Wednesday, June 27, 2007

L'ultimo carcere militare d'Italia

QUESTA PRIGIONE E' QUASI UN HOTEL DI LUSSO

Santa Maria Capua Vetere (Caserta), 27 giugno

Ormai Peschiera e Gaeta non esistono più.
E anche a Caserta non ci sono soldati detenuti.
Solo i carabinieri e i poliziotti
che scelgono di venire qui a scontare
le loro condanne civili. E a fare
gli allevatori, i giardinieri e i pizzaioli

E' l’ultimo carcere militare d’Italia. Per un secolo e mezzo generazioni di maschi italiani sono state terrorizzate dalla minaccia: «Ti mando a Peschiera», «Ti mando a Gaeta». Ma ora quei due incubi della leva sono spariti assieme alla naia, abolita due anni fa. Così, per i nostri 190 mila militari, ormai tutti professionisti, è rimasta solo la prigione di Santa Maria Capua Vetere. Che però, scopriamo con sorpresa, attualmente non ne ospita neanche uno. L’unico carcere militare al mondo senza militari. «Con l’indulto dell’anno scorso sono usciti tutti», ci spiega il colonnello Antonio Del Monaco, 51 anni, comandante del carcere.

E allora, a che cosa serve questa prigione costruita nel 1981 proprio sulla via Appia, dove 2.200 anni fa Annibale venne sconfitto non in battaglia, ma dai leggendari «ozi di Capua», cioè la dolce vita (vino, donne, feste) con la quale i romani da sempre neutralizzano i propri nemici (per ultimi gli ex moralizzatori leghisti e dipietristi)?

«Adesso questa è una prigione per soli “volontari”», dice il generale Alessandro Pompegnani, 58 anni, responsabile sicurezza dell’Esercito, «perché i settanta detenuti provengono dalle forze dell’ordine: carabinieri, polizia, guardia di Finanza. Hanno scelto loro di scontare la propria pena per reati civili qui, invece che nei carceri normali. Ed è un privilegio di cui, paradossalmente, non godiamo noi militari: se commettiamo un reato civile, dobbiamo andare in una prigione civile».

Uno dice «carcere militare» e vengono subito in mente catene, disciplina, durezza... Macché: è proprio un privilegio starsene qui a Santa Maria Capua Vetere invece che in una prigione normale. Carabinieri e poliziotti possono farlo perché altrimenti rischierebbero di finire in cella assieme a delinquenti che loro stessi hanno contribuito a far condannare. «Alcuni, per riavvicinarsi alle famiglie, chiedono di andare in un carcere civile. Ma poi preferiscono tornare qui», rivela il generale Pompegnani. E chissà quanti detenuti senza stellette vorrebbero essere trasferiti in questa prigione-modello, dove la regione Campania offre corsi per aiuto-pizzaiolo nel parco interno, e in cui i carcerati vengono curati con la «pet-therapy» (terapia con gli animali) per non cadere in depressione.

«I nostri detenuti avevano consumato 40 mila dosi di ansiolitici nel 2004, ma oggi abbiamo debellato l’ozio e azzerato così il ricorso a questi farmaci», ci annuncia orgoglioso il comandante Del Monaco. Il quale, laureato in Psicologia e sociologia e specializzato in psicoterapia, prende molto sul serio l’articolo 27 della Costituzione: la pena serve per rieducare il condannato, non per segregarlo o punirlo ulteriormente.

«Riabilitiamo e risocializziamo i nostri detenuti con un percorso di recupero composto da lavoro, istruzione, sport, contatti con le famiglie e con il territorio. Il 30 per cento di loro sta scontando pene per omicidio, un altro 30 per cento per reati legati alla mafia. Circa la metà sono ex carabinieri, un’altra metà ex poliziotti, che con la condanna perdono lo status di appartenenti alle forze dell’ordine. Il nostro è un approccio aperto, gestiamo questo istituto come se gestissimo una caserma».

E qui c’è un terzo paradosso: uno dice «caserma» e si spaventa, pensa a Sing Sing o ad Alcatraz. Invece qui non esiste il distacco imposto dalle norme penitenziarie. Pur nel rispetto dei ruoli, il comandante fa anche da padre, consigliere, a volte amico. Evasioni: zero. Tentativi di evasioni: solo uno, tanti anni fa. Le misure di sicurezza sono severe, come in tutti gli altri carceri i controlli di entrata e uscita per i visitatori sono meticolosi. Ma una volta dentro, capita di incontrare il barista allo spaccio della caserma: un detenuto. O l’ex agente di Polizia Alfonso Pietroiusti, 36 anni, condannato all’ergastolo per concorso in omicidio dopo che in primo grado aveva preso vent’anni: caso rarissimo di sentenza riformata in peggio.
Ora, dopo sette anni dentro, trotterella dietro al comandante, che l’ha quasi adottato come attendente.

La presenza più appariscente nel carcere di Santa Maria Capua Vetere è quella di numerose belle ragazze caporali, che stanno compiendo qui il loro primo anno di servizio della carriera militare. Attualmente non ci sono detenute femmine, quindi non hanno compiti di sorveglianza diretta. Ma, per esempio, perquisiscono le donne che vengono per le visite. O, come Anna Faccilongo, 26 anni, barese laureata in Legge, stanno all’ufficio matricola.

Il detenuto più famoso del carcere è Bruno Contrada, 75 anni. Ex questore e alto dirigente antimafia del Sisde, dal ’92 il suo caso divide l’Italia. Condannato a dieci anni per concorso esterno in associazione mafiosa con la testimonianza di qualche pentito, si è sempre proclamato innocente. Lo incontriamo nella sua cella in infermeria. Ha uno sguardo magnetico che colpisce.

Un altro personaggio di forte personalità è il suo ex collega Ignazio D’Antone, 64 anni, questore a Palermo, che sta scontando anche lui dieci anni per gli stessi motivi. D’Antone tiene i corsi di preparazione per i giovani volontari dell’esercito che devono passare gli esami della ferma prolungata. E il tasso di successo fra i suoi secondini supera di molto la media nazionale.

La lista delle attività per i detenuti è infinita: dopo il corso per aiuti pizzaioli tenuto con un forno (a legna) nel parco, l’istituto salesiano Smaldone di Salerno ne ha proposto un altro da 150 ore per pizzaiolo, e uno da 50 per «tecniche di rilassamento». Nella squadra di calcio dei detenuti, che partecipa a un campionato regionale, gioca anche un magistrato e qualche sorvegliante. Il campo è all’interno del recinto.

Un corso di ceramica è organizzato da Anna Santosuosso, volontaria dell’associazione per l’assistenza spirituale alle Forze armate. Franco Spatola, 46 anni, agente di Polizia dal ’78 a Milano, che deve scontare altri cinque anni di una condanna a sette per traffico di droga, ha realizzato un gagliardetto per la squadra di calcio. Nel laboratorio di falegnameria e bricolage hanno costruito un modellino della torre Eiffel.

L’orto è enorme, viene coltivata molta verdura e ortaggi di ogni tipo, la conserva di pomodoro è poi venduta alle associazioni di volontari che ruotano attorno al carcere per finanziare un progetto di aiuto in Africa.
Pietro Mango, carabiniere che aspetta l’appello dopo essere stato condannato all’ergastolo per una rapina con morti a Lagonegro (in provincia di Potenza), è appassionato di animali. Cura il pony, il pollaio, i conigli.

Una sociologa e due psicologhe seguono i percorsi individuali di ogni carcerato. C’è chi passa tanto tempo in libreria, chi preferisce raccogliersi in cappella, chi si dedica a musica e teatro. La palestra è il regno di Tommaso Leone, sergente di polizia barese che sta scontando sette anni.

A capo di tutto il sistema penitenziario militare italiano c’era fino a qualche giorno fa il generale Pompegnani, figlio di militari, baffi risorgimentali. Ora è tornato a Bagdad, dove addestrerà per un anno con la Nato i soldati e poliziotti iracheni. «Il vero inferno è lì», mormora. Neanche a Santa Maria Capua Vetere c’è il paradiso. Ma il carcere per gli uomini con le stellette è sicuramente a cinque stelle.

Mauro Suttora

99 comments:

salvo bonanno said...

leggo con molto piacere le tante iniaziative svolte all'interno del carcere militare di s.m.c.vetere,purtroppo quando c'ero io non vi erano tutte queste aperture verso l'esterno,ho scontato 6 anni e 4 mesi di fila,una volta fuori ero solo, senza soldi ,ne lavoro,ne niente.oggi faccio l'agente di commercio ormai da cinque anni nel settore igiene persona casa e profumeria mi sono rifatto una vita con una nuova compagna ed ho due splendidi bambini.saluto tutti ricordando che con la forza di volonta'e credendo ai propri mezzi si ce la puo' fare.un ex carabiniere arrestato il 17 maggio 1996,scarcerato il 01.10.2002.salvatore bonanno.

Anonymous said...

A volte è davvero un peccato non sapere che nella vita tutto potrebbe capitare a tutti,uno sbaglio, o meglio un errore, rovina non solo la vita di un uomo ma di tutte le persone che gli girano intorno.
Ma attenzione perchè gli sbagli ,appunto,capitano a tutti anche a chi si trova adulto senza essere cresciuto e a chi afferma che la privazione della libertà,fosse questa anche in un hotel a 5 stelle, quasi non basti a pagare degli errori altrui.
A mio avviso un carcere,militare o civile,non dovrebbe privare l'essere umano della sua dignità, benvengano le iniziative...bravo Salvo ti ammiro tantissimo sperando che una persona a me cara riesca a recuperare il controllo totale della sua vitae della sua splendida famiglia...un finanziere che prega per un suo collega...

Anonymous said...

Personalmente non credo esistano carceri a 5 stelle. Un carcere rimane un carcere. L'impostazione di chi lo dirige può essere diversa. Credere nel recupero, nell'espiazione costruttiva è un segno di lungimiranza. Altrimenti, come accade per le carceri dei detenuti comuni, è facile trasformare una "penitenza"- da ciò il termine penitenziario- in una macchina che autoriproduce il crimine, lo istruisce e ne annulla anche il più piccolo barlume di coscienza.

Anonymous said...

sono stata tra le prime a metter piede in quel carcere in qualità di donna volontaria . Posso dire che quest'esperienza mi ha cambiata tanto , ho capito tanto , ho imparato a non giudicare per sentito dire o puntare subito il dito contro e se oggi sono diventata quel che sono è grazie a loro!

Princicci said...

SAREBBE DAVVERO BELLO PENSARE CHE UNA PERSONA A ME CARA POSSA RICOMINCIARE UNA NUOVA VITA DOPO IL CARCERE......LO VORREI DAVVERO CREDERE E DENTRO DI ME LO SPERO FORTEMENTE.....INTANTO IO POSSO SOLO PREGARE CHE LUI RIESCA A SUPERARE QUESTA TRISTE PAGINA DELLA SUA VITA..A TUTTI DICO NON GIUDICATE L'ERRORE DI UN UOMO PERCHE' NESSUNO AL MONDO è IMMUNE DA SBAGLI.

Anonymous said...

pur essendo tutte queste belle cose raccontate solo cerotti sulla ferita sanguinante della libertà amanettata, devo spezzare una lancia in favore di chi dirige il carcere militare, in favore di tutti gli adetti e di tutti i detenuti, ho trascorso all' interno di questo carcere una delle giornate più significative della mia vita, e ne sono uscita con uno stato di animo sereno per chi lasciavo dentro.
nella speranza che le carceri civili prendano esempio da questo luogo che di rieducativo a veramente molto faccio i più vivi complimenti al direttore e al personale tutto presente in questa struttura.

Anonymous said...

mi auguro davvero che sia cosi' e che questa serenità della quale parli sia palpabile anche dai detenuti....allora vorrebbe dire ce per tutti c'è una speranza...ed è proprio ciò che auguro ad un amico..puoi farcela, devi solo crederlo.Io continuerò a pregare per te.

Anonymous said...

Dire che il carcere di Santa Maria capua avetere non è un carcere è un affermazione troppo azzardata, ma rispetto alle cerceri civili( spesso incostituzionali)questo carcere , è sicuramente un carcere che rispecchia in pieno i principi della costituzione.
Non esiste il distacco imposto dalle norme penitenziarie e oserei quasi dire che oltre a rispetto tra esercito e detenuti esiste affetto.
Credo che la qualità dei detenuti presenti in questa struttura sia quello che fa di base la differenza con le altre carceri, sono ragazzi che pur avendo sbagliato non hanno di base una vera e propria indole delinquenziale.
bli said... tu scrivi
mi auguro davvero che sia cosi' e che questa serenità della quale parli sia palpabile anche dai detenuti....be molti di loro sono più che turbati arrabbiati con se stessi , moti di loro hanno servito fedelmente la patria per decenni e il loro errore sono i primi a non perdonarselo.
riguardo a :
allora vorrebbe dire ce per tutti c'è una speranza...
il potenziale di rieducazione e socializzazione all'interno di questa struttura non è alto è altissimo.
Non ti nascondo che qualche anno a Santa Maria Capuavetere lo dovremmo trascorrere tutti, noi crediamo di essere innocenti ma in reltà tutti siamo colpevoli di essere innocenti, e un pò di rieucazione ai cittadini della Repubblica Italiana non farebbe male.
Ad essere sincera non dico che questo carcere è un paradiso, ma ammetto che non lo affermo solo perchè il mio amico lo preferisco "all'inferno" vicino a me.
I più sinceri complimenti a chi di come si dirige una struttura poenitennziaria ha vermente capito tutto.
e pensare che sono militari e che quindi si altenano,e allora non mi resta che dire che ora capisco perchè gli italiani nelle missioni estere sono così benvoluti.

Anonymous said...

leggerei per ore i tuoi commenti su santa maria capua vetere..mi dai tanta serenità....ho bisogno di credere che questi ragazzi e uno in particolare possa fercela....è giusto ciò che dici.credimi ha serviti il suo paese con grande onore e dignità gadagnandosi l'affetto e la stima di tutti ....poi quel maledetto errore......ho paura cge non riesca mai a perdonarsi anche se tante persone gli sono rimaste accanto.ti prego raccontami di più di come si vive lì..fammi sperare ancora grazie di cuore

pisa said...

Pur essendo per me difficile, ringraziare che tiene recluso un mio parente, devo condividere i commenti di cui sopra.
La sensazione di legalità e di rispetto per i principi costituzionali che si avverte all'interno del carcere militare di Santa Maria C.V, è unica.
I ragazzio del nostro esercito sono unici.
Esci da quel carcere con una sensazione serenità per chi lasci dentro , ma sopratutto esci con una sensazione di legalità e voglio e rispetto per la legalità unica.
Uscendo dal carcere militare saluti i ragazzi dell' esercito e pensi tra te e te sono ORGOGLIOSO DI ESSERE ITALIANO, l'orgoglio passa 200 metri fuori la struttura penitenziaria quando ti trovi sommerso da cumuli di spazzatura, e allora capisci che quanto dichiarato in un post precedente

ed esattamente " qualche anno a Santa Maria Capua vetere lo dovremmo trascorrere tutti, noi crediamo di essere innocenti ma in reltà tutti siamo colpevoli di essere innocenti, e un pò di rieucazione ai cittadini della Repubblica Italiana non farebbe male"

è un commento per niente sarcastico
ma molto veritiero, paradossalmente sembrera strano a dirsi ma la legalità e il rispetto presente in questa struttura penitenziaria sia per il prossimo sia per i principi della costituzione, sia per il rispetto per la natura è unico, allora ti senti in dovere di unire ai complimenti precedenti i tuoi certo che il tuo parente da li uscirà un cittadino modello.
un immenso grazie all' Esercito Italiano.

Anonymous said...

ciao....
ho bisogno di sapere come si vive all'interno del carcere militare di s.m.c. vetere.
Purtroppo un mio amico militare ha commesso un fatale errore e ora sta pagando le conseguenze in un carcere civile...
Vorrei capire se vale la pena consigliargli di trasferirsi in questo carcere militare nonostante la lontananza...
grazie

Anonymous said...

sono un militare anche io e delle volte penso a che come me puo commettere un errore e trovarsi li dentro,e a tutti dico di non giudicare perchè nessuno è perfetto

Anonymous said...

CIAO, IN QUALE CARCERE CIVILE SI TROVA IL TUO AMICO?

Anonymous said...

ho prestato servizio nel carcere militare come caporale addetto alle guardie nei vari bracci del carcere nell anno 01-02 e posso affermare che s.m.c.v. non è un carcere ma un hotel con tutti i comfort possibili ed immaginabili e con regole molto blande che devono rispettare + i militari che i "civili" che abitano il carcere....e poi per finire: i "civili" che abitano il carcere sono solamente gente che + di altri dovrebbe vergognarsi x aver voltato le spalle ai vari giuramenti fatti alla bandiera italiana (poliziotti spacciatori, carabinieri assassini e finanzieri ladri)..... COMPLIMENTI ITALIA!

Anonymous said...

vinsent
Il carcere in questione è stato cambiato da queste persone che io ringrazio fino alla fine dei miei giorni il Ten Col SALUCCI Roberto e la luogo tenente MarcellinaroFrancesco e il cap med. Sorrentino Salvatore poi la strada e stata continuata dal Ten col Del Monaco e dal maggiore medico Onti Raffaele queste sono le persone che del carcere militare ne hanno fatto un simbolo
saluti da V. Gels.

Anonymous said...

ciao Vinset , speriamo che anche il nuovo comando e quelli che verranno in futuro, continueranno l'opera veranebte eccezionale, (forse eccezionale è pure riduttivo) portata avanti dai loro precedessori.

Anonymous said...

Io ho prestato servizio a SMCV...conosco molto bene V.Gels....come dimenticare una persona come lui e di suo cognato!...Secondo il mio parere Santa Maria è una relatà carceraria inimitabile, il caro Ten.Col. Del Monaco riuscì a creare in poki mesi attività davvero svariate, i vigilatori erano sovraccaricati di lavoro a causa delle numerose feste, incontri, progetti ma alla fine t sentivi partecipe a quelle attività! Non si può copiare come progetto quello dell'ormai unico carcere militare in ambito civile, lì ci sono ospitate persone che anche solo per una piccola parte della loro vita hanno indossato una divisa combattendo la deliquenza poi la vita li ha portati a commettere dei sbagli ma in fondo al loro cuore hanno sempre un senso di civiltà che in carceri civili non esiste...sarebbe impossibile trovare delle figure cm alfonso, il caro enzo tutto fare che se avevi un problema con l'elettricità te lo risolveva in un batter d'occhio, l'artista della cucina il caro amico di nola, potrei continuare per ore a mensionare le persone incontrate lì che ognuna di loro era pietra portante della struttura...Spero di poter incontrare in qst forum altre persone che hanno abitato quei posti...un saluto da 1 sottuf. di portineria

Anonymous said...

Ciao vigilatore, fino a qualche mese fa anche io credevo che Santa Maria fosse una realtà inimitabile, ma forse inimitabili sono uomini come Salucci e Del Monaco, speriamo che chi ci sia ora e chi lo seguirà capisca quanto sia importante e costituzionale continuare l’opera dei suoi precedessori. Caro vigilatore per il momento i due cancelli verde speranza sono diventati per dirlo con parole di personaggi illustri “abbronzati “ , l’area verde è stata recintata di nero, in compenso una bella frase , il suo significato è più o meno “ non giudicare” campeggia all’interno della struttura. Santa Maria è ancora una realtà inimitabile speriamo che non sia questa struttura così eccezionale a cercare di imitare le altre. Per il resto condivo con te che ci sono figure che non troveresti altrove ed Alfonso condivido essere una di queste, per fortuna per lui si sono cominciate ad aprire le porte e verdi o nere che siano diventate a lui più di tutti auguro di cominciare a vedere l’arcobaleno.

Anonymous said...

Ho saputo che in questi mesi la mentalità di chi comanda si è trasformata un pò...io posso soffermami sul periodo in cui ha comandato del monaco e posso dire che davvero gli ospiti della struttura erano davvero trattati come persone e non come numeri da conteggiare alla chiusura celle! Per quanto riguarda salucci da storie raccontate da mie anziani, che erano davvero anziani quando sono arrivato io a santa maria, quelli che avevano vissuto 2-3 anni lì dentro da questi m sono fato l'idea che i comando di salucci era un pò troppo stravagante! Spero che l'ormai unica struttura carceraria militare e il progetto che ha intrapreso del monaco non vada allo scatafascio incontrando il comando di guerrieri...xkè santa maria non è nassirya!!

Anonymous said...

Ciao vigilatore Magari anche il trasferimento dellì OPM a Santa Maria ha giocato la sua parte.
Per fortna gli ospiti continuano ad essere trattati come persone, spero solo che le retrizioni
( comunque blande e legali)non si facciano troppo snetire.

Anonymous said...

ma sei un ex-ospite o qualcuno che ci ha lavorato?

Anonymous said...

ciao vigilatore mi avvalgo della facoltà di non rispondere

Anonymous said...

xkè da come parli forse capisco che le normali restrizioni ormai impiegate per te sono come un'ingiustizia!

Anonymous said...

Vedi caro vigilatore, dopo vari martellamento dei media che non fanno altro che parlare di scarcerazioni faci e città insicure ho voluto verificare di persona che questi delinquenti messi in carcere avessero i mezzi necessari per essere restituiti alla società migliore di prima ! ed ho scoperto che a Santa Maria ci sono e sottolineo che ci sono e non che ci erano! Le restrizioni non le trovo ingiuste ma se mai penso che scegliere è un diritto saper scegliere è un dovere! Tu più tosto ripensando a quei ragazzi non pensi che qualche sentenza emessa in nome del popolo italiano sia un po’ troppo pesante?

Anonymous said...

Io non ho la facoltà di poter dire se una sentenza è ingiusta o meno...io mi sono allontanato da 2 anni da Santa Maria per un trasferimento e da quanto posso ricordare io non si è dato nessun ergastolo per un furto di caramelle...capisci!

Anonymous said...

Non è a una sentenza di ergastolo che stavo pensando, comunque è vero non possiamo sicuramente dire che una sentenza sia giusta o meno , una cosa la possiamo fare e io la faccio, auguro a quei ragazzi un buona fortuna e al nuovo Comandante buon lavoro. Alle vittime dei reati e alla società tutta ,auguro di riuscire a perdonare, perché trovo che il perdono sia il sentimento più bello, il più perfetto, il più difficile, il più giusto.

Anonymous said...

TRENTA ANNI VENGONO DATI PER MENO DI UN FURTO DI CARAMELLE ! BELLA ITALIA!

Il Tempo, 18 novembre 2008



Un errore giudiziario clamoroso, un’ingiustizia pagata con trent’anni trascorsi nelle celle di diversi penitenziari italiani. Tutto per le dichiarazioni di un presunto pentito, mosso probabilmente solo da rancore personale.

È la vicenda di Melchiorre Contena, un allevatore di Orune trapiantato nel Viterbese, prima a Vetralla e poi ad Acquapendente, condannato per il sequestro e l’omicidio di Marzio Ostini, avvenuti nel gennaio 1977: dopo aver scontato l’intera pena, la Corte d’appello dell’Aquila lo ha riconosciuto innocente. La sentenza, emessa nel luglio scorso e notificata a Contena pochi giorni fa, revoca quella della Corte d’appello di Bologna dell’8 giugno 1983 "ed assolve il Contena dai reati per i quali ha riportato condanna per non aver commesso il fatto". La Corte ha stabilito anche la restituzione delle somme pagate per spese processuali, per il mantenimento in carcere e per il risarcimento dei danni alle parti civili.

Marzio Ostini, imprenditore lombardo di 38 anni, venne rapito il 31 gennaio 1977 nella sua villa di S. Casciano Bagni da tre uomini. Il suo cadavere, nonostante il pagamento del riscatto di un miliardo e 200 milioni, non venne mai ritrovato. Per le indagini fu decisivo un servo pastore, Andrea Curreli, che si presentò ai carabinieri di Montefiascone accusando Melchiorre Contena, due suoi fratelli e altre quattro persone, tutti arrestati.

Il "pentito", però, rilasciò dichiarazioni contraddittorie, prima ritrattando e poi riconfermando le sue accuse. Senza considerare il risentimento nutrito da Curreli nei confronti dei Contena, per i quali aveva lavorato prima di essere licenziato perché considerato inaffidabile. Circostanze che portarono all’assoluzione degli imputati sia in primo grado che in appello a Firenze.

La Procura generale però presentò ricorso in Cassazione e la Suprema Corte rinviò il processo a Bologna dove Melchiorre Contena fu condannato a 30 anni. Qui cominciò la battaglia della moglie, Miracolosa Goddi, che ha sempre creduto nell’innocenza del marito.

La donna scrisse ai giornali e partecipò a trasmissioni televisive gridando ai quattro venti l’ingiustizia subita. Col sostegno dell’avvocato Pasquale Bartolo del foro di Roma, venne presentata una prima istanza di revisione, respinta dalla Corte d’appello di Ancona. Quattro anni fa la Cassazione rinviò gli atti a L’Aquila, dove è stata emessa la sentenza assolutoria. A Melchiorre Contena, giunto alla soglia dei 70 anni, è stato restituito almeno l’onore. Ma nulla potrà risarcirlo per quei 30 lunghissimi anni di umiliazioni trascorsi dentro i penitenziari italiani.

Anonymous said...

Questa è un'ingistizia senza alcun ombra di dubbio....ma pensare invece che ci sono migliaia di omicida che girano liberi perchè non sono mai stati scoperti i loro omicidi o cosa ancora più rabbiosa che sono riusciti a dileguarsi dalle indagini!

Anonymous said...

non so se ridere o piangere e vero che le persone che hanno fatto degli sbagli pagano ma devono pagare non fare una vacanza ma speriamo bene dopo e siamo tutti italiani

Anonymous said...

SIAMO TUTTI ITALIANI MA CHI SBAGLIA DOVREBBE PAGARE ALMENO CON RIGORE E NON CON LO SVAGO NON CREDETE?

Anonymous said...

caro/a anonimus
Non mi sembra che si svaghino poi così tanto!!!!!!

Anonymous said...

buon 2009 a tutti i ristretti del carcere militare.

Anonymous said...

un saluto a tutti i ristretti del carcere militare e a tutto il personale da Bruno.

Anonymous said...

vorrei salutare un paio di ospiti ristretti a Santa Maria, sono Alfonso e Ignazio qualcheduno riesce a portargli i miei saluti?
Carmela.

Anonymous said...

Anche io vorrei salutare tutti i ristretti del carcere militare un saluto a tutti.
Maria

Anonymous said...

ciao Carmela i tuoi saluti sono stati riportati.

Anonymous said...

C'era una volta un carcere che sembrava una quasi prigione di lusso, c'era una volat il Comandante Del Monaco, magari tornasse!

Anonymous said...

ei qualche persona mi può dire l'indirizzo di questo carcere?
vorrei scrivere ad uno di questi detenuti, quelli indicati nell'articolo sono ancora tutti dentro?

Anonymous said...

L'indirizzo è
nome cognome
c/o C.G.M.
Via del lavoro 202
81055 Santa Maria Capua Vetere
Caseta

Marco'84 said...

Ho passato Nove lunghissimi mesi nel carcere, quasi come detenuto, ero uno dei militari di leva che si assecondavano a fare la guardia. Nove mesi e tre giorni, a ricordare prende la malinconia, ma nonostante sia stata un'esperienza che ha veramente lasciato un segno, ringrazio il mio comandante e tutti i compagni del IV° '84 scaglione, per la bella esperienza.

Anonymous said...

Vorrei mandare un saluto speciale ad Alfonso.
Ciao da Francesca.

Anonymous said...

Qualcheduno mi sa dire se Sergio Coppola ancora ristretto presso questo carcere?
Se si gli potete portare i miei saluti

Anonymous said...

SALUTO A TUTTI GLI OSPITI DI QUESTO PENITENZIARIO.

Anonymous said...

un saluto speciale all'unico ristretto speciale che abbia mai conosciuto e quando dico unico non c'è bisogno di fare il nome c'è ne è uno solo. ciao Anna

Anonymous said...

Anche io penso che di detenuto speciale c'è ne sia uno solo e lo saluto insieme a te..... spero che stamo pensando alla stesa persona , ma quando dici speciale di speciale c'è solo lui , hai ragione è inutile mettere il nome ,metto solo l'iniziale A......
ciao I.F.

Anonymous said...

Ho prestato servizio in questo carcere nel 1996 nel reparto detenuti,allora a dirigere il carcere c'era il ten.colonello merola,sostituito in seguito dal ten.colonello rollo,ed a dirigere il rep.detenuti c'era il cap. puca,non dimentico quei 9 mesi della mia vita passati li',e tutte le persone che ho conosciuto sia come detenuti che come vigilatori

Anonymous said...

TANTI AUGURI DI BUONA SALUTE AL DOTTOR CONTRADA OVUNQUE SIA .

Anonymous said...

buon ferragosto a tutti i ristretti presso questo carcere.

Anonymous said...

..... Sono uscito due mesi fà dal carcere di Santa Maria c.v. e posso dire che è sempre un carcere, l'unica differenza e che lì dentro ci sono i militari che hanno un cuore, invece nei carceri civili dove ci sono passato i penitanziari(non tutti) hanno un cuore di ghiaccio..... Saluto tutti i carcerati ed in particolare don sebastiano e la voce più bella del carcere che ci teneva su facendoci ascoltare le sue canzoni...ciao Fortunato, Gigino, pietro, raffaele e tutti gli altri un bacio grande con affetto...... N.....

Anonymous said...

ho passato solo pochi giorni nel carcere militare di s.m.c.v. e sono uscito nello stesso mese in cui sono entrato e sono da poco tornato in libertà. un arresto ingiusto e un trauma infinito. ringrazio il comandante col. turco e tutti i militari dal cap ai mar e soprattutto ai caporali i quali sono più a stretto contatto con noi e sono dei gran bravi ragazzi con un cuore grande. è stato un incubo che non finirà per tutta la vita. siamo stati trattati da essere umani e c è sempre stato il rispetto da ambedue le parti. è vero che molti colleghi hanno commesso degli errori gravi ma è pur vero che rimanendo tutta la vita chiusi lì dentro stanno scontando la loro pena. ci sono molte persone che hanno commesso reati come i loro ma sono comunque fuori sol perchè sono stati più fortunati. tutti possiamo sbagliare e nessuno può giudicare. un saluto a tutti ma in special modo ai detenuti e ai caporali.

Anonymous said...

Si, probabilmente lo e

Anonymous said...

sto passando anche un britto periodo...sto conoscendo bene questo carcere perchè una volta alla settimana vado a trovare una persona speciale... una persona INNOCENTE... e nn lo dico solo perchè mi cara ma lo dico perchè e veramente cosi sembra banale ma è vero... sto vivendo un incubo grandissimo perchè mi fa tanta rabbia pensarlo li quando quello è l ultimo posto dove drovrebbe stare potete anche nn crederci ma è la verità dentro il crcere di s maria capua vetere c'è una persona innocente ma davvero innocente.è vero e stupido credere che sta in carcere e non ha fatto niente però e proprio cosi...forse chi è uscito da poco lha conosciuto perchè non sta da molto li dentro...alla mia età cioè a 17 ANNI ho capito che questa italia e tutta pazza e gli uomini sono tutti pazzi e cattivi. la persona che sta a smaria capua vetere sta vivendo un ingiustizia enorme... so,perchè è normale che nessuno mi creda ma pultroppo è prprio cosiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii...vorrei tanto sapere cosa si fa li dentro...spero solo che tu stia bene dai c' è la facciamo... ti voglio bene PAPà....

Anonymous said...

Ciao piccolo grande uomo, ciao 17enne del post precedente, il tuo messaggio mi ha colpito perché credo che la cosa più bella e più rara per un genitore è quella di essere difeso dai propri figli, e sicuramente tuo padre con un figlio così si sentirà più ricco e più felice di tanti uomini liberi,per il resto non so è vero che gli uomini sono tutti pazzi e cattivi , io ho sempre creduto che non esistono persone brave e persone cattive , ma semplicemente esistono azioni belle e azioni brutte, ma detto questo devo confessarti , che tutti abbiamo del buono e del cattivo, c’è chi ha più dell’uno o dell’altro e io personalmente credo che ci sono più buoni che cattivi e mi piace credere che sia così. Io non so se tuo padre sia colpevole o innocente ma se può consolarti ti assicuro che in questa bella Italia in cui tu credi che siano tutti pazzi, tutti sono colpevoli di qualcosa ma pochi, pochissimi forse nessuno è colpevole di tutto. Auguri per il tuo papà.

Anonymous said...

grazie per il commento...hai ragione tt gli uomini sn colpevoli di qualcosa ma c'è sempre uno in particolare che è il più cattivo di tutti c'è sempre qualcuno che non sa cosa fa... non sono un ragazzo ma una ragazza di 17 anni che sta morendo dal dolore...tu hai ragione se non sai se mio padre è innocente o colpevole ma ti assicuro, anzi vorrei dirlo a coloro che almeno 2 mesi fa sono stati a s maria capua li cè un uomo innocente ma pultroppo come ho detto esiste sempre un animale perchè io cosi definisco le persone più cattive del solito... vorrei tanto che qualcuno che già ha vissuto questa esperienza bruttissima mi raccontasse u pò cosa si fa li...vi pregooooooooooooooooooooooooooooooo ne ho tanto bisogno

Anonymous said...

Un saluto immenso e speciale al serg Del Gaudio!!!

Anonymous said...

cara ragazza di 17 anni posso capire il tuo immenso dolore e quello della tua famiglia. che tuo padre dsia innocente o meno credo che questa sia una considerazione secondaria perchè la cosa più importante adesso è che voi gli concediate tutto il vostro calore il vostro affetto la solidarietà e l'amore che lui sicuramente vi ha dato da sempre. altro passo importante è quello di trovare il miglior avvocato sulla piazza per aiutarlo al massimo e se è innocente un bravo avvocato saprà cosa fare. sappi comunque che una volta entrato nel triticarne della giustizia anche se innocente difficilmente riuscirà ad uscirne indenne, purtroppo l italia funziona così. io posso dirti che sono stato a smcv ed ero innocente e sto cercando di dimostrare fino all ultimo la mia estraneità alle cattiverie che mi hanno addebbitato ma devo confidarti che la mia fortuna è stata tanta anche se è stata ancorata ad una fetta di esperienza. nel carcere posso assicurarti che tuo padre non soffre perchè l ambiente è pulito, le guardie sono dei bravi ragazzi e si può giocare a calcetto, lavorare al bricolage, a calcio balilla o a pallavolo o a carte (moltissimi giocano a burrago). l unica cosa che può far soffrire tuo padre è l umiliazione di sapere che i suoi figli sappiano di questo momento di vergogna. se vuoi aiutarlo devi semplicemente dirgli: papà io ti voglio tanto bene e non vedo che tu esca da qui ma sappi che io ti voglio bene e che se sei innocente o colpevole a me non importa xchè ti voglio bene semplicemente xchè sei il mio papà. digli che stai bene con te stessa e che sei sempre fiera di lui e che di questo episodio nn ti importa nulla. questo devi dirgli. te lo dice uno che se lo voleva sentir dire ma nessuno gliel ha mai detto e nessuno è mai andato a trovare quando ero ospite a smcv. in bocca al lupo a te e papà. p.s. se lui è entrato nel mese di settembre io nn l ho conosciuto.

Anonymous said...

La ringrazio per Blog intiresny

Anonymous said...

grazie davvero per tutte le cose belle che mi hai detto...io a mio padre glie l ho sempre detto che lo voglio bene e lo continuerò a dirlo per tutta la mia vita per me lui è una persona unica e specialee io muoio dal dolore quando penso che sta soffrendo per qulacosa che non ha mai fatto...sono sicura che fra poco la verità verra a galla...voglio solo che tutti dovranno pagare per quello che gli hanno fatto tutti sopratutto chi sa della sua innocenza però se ne frega...questa esperienza mi sta facendo capire tante cose soprattutto la schifezza che c'e in questo mondo e in questa italia ricca di tanti uomini con la brama di potere.Mi dispiace che a te nessuno e venuto a trovarti e a dirti un semplice ti voglio bene perchè come tu stesso hai detto questa è una cosa indispensabile n un momento cosi duro della vita, gli affetti delle persone care non dovrebbero mancare mai...io a papà le voglio un bene indescrivibile e inimmaginabile...tu ora stai fuori da li lui ancora no è questo mi fa stare tanto male ho tanto bisogno di lui...grazie di nuovo per tutto quello che mi hai scritto...voglio dire solo che coloro che stanno facendo del male a mio padre pageranno amaremante Dio vede e provvede è sa anche chi è il colpevole di tutta questa storia...papà ti voglio bene mi manchi...ps mio padre è entrato prima di settembre

Anonymous said...

Ciao ragazza di 17 anni, provo a rispondere al tuo ultimo post, comprendo che la lontananza da tua padre ti faccia stare male, ma sono certa che tuo padre anche se fisicamente è ospite a Santa Maria è con te in momento della tua giornata, lui è con te nell’acqua che bevi, nell’aria che respiri, nel cibo che mangi, ma è con te anche nella tua rabbia e anche se la comprendo, credo che questo ne a te ne al tuo papà faccia tanto bene. Avvolte è sufficiente appena aprire gli occhi, bastano soltanto pochi istanti , forse non servono nemmeno tre secondi per rimanere schifati dal mondo, e se per caso ti tocca aprire gli occhi per forza è difficilissimo se non impossibile trovare un balsamo per lenire la ferità , io comprendo la tua sofferenza , ma la tua affermazione “ tutti dovranno pagare per quello che gli hanno fatto , tutti sopratutto chi sa della sua innocenza”, mi sembra nascondere una gran voglia di vendetta più che di giustizia. Credimi te lo dice una persona che voleva “giustizia” a tutti i costi, solo il perdono permette di liberarsi delle violenze subite. A dimenticavo non esistono animali e non esistono mostri , dentro ogni essere umano c’è un mostro e dentro ogni mostro c’è sempre un essere umano! Un sorriso al tuo cuore arrabbiato. Ciao.

Anonymous said...

Salve a tutti anche il mio papà è ristretto in questo carcere, e a pensare che io e la mia famiglia ci accingiamo a trascorrere un altro natale senza di lui, mi prende una tristezza infinita. Mio padre è stato giudicato colpevole, ma per me rimarrà per sempre l'uomo speciale che è. tvb papaà

Anonymous said...

Vorrei salutare tutti i ristretti e tutto il personale di questo carcere. Alessandra

Anonymous said...

Auguri di buone feste a tutti i ristretti persso quasta struttura.

robertina said...

ciao ragazza 17enne..be' io non sono molto piu' grande di te..ho 20 anni!!ho letto i tuoi commenti sul tuo papa' e mi ha colpito moltissimo..anche mio padre da due mesi e mezzo si trova li...sono distrutta perche' hanno toccato la persona piu' importante della mia esistenza...il mio maestro di vita..non mi capacito che lui sia li' dentro perche' so' che è innocente..non vedo da un mese mio papa' perche aspettiamo l'autorizzazione dal giudice e fare il colloquio di 4 ore...se tu gia sei stata li..ti prego un favore da sorella fammi avere notizie..spero in una tua risposta un bacione

Anonymous said...

cara robertina io vado ogni settimana da mio padre e cme hai detto tu anke lui per me è importantissimo ma credo che l'hai capito ho scritto molte cose...posso dirti che in questo carcere ci sono dei bravi militari delle brave persone poi quanto andrai te ne accorgerai...il tempo li dentro da come ho potuto capire c'è chi lo passa leggendo chi giocando a calcetto all' inizio però è un pò dura sopratutto i primi mesi alla fine anche se mi dicono che è un pò diverso dagli altri carceri sto sempre malissimo perchè so che mio padre è innocente come tu sai del tuo cercherò di darti informazioni piu precise nei prossimi giorni chiederò di tuo padre per vedere se si conoscono... mi dispiace perchè ho letto solo oggi il tuo messaggio seno ti facevo sapere prima...ti do un abbraccio forte perchè come te sto passando un periodo bruttissimo sto soffrendo tantissimo e non riesco a darmi pace...e solo noi sappiamo quello che si prova.. una cosa che non auguro a nessuno

robertina said...

sono contenta che mi hai risposto 17enne(non so' il tuo nome scusa se ti kiamo kosi') magari potremmo scambiarci le e-mail magari è piu' semplice parlare

Anonymous said...

ciao robertina ok x me va bene puoi lasciarmi la tua email cosi ti aggiungo

robertina said...

robertinani8@hotmail.com

Anonymous said...

Ciao a tutti, cosa si fa per andare a trovare una persona che si trova in questo carcere?Solo i parenti possono andare???

Anonymous said...

si solo i parenti...

Anonymous said...

grazie mille...

Anonymous said...

è vero che possono entrare solo i parenti. chiunque può fare domanda. se il detenuto si trova in custodia cautelare la domanda bisogna inviarla al gip che ha disposto la misura cautelare mentre se è stato condannato con sentenza definitiva la domanda va indirizzata al comandante del carcere e bisogna indicare i motivi della visita ad esempio perchè era un collega documentando la circostanza o perchè concittadini allegando un certificato di residenza o perchè parente allegando uno stato di famiglia storico da cui si evince la parentale e aggiungere che sicuramente avere tale incontro potrà giovare anche allo stato psicofisico del soggetto.
saluti

Anonymous said...

ho dimenticato di scrivere nella prima riga la scritta NON. quindi la frase corretta è non solo i parenti possono andare a trovare i detenuti.

Anonymous said...

Grazie ancora!!!

Anonymous said...

leggo e penso a tutto cio che è scritto, mi associo al tremendo dolore che state vivendo per i vostri amati che sono in quel luogo, stupidamente chiamato hotel a 5 stelle. Forse chi lo dice ha sempre dormito in alberghi come quelli di santa maria. Si vorrei tanto guardarlo negli occhi quando esprime tutto cio' fr vivere lui la tremenda umiliazione che si subisce ogni giorno ogni momento. Si perche quando qualche genio di caporale e/o ufficiale, ha litigato con la moglie o la fidanzata ci sta il detenuto per sfogare, sapendo che costui fuori ha una famiglia ad aspettarlo e non potrà mai reagire alle offese. La pena ti negano i tuoi diritti di uomo, quell'area verde cosi la chiamano si perchè devono colpire la famiglia, si noi dico perche' fino a pochi giorni fa ero rinchiuso li dentro, la motivazione altra infamia e calunnia. Non giudicate non condannate e scritto li fuori ma comprendeteli, bisogna dirlo a chi li dentro comanda non hai parenti che leggono li fuori.

Anonymous said...

in questo carcere c'è una persona per me davvero importante e vorrei capire bene che signigica quello che hai scritto...li dentro si subiscono umiliazioni???
io vado ogni settimana però in quell'ora non riesco a capire bene il comportamento di tutti li dentro e allora visto che tu ci sei stato vorrei capire bene come funziona questo carcere... cosa si fa tutta la giornata e se i militari che stanno li dentro sono bravi...grazieeee rispondimi al piu presto....

Anonymous said...

ti prego rispondimi...k significa bisogna dirlo li dentro a ki komanda??? ho assolutamente bisogno di una risposta

Anonymous said...

Ciao Anonimus, ho appena finito di scrivere ad un detenuto ristretto presso una struttura civile che è poco onesto parlare della polizia penitenziaria descrivendola solo come una cricca di picchiatori e guarda che mi tocca leggere… !!!!! Personalmente credo che non bisogna mai fare di tutta un erba un fascio , ammettiamo pure che “ qualche genio di caporale o ufficiale abbia litigato con la fidanzata “ , ammettiamo pure che si sia dimenticato di lasciare i suoi problemi fuori , ti sembra che questo sia sufficiente a descrivere tutti come mele marce ? il nostro esercito ti sembra cosi distante dalla frase in cui si legge “bisogna imparare a non ridere delle azioni degli uomini, a non piangerne, a non odiarle, ma a comprenderle”? Io non metto in dubbio che qualcheduno sia potuto montare di guardia dimenticandosi di lasciare i suoi problemi personali fuori , ma da qui a voler far passare che questa sia la cultura e la mentalità dell’ nostro esercito ( o addirittura delle nostre forze dell’ordine) credo che c’è ne passi un bel po’ , non trovi?

Anonymous said...

un saluto a tuuti.

Anonymous said...

Salve torno a rispondere, giustamente non facciamo di un erba un fascio. Parlo da esperienza vissuta ,vorrei far capire che in quel luogo, non si subisce nessuna violenza fisica sia ben chiaro, ma io parlo di violenza psicologica, faccio un banale esempio, e normale che durante le festività Natalizie un parente che viene a farti visita deve leggere appena entra la bella frase: Auguri di Buon Natale". Forse non mi sono spiegato quello e un luogo di dolore e non stiamo a ricordarlo a chi sta soffrendo,da anni. Parlo di umiliazioni, I tuoi diritti dove vanno a finire,e giustamente qualcuno risponderà sei in carcere , sei un delinquente sarai apostrofato per sempre.Se vogliamo usare un termine calcistico, possiamo affermare che per gli altri siamo emarginati, ci trovano quasi sempre in una posizione di fuori gioco. Per fortuna, anche se l’arbitro ci espelle dal gioco di gruppo, abbiamo sempre la possibilità di rimetterci in regola e ritornare in campo. È inimmaginabile il valore di una parola. Per chi vive lontano dal mondo ed è ormai costretto ad essere solo e sempre un numero. Per chi ha gli occhi offuscati dalla penombra silenziosa di una cella in cui il tempo sembra dilatarsi all’infinito. Per chi non possiede nulla più che il proprio corpo, avendo perso la sua anima in uno dei tanti corridoi di un tribunale. Per chi sa che da un momento all’altro Il giorno può essere deciso, da un altro uomo, abituato a scrivere la parola fine su centinaia di vite. Senza possibilità alcun diritto di replica. Senza alcun diritto e basta. Perché chi nella vita è stato zelante nel suo lavoro nel creare un suo essere, cos’è un uomo Cosa, e non chi. Perché per i più, egli è un essere inumano che prende le fattezze indefinite e terribili del Male. Un assassino. Un essere immondo. Oppure semplicemente...semplicemente un uomo. Insomma, cos’è? Questa domanda che tormenta non può trovare risposta in alcuna legge umana.Spero di riabbracciarvi al piu presto fratellini.

Anonymous said...

Salve a tutti, io a SMCV ho prestato servizio di leva fino al 05/2002 ed ero nell'ufficio matricola. Sono contento per Salvo Bonanno che ricordo solo come nomo su un fascicolo e non ho mai incontrato se non (forse) per qualche notifica con il Comandante Guido Rapolla allora in carica. Io ho vissuto quel carcere quando ancora c'erano i militari detenuti ma gli unici reati militari erano diserzione o mancanza alla chiamata di leva, una insubordinazione aggravata ed un peculato aggravato.
Ricordo Pietroiusti, fui presente io alla notifica della sentenza che recitava "fine pena: mai" e ricordo il suo sguardo. Ora non so se il carcemiles (si chiamava così nei fonogrammi) sia diventato un hotel ma di sicuro prima non lo era tanto meno per me ed i miei commilitoni che si facevano 3 settimane dentro (tutti di servizio di muta) e 3 giorni a casa.

Anonymous said...

ciao a tutti

dal C.le di leva G.L. 2° sca 03 (SPACCISTA)

ho pianto quando sono entrato li il primo giorno (all'epoca era un inferno per i caporali) e ho pianto l'ultimo giorno prossimo al concedo per la forte eperienza da me vissuta.....

li riesci davvero a capire cosa significa la vita,,, la libertà,,,

io spero ke lui sia tornato in libertà .... ma se non lo fosse vorrei salutare Andrea Solinas carabiniere detenuto.. e tutti gli altri che in quel periodo si trovavano li' dentro sia come detenuti che come caporali.....

un esperienza di vita davvero indimenticabile.....

mi farebbe davvero piacere ricevere notizie da tutti coloro che tra maggio 2003 / dicembre 2003 si trovassero li
ciao G. L.

Anonymous said...

Olá pensa que vosses não devia deixar os mafiosos a soltas, porque mafia e mafia e eles são prigosos.Mas continua a sua trabalho que voçê esta trabalhar bem e todos tem direitos.

Anonymous said...

salutatemi di cuore Sergio Coppola!
Marzia

Anonymous said...

Ho prestato servizio nel carcere di S.M.C.V nel 2001/02 come vigilatore di leva.
Ricordo Salvo Bonanno e Petroiusti,e devo dire che nonostante la privazione della libertà e le restrizioni imposte dal regolamento molti detenuti riuscivano a non incattivirsi.
Ricordo anche le condizioni vergognose in cui eravamo costretti a lavorare,giorni e giorni nei reparti fino al punto in cui non riuscivi piu a capire chi era il detenuto.
Li insieme ai miei colleghi del 5 sca 2001 contavamo i giorni che ci separavano dal congedo e tiravamo avanti cercando di fare il meglio possibile per quello che era il nostro addestramento.
Quanta gente è passata per il 52/53 o per il 73,chi c'è stato sà bene di cosa parlo.
Devo dire che a differenza degli "speciali" i detenuti per diserzione erano spesso delinquenti comuni che sfruttavano il loro status di "militari" per farsi trasferire in quella struttura,di certo meno dura di un carcere civile.
Ricordo con affetto il gesto di un poliziotto detenuto,il quale avrebbe potuto tranquillamente essere mio padre che nell'ennesimo giorno in cui non facevo in tempo ad andare a mensa vedendomi nel reparto,a digiuno dal mattino pensò bene di portarmi qualcosa da mangiare.
Sono contento che la situazione sia migliorata per tutti,erano veramente tempi duri,spero solo che il servizio di vigilanza venga assegnato a personale piu esperto,infatti sò per averlo provato che 3 mesi di addestramento non sono sufficenti a gestire determinate situazioni che si possono creare nell'ambiente carcerario.

Anonymous said...

Ciao a tutti sono molto contenta di aver trovato questo blog forse è la mia unica speranza per sapere se a s.m.c.v.è recluso una persona speciale x me : C.P. del c.f.s. nel caso sia cosi' vorrei tanto fargli sapere che gli sono vicina e sapere se ha ricevuto la mia lettera.... Non so se è possibile... grazie mille Enrica

Anonymous said...

Sono stato anchio detenuto presso il Carcere Militare di Santa Mria Capua Vetere,e vi assicuro che e un luogo dove si trova il tempo per pensare e per darsi una ragione per continuare ad andare avanti,con laiuto del Signore e con lumanità che ogni Militare ci mette a disposizione,acora oggi posso dire che la vera e sola umanità esiste solo nell'esercito,sono fiero di essere stato detenuto pesso quella struttura,ho trovato cortesia e umanità,che fanno di quel carcere un percorso rieducativo,ho lasciato tanti fratelli,uno in particolare,mi limito a segnalare la sua città,Catania,io sono stato lì detwenuto da Novembre a Marzo,cari fratelli vi saluto a tutti,cara ragazza di anni 17,leggevo il tuo commento e stai tranquilla devim solo volergli bene a tuo papà.ciao.....caro fratello.P....sò che swei una persona innocente ciao A.un saluto particolare a un grande uomo lì detenuto,grazie Dot.....

gaetano said...

voglio salutare tutti coloro che mi hanno conosciuto nel carcere militare di S. Maria. Sono stato recluso dal 6 gennaio 2003 al 4 agosto 2006, non so se mi spiego. Conosco tutti quelli nominati nei messaggi, xchè da maggio 03 a quando sono uscito ero allo spaccio detenuti e anche a quello esterno degli uff.li - sott.li e caporali. Saluto Ignazio, V. Gels., Alfonso e tutti, sicuramente i ragazzi sono veramente bravi e i comandanti che si sono succeduti nel periodo in cui ero li lo sono stati ancora di più. Ciao a tutti

Anna said...

Ho in questo carcere una persona a me cara Che il 25 nov 2010 e' stato condannato a 6 Anni x me ingiustamente. Ringrazio tutti coloro Che Hanno descritto l'ambiente e le attivita' Che si possono svolgere. Io vivo all' estero e non potro' venire a visitare il mio caro amico G. Che quando era fuori tutti lo cercavano e adesso non lo conosce piu nessuno neanche la sua stessa famiglia adesso e solo e abbandonato a se stesso, glib hanno tolto tutto... L'unica consolatione sono le rare lettere Che ricevo...lui e in forte depressione e prende psicofarmaci x sopportare le giornate li dentro. Ringrazio tutti I militari Che lavorano li con onore, cuore e pazienza.
tanta pazienza. Non diamentichero' Mai quando mi scrisse l'estate scorsa descrivendomi il caldo soffocante e le miriadi di scarafaggi Che popolavano la cella...altro Che albergo...ma smettetela di scrivener cavolate....
Ungrande abbraccio G.

Anonymous said...

Ho un conoscente lì da qualche mese detenuto e orrei scrivergli. Ocorrono autorizzazioni speciali per far recapitare una lettera? Può venir impedito ai detenuti di leggere la posta a loro inviata?

Anonymous said...

sono stato vigilatore e custode nel carcere di santa maria capua vetere da gennaio a maggio 2005.
ricordo il primo giorno....fu tremendo....è vero quando si dice che a fare la galera erano i caporali e non i detenuti...il cancello 73,il 52/53...la 3^ portineria..entravi nell'"area attiva" il lunedi e uscivi 2 settimane dopo.Poi le cose sono cambiate per fortuna,per me,in quanto mi hanno dato l'incarico di spaccista e ricordo con affetto i commilitoni che prestavano servizio con me e quel disgraziato di Morea G. (detenuto) che ci faceva pisciare dalle risate.dopo i primi mesi capisci che cmq non bisogna farne un dramma e se sai comportarti sono tutti delle brave persone.L'importante è non dimenticare ne tu ne loro che siete dentro un carcere e che hai a che fare con gente che ha commesso reati.Ricordo Vella,pluriomicida.Monas,sfruttamento della prostituzione.Borzacchelli,associazione mafiosa.Andrea Solinas uomo con le palle,omicida,decide di farsi trasferire al civile. tanti ricordi....Filicicchia,Giovanni(che faceva l'amore con la moglie nella stanza dell'avvocato e che ci metteva sempre in casini assurdi)....tanti ricordi...un'esperienza che mi ha segnato e che mi ha aiutato a farmi crescere..

Anonymous said...

Leggete questa critica, credo abbia ragione:
http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20110320035103AAonTNQ

Mauro Suttora said...

grazie a tutti per l'attenzione verso il mio articolo, almeno e' servito a creare questo dibattito

Anonymous said...

buongiorno,
potete informarmi circa le condizioni attuali del carcere di SMCV?
si trattadi un carcere chiuso o aperto?
quanti posti ci sono?
chi è l'attuale compandante?
c'è il magistrato di sorveglianza?
grazie, cordiali saluti

prima muta said...

Vigilatore e furiere detenuti tra il 1997 e il 98.. allora l'unica attivitä che facevano i detenuti era guardare la tv.. oltre alla palestra e al ping pong e una partita di calcio all'anno contro i vigilatori.. ricordo con affetto nel reparto puniti antonio c. L' unico detenuto a cui dopo anni di detenzione ancora arrivavano le promozioni per merito speciale... le battaglie in palestra, le risate... e la moglie avvocato con cui si intratteneva piu delsolito... le guerre nel reparto militari detenuti pieno di delinquenti disertori... bella esperienza!

Anonymous said...

Ora i militari sono detenuti nelle ambasciate

Anonymous said...

Anche io ho fatto il militare a S.M.C.V. nel lontano 1996 (V scaglione) e nei miei ricordi non c'é tutto questo hotel 5 stelle anzi......Ricordo che appena arrivato montavi di terza muta (turno più lungo di vigilanza) e non esisteva il riposo dopo il 24 ore ma un'altro turno, se eri fortunato ti facevi i colloqui. Durante il servizio ci fu pure una tentata evasione dal reparto nuovi giunti .....prontamente fermata ;-) e poi ricordo tantissimo il Reparto dove stavano i militari disertori dove erano una continua battaglia nel sentirli chiamare dalle celle "caporale" mentre tu eri nel corridoio e loro beati sul letto a vedere la tv..........

Unknown said...

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Unknown said...

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Unknown said...

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