Thursday, October 19, 2006

Intervista a Birgit Hamer

Oggi, 27 settembre 2006

Malaga (Spagna), settembre

«Perdono Vittorio Emanuele».
Perdona il principe? Proprio adesso che, 28 anni dopo, ammette la sua colpevolezza?
«Certo, io l’ho perdonato da tempo. Così insegna il Vangelo. Ma lui deve sottomettersi alla giustizia terrena, come tutti gli altri cittadini».

La esile signora che abbiamo di fronte, Birgit Hamer, 49 anni, è sorella di Dirk, il diciannovenne tedesco ucciso da Vittorio Emanuele di Savoia nell’agosto 1978 a Cavallo. C’era anche lei, quella notte, in una delle due barche ancorate nella rada dell’isola fra la Sardegna e la Corsica. E da allora ha dedicato la propria vita a cercare giustizia per il fratello. Senza trovarla.

Tempi lunghi, lunghissimi, biblici. Più o meno ogni 14 anni alla signora Hamer succede qualcosa di tremendo. Nel ‘78 l’omicidio, che ha sconvolta l’esistenza sua e della famiglia (la mamma è morta di crepacuore nell’85, a soli cinquant’anni). Nel ’91 l’incredibile assoluzione per il Savoia a Parigi. E ora la clamorosa ammissione da parte del principe: «Avevo torto, ho fregato i giudici francesi».

Come tutte le frasi che hanno inguaiato Vittorio Emanuele negli ultimi tempi, anche questa gli è stata intercettata. Non al telefono, ma con un microfono segreto nella cella del carcere di Potenza dov’era rinchiuso in giugno per le corruzioni sulle slot machines. Così si è vantato con un coimputato: «Eccezionale! Venti testimoni, e al processo si affacciarono tante di quelle personalità pubbliche... Il procuratore aveva chiesto cinque anni e sei mesi. Ma ero sicuro di vincere, ero più che sicuro».

Il Savoia ricorda bene il tragico fatto: «Ho sparato due colpi, uno ha preso la gamba del ragazzo che era steso, passando attraverso la carlinga della barca. Pallottola trenta zero tre». Ma anche la signora Hamer ricorda molto bene. Ha scritto un libro. Non ha mai smesso di inviare lettere perorando la causa della giustizia. L’ultima risposta le è arrivata dal nuovo presidente italiano Giorgio Napolitano in giugno, appena una settimana prima che Vittorio finisse di nuovo in prigione. Un’altra il 18 luglio da papa Benedetto XVI, suo connazionale, che le fa rispondere: «Prendiamo molto a cuore il suo caso e preghiamo per voi, anche se non possiamo interferire negli affari interni di autorità straniere».

«Il mio avvocato francese, Sabine Paugam, dice che in Francia normalmente dopo un’assoluzione il processo non si può rifare», ci dice la signora Hamer, «ma che in presenza di fatti nuovi farà una nuova denuncia. Ma visto che la sparatoria è avvenuta su una barca italiana e tutti, a parte me e mio fratello, erano italiani, spero che ci possa essere un nuovo processo in Italia. Sono convinta che non riuscirà a “fregare” anche i giudici italiani».

Siamo seduti su un terrazzo che dà sul mare. Il panorama è splendido, come splendida era la vita della famiglia Hamer prima della tragedia. Birgit, bellissima, era stata eletta miss Germania nel ’76. Poi lei e i suoi tre fratelli (Dirk più giovane di due anni, gli altri più piccoli) si trasferirono a Roma con la mamma. Il signor Hamer oggi vive anch’egli a Malaga. E’ medico, ha avuto un tumore, ne è guarito curandosi da solo, ma negli ultimi anni ha avuto traversie giudiziarie.

«A Roma la vita era un sogno», ricorda la signora Hamer, «abitavamo in via Margutta, andavamo in vacanza a Positano... Io avevo cominciato a lavorare come modella e attrice, ho recitato per la Tv in Cinema con Pupi Avati e in un film di Armania Balducci, la compagna di Gianmaria Volonté: Amo, non amo con Jacqueline Bisset, Monica Guerritore e Maximilian Schell. Il produttore mi chiese se preferivo la parte della moglie o dell’amante. Gli risposi: “L’amante, perché sono le donne più amate”, ma oggi non penso più così. Il film fu girato nella primavera ’78, uscì in autunno e qualcuno mi accusò addirittura di sfruttare la tragedia di mio fratello per farmi pubblicità...

«Dirk era un ragazzo atletico, velocissimo nei 400 metri. Aveva conosciuto Mennea, si allenava nel campo della Farnesina. Un anno prima di morire mi disse: “Fra un anno o sarò famoso o sarò morto”. Gli piaceva una canzone dei Chicago con queste parole: “Se mi lasci ora, mi toglierai la parte migliore di me. Per favore non andartene...”. Eravamo legatissimi, andavamo sempre in giro assieme. Io avevo già fatto la maturità in Germania, lui frequentava il liceo tedesco di Roma, che stava in via Savoia... E Savoia si chiamava anche l’albergo dove approdammo appena arrivati nella capitale. Che coincidenze!

«Quell’estate affittammo una casetta a Porto Rotondo, e degli amici di mio fratello ci invitarono per una gita in barca. Dovevamo tornare in giornata, ma ci fu un temporale e così decisero di fermarsi a Cavallo. Io dormivo in una barca, Dirk in un’altra. Nel mezzo della notte accadde il fattaccio. Vittorio Emanuele arrivò urlando “Italiani di merda!” e sparando all’impazzata con una carabina da caccia. Voleva uccidere, e ci sarebbe riuscito se Niki Pende, che aveva preso di mira, non si fosse riparato e poi lo avesse disarmato con i riflessi di una tigre, evitando una strage. Ma il Savoia ammazzò lo stesso: il proiettile perforò la fiancata del motoscafo e colpì un’arteria della coscia di Dirk, che era sdraiato in cabina.

«Mio fratello si sarebbe salvato se fosse stato soccorso in tempo. All’inizio Vittorio Emanuele ci promise il suo elicottero per trasportarlo all’ospedale di Porto Vecchio. Ma aspettammo a lungo inutilmente, e alla fine decidemmo di portarlo noi in motoscafo. Aveva un’emorragia, perdeva molto sangue. Il medico ci disse che se avessimo tardato un altro quarto d’ora sarebbe morto. Poi iniziò il suo calvario: un’agonia di 111 giorni, l’amputazione della gamba destra, altre diciotto operazioni. Il 7 dicembre, mentre ero a Milano dalla mia amica Paola Marzotto, mia madre mi telefonò. Non ci fu bisogno che parlasse, avevo capito che era finita. E anche per me la dolce vita era terminata. Rifiutai un contratto in America, abbandonai la carriera di modella e attrice. Dedicai tutte le mie forze alla vicenda giudiziaria, ma all’inizio non immaginavo certo che ci sarebbero voluti quattordici anni per arrivare al processo. Lasciai Roma, tornai in Germania dove ho studiato scienze religiose comparate, letteratura italiana ed etnologia all’università. Ho avuto due figlie da un uomo che poi ci ha abbandonate, ora vivo con loro qui in Spagna. E non ho mai chiesto risarcimenti miliardari, come è stato scritto. Li ha chiesti la mia avvocatessa che ha lavorato per anni gratis. Conduco la mia battaglia esclusivamente per ristabilire l’onore di mio fratello e ottenere giustizia».

La signora Hamer, dolce e sempre bella, ci mostra con riluttanza l’album delle foto di famiglia: le immagini felici negli anni Sessanta, i bimbi piccoli in braccio alla mamma o che sguazzano nel mare. I quadri pieni di colori che Dirk dipingeva a Roma, le sue foto magro e abbronzato a Positano. Le foto di lei ai tempi dei trionfi di Miss Germania. E quella della tomba di suo fratello e sua madre nel cimitero dei non cattolici di Roma, alla Piramide.

Quando il nostro fotografo la convince a fatica a mettersi in posa con un’immagine di Dirk in mano, il suo sguardo carico di malinconia mi fa venire i brividi alla schiena. Sembra una mamma argentina di Plaza de Mayo che reclama giustizia per i giovani figli desaparecidos. Anche per Birgit Hamer sono passati trent’anni, ma lei non si è stancata di lottare per suo fratello.

Mauro Suttora

23 comments:

Anonymous said...

Volevo specificare che Geerd Hamer non è "guarito da solo" dal suo tumore al testicolo. E' stato operato, ha subito la chemio, e solo dopo essere guarito grazie alla medicina "ufficiale" ha cominciato a parlare della sua "Nuova medicina".

Anonymous said...

That is a lie, Hamer operate himself with sergury, but not with quimio.
Please after doing such acussetion, put you sources.

Anonymous said...

Vero, non ha subito la chemio. E' stato operato presso la clinica chirurgica dell'universita di Tübingen nel 1979. E' interessante notare che secondo le sue assurde teorie il cancro dovrebbe risolversi da sè senza alcun intervento chirurgico (al quale lui si è sottoposto), salvo eventuali complicazioni. Peccato che allora non avesse ancora "inventato" la Nmg, magari l'avrebbe seguita e oggi... Attualmente è latitante, perché accusato di incitamento all'odio razziale. Alcuni sospettano che in realtà si stia operando in segreto per un nuovo tumore, ma sono semplici illazioni.

Anonymous said...

Quante parole a vanvera, quante illazioni, quanta voglia di screditare, di abbuiare...
Da sempre nella storia dell'uomo la luce della verità abbaglia. E' più facile rimanere nella mezz'ombra. Con lo sguardo chino.
La testa piena di convinzioni, senza aver la voglia di guardare la vita con i propri occhi, lontano dalle influenze mediatiche, politiche o altre.
Liberarsi di tutte quelle regole che rendono prigioniero il nostro corpo e la nostra mente ed avere il coraggio di metterci in discussione.
La consapevolezza rende liberi.
La libertà è la strada giusta per vedere ciò che l'ignoranza vuole nascondere.

Anonymous said...

Gentile utente anonimo, qui non c'è alcuna illazione. Ho scritto erroneamente che Hamer aveva subìto la chemio, e ho corretto immediatamente. Chiedo scusa per l'errore. Ma tutto il resto delle accuse rivolte ad Hamer è ben documentato e facilmente visionabile cercando su google le parole-chiave "Hamer, italix" magari dando anche una rapida occhiata ai miei articoli su "Cronache del Mezzogiorno".

Tutto il resto, come la pseudofilosofia che dovrebbe giustificare l'esistenza gretta di persone che necessitano di un "ordine mondiale grigio" sopra la propria testa per giustificare la propria meschinità, è semplice fuffa. Qui si parla di testimonianze basate su documenti e sentenze ugualmente documentate, che sconfessano inequivocabilmente le teorie di Hamer. Dove sono le testimonianze (ancora una volta, DOCUMENTATE) dei pazienti guariti da Hamer? La invito pertanto ad approfondire l'argomento in maniera imparziale, e non leggendo solo quello che fa comodo al suo punto di vista.

Anonymous said...

Gent.le Ilario,
forse non ha letto attentamente quello che ho scritto o meglio ha interpretato a modo suo le mie parole solo per un irrefrenabile bisogno di urlare al mondo che Hamer è un truffatore.
Se bada bene nel mio commento, io non o affatto parlato di Hamer, nè di medicina, nè di pazienti, nè di chemioterapia.
Certo il mio commento viene di seguito ad un argomento dove lui ne è protagonista, ma ciò non implica necessariamente che tutto si riduca ad Hameriani o non Hameriani.
Il suo scrivere perentorio nei miei confronti, mi dimostra chiaramente quanto le sue convinzioni la portino ad offuscare quello che tra le righe Lei non riesce a leggere.
Quindi mi perdoni ma credo che tra noi, non possa esistere un colloquio costruttivo, si tratterebbe solo di esporre punti di vista che viaggiano su due binari paralleli e che non si incontreranno mai.
Il mio intento primario voleva essere quello di sensibilizzare a guardare oltre.
Oltre un'insieme di lettere accostate a formare della frasi che possono o non possono avere una senso.
Oltre a parole e pensieri che non sono nostri, ma che con la pigrizia del non cercare diventano padroni del nostro essere.
Scusi se le ho fatto perdere del tempo a Lei prezioso.
L'anonimo col quale ha parlato si chiama Sonia.

Anonymous said...

"Gentile" Sonia (Sonia ... ?)
lei ha affermato: "Quante parole a vanvera, quante illazioni, quanta voglia di screditare, di abbuiare...". Personalmente non ho mai scritto una sola parola che sia mai stata oggetto di querela o altro, per cui mi pesa molto se qualcuno (per di più anonimo, come nel suo caso) si permette di definire il mio lavoro d'indagine come un mucchio di "parole a vanvera, illazioni", con voglia di "screditare ed abbuiare".

Se (se) avesse riflettuto un po' di più prima di scrivere, avrebbe di certo capito che la mia era una difesa del mio operato, del mio lavoro d'inchiesta, e non certo l'ennesima riprova che le teorie di Hamer sono fallaci e pericolose.
Nella lontanissima probabilità che le sue parole non erano rivolte a me (ma ovviamente sono inserite in questo contesto, per cui de facto si ritrovano contestualizzate in tal senso) le chiedo in anticipo scusa per l'equivoco.

Spero che questa volta non ci saranno ulteriori fraintendimenti. Da parte mia non c'è alcun astio, ma solo la lucida consapevolezza che il mio certosino lavoro d'indagine non può essere impunemente definito "un mucchio di illazioni". Spero che capirà.

Anonymous said...

ma tutto questo mi pare fuori luogo,perche' non parlare di quel cesso di Vottorio Emanuele?

Pasquale Aiese said...
This comment has been removed by the author.
Anonymous said...

Quel giornalista d'assalto di Ilario D'Amato non se lo calcola nessuno! Scrive su un giornale di provincia e guadagna soldi con le sue inchieste su...Hamer?!? Se fate una ricerca su Hamer comparirà sempre anche Ilario D'Amato...più onnipresente di Gesù Cristo scrive in ogni blog in cui compaia la parola "Hamer". Oggi Hamer ha cacato (scusate l'espressione)! Ecco che compare l'immancabile commento di..Ilario D'Amato! Manco guarda cosa c'è scritto, ossessionato com'è dalla sua missione. Ma siccome gli rode il sederino che nessuno se lo calcoli, cerca in tutte le maniere di dimostrare che se io decido liberamente di non curarmi con la medicina tradizionale allopatica e basta, senza aggiungere altro, cioè decidessi anche solo serenamente di morire, lui è pronto a dire che questo è un abuso, che è pratica medica illegale. Allora consigliamo al sig. Ilario di fare causa pure al vaticano, dato che anche loro ci dicono cose non dimostrabili secondo la sua scienza! Dimenticavo di non offenderlo mai, anche se lui cercherà di istigarvi al dibattito nervoso, perchè ha la querela facile!!!! NON DATEGLI PESO E VIVETE SERENI!!!!

clerie said...

Ho perso mia sorella poco più di due anni fa di cancro. "Curata" solo ed esclusivamente con la NMG è morta tra atrocissime sofferenze senza uso di morfina. Io e la mia famiglia siamo tra i testimoni più diretti della completa FASULLITA' ed INEFFICACIA delle teorie di HAMER. Mi piacerebbe che anche uno solo dei guariti grazie a queste teorie si facesse avanti con prove verificabili per dare onore alla NMG. """Caro Hamer""" mi piacerebbe tanto incontrarti anche solo per cinque minuti...

Anonymous said...

La mia personale statistica: 4 persone che ho conosciuto sono state colpite da varie forme di cancro. Tre di esse hanno subito più di un trattamento di medicina tradizionale perchè si erano sviluppate nuove forme tumorali dopo il primo trattamento. Tre delle quattro persone sono morte tra atroci sofferenze. Avendo tra di essi dei parenti posso affermare che la persona citata nel post sopra sarebbe comunque deceduta. Ho visto persone anziane lottare e morire contro il cancro, come persone di quasi cinquant'anni come poco più che ventenni. Tutti morti. Ora io non ho i dati sperimentali per poter dire che il metodo Hamer sia efficace o meno, ma so che superare un trauma emotivo o che noi facciamo diventare tale, non è cosa facile. La nostra mente non è al nostro comando. I pensieri si autogenerano e noi molte volte non siamo in grado di controllarli. Quindi è verosimile che non tutti riescano a metabolizzare, a individuare e a volere e riuscire a superare un trauma. Con questo non intendo dire che vi sia efficacia assoluta nel metodo Hamer. Però intendo sottolineare come l'attuale cura dei tumori sia veramente poco efficace e che provoca comunque tanta sofferenza e alla fine arriva comunque la morte.

clerie said...

Non è provato che il cancro sia dovuto a un trauma e sul fatto che non esista ancora una cura, mi sembra di capire, siamo d'accordo entrambi. Hamer è un personaggio ambiguo e palesemente antisemita(la madre dell'assassino del figlio era ebrea)...Non c'è anima viva dei suoi presunti pazienti guariti(il 98% a detta di hamer) disposto a far verificare eventuali prove. Non so se conosci il caso di Olivia Pilhar strappata alla morte grazie ad un intervento chirurgico e alla chemioterapia; stranamente hamer si arreca il merito della guarigione della bambina oggi diciottenne. I medici ufficiali sono stati chiari sulla situazione di mia sorella; gli hameriani ci dissero che sarebbe guarita...

Anonymous said...

Lavoro presso un ospedale pubblico in qualità d'infermiere. In 24 anni di guarigioni imputabili alla medicina ufficiale non ne ho viste, a parte quelle dovute ad interventi chirurgici per fratture ortopediche. Una mia cara amica trentott'enne è guarita, con tanto di riscontro strumentale (RMN), da una sclerosi multipla, solo dopo aver seguito gli "assurdi consigli" del "barista" di Aulla, che in maniera altrettanto "dilettantistica", in poco più di un mese, ha risolto i problemi d'allergia che da sette anni tormentavano mia moglie. Entrambe (mia moglie e la mia amica) avevano provato diversi tipi di cura, da quella allopatica a quelle non convenzionali, con risultati, soprattutto per la prima, che definire deludenti è fargli un vero e proprio regalo. Con ciò non pretendo di asserire che la NMG è la panacea di tutti i mali, ma soltanto che può aiutare chi è pronto a provarla; poi, come asserisce anche lo stesso Hamer,prima o poi di qualcosa bisogna pur morire............. Grazie per l'attenzione. Il mio nome è Rossano.

Giovanna Bonfili said...

Caro Ilario ma chi sei?Un ricercatore, un medico, un santone o casa altro per rinnegare un laureato in medicina?Non esite solo Hamer quale interprete della medicina cosiddetta alternativa e che sarebbe meglio chiamare naturale ad essere perseguitato, ma anche diversi medici italiani e non solo, messi a tacere a forza di minacce e attentati alla loro vita (vedi multinazionali e altri che stranamente non sono perseguitati:dal prof.Pantellini, dott.Zago,l'infermiera che conosceva la tisana ESSIAC...dott.ssa Mereu...dott.ssa Rainville..Di Bella...e tanti altri.Perché non crei un sito per ognuno di loro? Non credo affatto che i tuoi interventi siano non di parte...E mi vergogno enormemente di assassini come Vittorio Emanuele...Inoltre la massoneria esiste quindi esiste anche quella ebrea...e non sappiamo quanto possano essere tali massonerie potenti. Né ci è dato di saperlo...Giovanna

Anonymous said...

ILARIO D'AMATO NON ESISTE HANNO CONGELATO IL CERVELLO DI QUEST'UOMO CHE IMPERTURBATO SI SPACCIA PER GIORNALISTA DA TANTI ANNI (DELIRIO PSICOTICO MITOMANICO E DI ONNIPOTENZA... OPPURE (in un periodo così difficile) MEGLIO SE DI SOLDI NON RESTARNE SENZA??
GUARDATE CHE HO TROVATO SU STAMPA LIBERA.... :o))))
.....E' iscritto per la precisione dal 22 agosto 2008 nell’elenco dei pubblicisti nonostante si spacci per tale già dal 2007 (se non prima con il suo FALSO SITO INTERNET ANTI HAMER). Già a quei tempi ebbi problemi con COSTUI che rispondeva ai miei commenti nei blog dall’alto di un suo giornalismo…evidentemente mitomanico e truffaldino (il falso ideologico è truffa!!).
Che dire forse anche lui ha beneficiato di quel maggio 2008 quando con l’insediarsi del governo Berlusconi, Libero il Corriere del Mezzogiorno ed altri giornalacci (oggi al centro delle note vicende antidemocratiche) poterono dare spazio ad una certa pletora di pubblicisti (infiltrati) così come oggi fa rilevare (con denunce alla Procura della Repubblica) il nostro caro presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania.
Ho allo stesso inviato documentazione relativa al suo millantato credito per unirla alla sua denuncia.
In bocca al lupo sign. D’Amato

roberta said...

Ilario D'Amato, il problema non è il tumore di Hamer o le sue presunte truffe. Legga le notizie di oggi!

roberta said...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/02/24/vittorio-emanuele-replica-avete-montato-le-immagini-ma-non-ha-visto-lintegrale/93783/


ILARIO D'Amico, non si stava discutendo del tumore di HAmer...
Il problema lo trova nel sito che le ho postato.
Lei appare un poco arrogante e fuori tema!

Pasquale Aiese said...
This comment has been removed by the author.
Anonymous said...

ma quante info false su Dr.Hamer.....
la recerca di Hamer ha iniziato giustamente dopo che è stato operato. Intuiva che la morte di Dirk doveva essere la causa del suo tumore.
ma prima di parlare avete studiato le 5 leggi biologiche?
http://www.youtube.com/watch?v=Z57uBCcOdvI purtroppo è in tedesco non ho trovato niente altrettanto valido in italiano.

mi dispiace di dover leggere clerie per la perdita della sorella pero mi chiedo anche chi l' avesse curato. Hamer non ha mai detto di non prendere antidolorifici se è veramente necessario ma consiglia di non cedere al primo dolore.
Muoiono ca 8 milioni di cancro all anno nel mondo e nessuno ne parla! ?
Perchè non si permette lo studio scientifico delle 5 leggi biologiche che Hamer chiede da anni??

Anonymous said...

Lo conosco questo ilario d'amaro... ha dei problemi forti, vive un costante complesso di inferiorità. In Italia non se lo filava nessuno e se ne è andato a londra con i soldi di papà...Raffaele A.

Anonymous said...

Come si può dare credito a quest'uomo?
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Ryke_Geerd_Hamer

stefy said...

Io non so se hamer sia un ciarlatano o un illuminato ma su un punto sono convinta. Ogni malattia (tumore compreso )viene per una causa, per un conflitto irrisolto dell'anima e non a caso . risolvere il conflitto che lo ha generato, rimuovere la causa è la partenza necessaria per la guarigione. Poi se sia necessaria la chemio, l'intervento chirurgico ,io su questo non ho le competenze per parlare ma se il conflitto persiste la malattia si sposta, non si dissolve.