire quant’è bella la città in agosto». 

Prima andavi sempre via?
«Sì, i miei ci portavano con loro in viaggio. Mostre in Finlandia, Biennali a Venezia, musei, monumenti. A cinque anni mi portarono al Louvre». 

Una tortura. 
«No, anzi: sono grata ai miei genitori che mi hanno trasmesso un bagaglio culturale. Oggi mi serve molto».

Quanti altri anni di Distretto di polizia farai?
«Spero tanti: mi piace moltissimo, ormai siamo una grande famiglia. Ma per non fossilizzarmi in un solo ruolo ho anche fatto due film».

Cardiofitness, e poi L’ora di punta di Vincenzo Marra. 
«Sì, con Fanny Ardant. Spero che vada a Venezia». 

Che fai con il tuo fidanzato nel tempo libero?
«E ridagli. Alla sera siamo così stanchi che ce ne stiamo quasi sempre a casa. Usciamo poco, neanche al cinema».

Ultimo bel film visto?
«Little Miss Sunshine, in dvd. Poetico, ma anche con un suo messaggio morale».

Ultimo bel libro letto?
«Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini. Lo consiglio anche a chi non ama leggere. Ti travolge.Ho pianto sei volte, non mi era mai successo».

Il tuo sogno?
«Un film accanto a Castellitto, con Almodovar regista».

Bene, allora arrivederci a Cannes fra dieci anni.
«Facciamo cinque».
Mauro Suttora

3 comments:

Anonymous said...

" Qualche anno fa, la Nìke ha lanciato sul mercato una scarpa sportiva caratterizzata da una tomaia sagomata secondo la forma delle dita. La leggenda vuole che sia stata progettata per rispondere alle esigenze dei fondisti africani, abituati a correre scalzi."

Questa donna mi fa sempre più impazzire...:-)


apelle

Anonymous said...

lei è bravissima sia cm attrice ed è molto fortunata a simone corrente cm fidanzato...

Anonymous said...

Quanto la adoro solo dio lo sa!Una ragazza che ti conquista con la sua allegria, che ha gli occhi che le brillano sempre e comunque!
Una bravvissima attrice, le auguro di avere tutto il successo che merita, e una vita piena di serenita con Simone!