Tuesday, November 22, 2005

Il wrestler Guerrero

CON LA DROGA NON SI VINCE MAI, ANCHE EDDIE HA PERSO

Oggi, 14 novembre 2005

Eddie Guerrero: decine di milioni di fans del wrestling lo adoravano, in tutto il mondo. E quando lo hanno trovato morto, il mattino della scorsa domenica in una stanza d’albergo a Minneapolis, con lo spazzolino ancora in bocca, il dolore per la scomparsa di questo «eroe» trentottenne è stato istantaneo e planetario. Una valanga di messaggi di cordoglio si è riversata sul suo sito internet e nei programmi Tv di questa strana disciplina, a metà strada fra lo sport e il circo. Eddie si drogava, strabeveva, si dopava. Tutti lo sapevano. Lui non lo nascondeva. Ma proprio per questo risultava vero, maledetto e, tutto sommato, simpatico.

Il wrestling o lo si ama o lo si odia. Lo detestano soprattutto i genitori dei ragazzini che vengono ipnotizzati dallo spettacolo trucido di energumeni che se la danno di santa ragione, senza regole apparenti, dentro e fuori dal ring. La scorsa primavera alcune associazioni e parlamentari anche in Italia hanno chiesto di bandirlo dai teleschermi, perchè troppo violento. Ma i palasport di tutto il pianeta si riempiono quando i campioni del wrestling arrivano in città con il loro spettacolo. E Italia Uno, di fronte a tanto successo, ha raddoppiato lo spazio dedicato ai «lottatori»: da una a due ore ogni sabato sera, dalle sette alle nove. Ogni giorno alle 19.30 il canale Sport Italia offre mezz’ora degli spettacoli originali americani con i sottotitoli. E vanno a ruba videogiochi, tatuaggi, magliette, dvd, figurine, pupazzi, perfino uova di Pasqua...

Eddie Guerrero avrebbe dovuto arrivare in Italia proprio questa settimana, assieme agli altri campioni: Dave Batista, Randy Orton, Christian, JBL. Tutto esaurito a Roma, Milano, Livorno, Ancona, Bolzano. Come la Formula Uno di Bernie Ecclestone, anche il wrestling mondiale è controllato da un’unica persona: Vince McMahon, 60 anni, cresciuto in una roulotte con la madre e i suoi amanti, primo cadetto di una scuola militare Usa a finire sotto corte marziale, processato e assolto una dozzina d’anni fa per aver somministrato steroidi agli atleti della sua organizzazione, la Wwe (World Wrestling Entertainment).

Negli ultimi anni la mania per il wrestling è esplosa, tanto che McMahon ha trovato conveniente dividere in due lo spettacolo che porta in giro per il mondo: da una parte i «blu» del torneo Smackdown, dall’altra i «rossi» del Raw. Mentre una va in tournée nell’emisfero nord, l’altra copre quello sud. Uno dei più grandi wrestlers della storia è stato il giapponese Antonio Inoki, oggi 62enne: intelligentissimo, finita la carriera sul ring si è dato alla politica ed è diventato ministro dello Sport.

Eddie Guerrero, invece, era messicano. Fiero delle proprie origini, e infatti come soprannome aveva scelto “La Raza”. Praticamente tutti nella sua famiglia sono lottatori: padre, zio, fratelli maggiori, cugino, nipoti (fra cui Chavo, ora una star anche lui). A 25 anni la sua fama esce dai confini del Messico, Eddie comincia a esibirsi fra Stati Uniti e Giappone. Nel 1994 il suo migliore amico e collega Art Barr viene trovato morto per abuso di alcol e stupefacenti. Eddie non si riprenderà più da questa scomparsa. Nel frattempo si è sposato con Vicky, dalla quale ha tre figlie: Shaul (oggi 14enne), Sherilyn, 9, e Kaylie Marie, 3.

Nel Capodanno 1998 è vittima di un gravissimo incidente automobilistico. Riporta fratture multiple causate da un volo di trenta metri fuori dalla sua auto, ma sopravvive e dopo soli sei mesi torna sul ring. Inizia però la dipendenza dagli antidolorifici, per superare le continue fitte provocate dalle vertebre incrinate per sempre. Nel giugno 2001 il gran patron McMahon convince Eddie a ricoverarsi in un centro di riabilitazione da alcol e droga, dopo che il wrestler si presenta ad uno show televisivo in uno stato inguardabile. Viene così sospeso per permettergli le cure mediche necessarie. A novembre McMahon lo riaccoglie a braccie aperte nella federazione, dopo che sembra avere superato i suoi problemi di dipendenza. Poi però viene arrestato per guida in stato di ebbrezza, e la Wwe lo licenzia.

Ma Guerrero ce la fa a sollevarsi per l’ennesima volta dalla polvere, e riottiene una parte nella continua telenovela che la Wwe mette in scena. «Ultimamente i suoi grandi duelli erano con un altro supercampione, Rey Mysterio», spiega Marco Bianchi, dirigente assicurativo a Udine e appassionato di wrestling nonostante i suoi 46 anni: «Eddie sosteneva di essere il vero padre del figlio di Rey, tanto che si presentava sul ring con una maglietta con su scritto ‘I am your papi’. Ciò aizzava l’ira di Ray. La mossa più spettacolare di questo Mysterio è la cosiddetta 619, ovvero il prefisso telefonico della città di San Diego. Significa che quando lui la infligge ai suoi avversari, fingendo di dar loro un doppio calcio sul viso, è come se chiamasse la moglie a casa per avvertirla che ha vinto, e che quindi sta tornando...»

Ma come fanno questi incredibili sbatacchiamenti, calci su ogni parte del corpo, strangolamenti simulati, urla di dolore e colpi proibiti, ad affascinare tante persone? «Beh, l’intreccio narrativo è sempre sorprendente», spiega il dottor Bianchi, «e tutte le risse, polemiche e alleanze improvvise riescono a essere spettacolari e a far sorridere. Sono bravi anche i commentatori, e poi non si tratta di buffoni. Ci sono atleti veri, Kurt Angle per esempio ha vinto l’oro alle Olimpiadi del ‘96 ad Atlanta. Certo, siamo lontani dalla lotta greco-romana classica o dal catch, ma tutto sommato vedere due che si menano senza farsi del male può essere liberatorio. Insomma, perchè la boxe sì e il wrestling no?»

Eddie Guerrero era alto 1 e 76, pesava cento chili. Aveva dovuto faticare il doppio per convincere i promoters di essere abbastanza grosso per battersi. E poi, sarà anche vero che nel wrestling è tutto finto, ma ci vuole comunque una grossa forza e abilità per cadere sulla schiena da tre metri di altezza senza farsi troppo male. Bisogna essere come minimo eccellenti incassatori.

Ultimamente Guerrero era diventato molto religioso, aveva trovato conforto nella fede. Sua moglie lo aveva riaccolto a casa dopo le ultime sbandate con le sostanze proibite. Sembrava avercela fatta. Invece la droga se l’è preso per sempre. E anche questa, si spera, sarà una lezione per i teenager assetati di emozioni truculente che si eccitano col wrestling.

Mauro Suttora

11 comments:

Mauro Suttora said...

non hai neppure il coraggio di firmarti, coniglietto dalla personalita' multipla

Londradical said...

Ohe', 12 commenti! vedo che ti sei fatto un ammiratore nel mondo del wrestling...

Londradical said...

'Azz, 32 commenti. Sempre piu' popolare nel mondo del wrestling, eh? Il piu' simpatichino e' questo qui

"Vai a morire stuprato da un cavallo coglione di merda spero che tu crepi di una morte peggiore del povero Eddie sei un calunniatore del cazzo e meriti di MORIRE"

Mauro Suttora said...

ce ne sia uno che ha il coraggio di firmarsi...

Non rispondo ad anonimi. Ho cancellato i messaggi falsi firmati col mio nome

buon divertimento, se vi divertite cosi'

Mauro Suttora said...

se si vuole discutere prima ci si presenta. E' una questione di educazione elementare.
Peccato, perche' alcuni spunti sono interessanti. Per esempio, quello che domanda "a chi devo ispirarmi?" E chi ha detto che bisogna ispirarsi a qualcuno?

comunque, tutti questi nick fittizi registrati all'ultimo momento solo per entrare qua dentro, e' un bel fenomeno sociologico... Evidentemente c'e' tanta solitudine e alienazione in giro. Auguri

Mauro Suttora said...

vabbe', allora io sono solo quello con la foto. E non ho il tempo di cancellare tutti i messaggi con insulti (anche perche' rimarrebbe poco).

per Andrea:
"la stimo come persona"

fa male perche' non mi conosce. Cosi' come nessuno di noi ha conosciuto personalmente Guerrero...

"ma le chiedo come mai non ha tenuto conto di chi fosse Guerrero fuori dal ring, di come la fede lo avesse cambiato e di come fosse uscito da cose tremende per riprendersi la sua famiglia"

l'ho scritto

.......Beh se non deve essere un modello una persona che dopo aver toccato il fondo per amore dei suoi cari e dei suoi fans è uscita dall'inferno mi chiedo chi lo debba essere"

e' morto. "La droga se l'e' preso pr sempre", come ho scritto. Sono droghe anche anabolizzanti e antidolorifici, non solo coca o alcol.

poi perchè Oggi afferma che è morto per overdose quando è morto d'infarto?

infarto provocato da?... Anche Jimi Hendrix e' morto, tecnicamente, soffocato dal proprio vomito - e non dall'eroina.

"Ah si torniamo sul discorso modelli.......a chi ci dobbiamo ispirare? a calciatori e veline?"

perfettamente d'accordo

Mauro Suttora said...

"il fatto che fosse un emerito sconosciuto non mi ha impedito di provare un'estrema gratitudine nei confronti di chi con sacrifici personali e dolore (fisico) è riuscito a strapparmi un sorriso ogni sabato sera in cui faceva il suo lavoro"

e' esattamente quello che ho scritto nel mio articolo, riportando le parole di un mio amico appassionato di wrestling che mi ha detto:

«Beh, l’intreccio narrativo è sempre sorprendente», spiega il dottor Bianchi, «e tutte le risse, polemiche e alleanze improvvise riescono a essere spettacolari e a far sorridere. Sono bravi anche i commentatori, e poi non si tratta di buffoni. Ci sono atleti veri, Kurt Angle per esempio ha vinto l’oro alle Olimpiadi del ‘96 ad Atlanta. Certo, siamo lontani dalla lotta greco-romana classica o dal catch, ma tutto sommato vedere due che si menano senza farsi del male può essere liberatorio. Insomma, perchè la boxe sì e il wrestling no?»

come ho scritto, il wrestling o lo si ama, o lo si odia. No avete idea dei commenti dei miei amici quando ho guardato le due ore settimanali qui sulla tv Usa il lunedi dopo la morte di Guerrero, per documentarmi prima di scrivere l'articolo. Mi hanno preso per un mentecatto.
Voi che vi scandalizzate tanto per quello che ho scritto, avete mai sentito i commenti di chi vede il wrestling la prima volta?

Io mi diverto ascoltando musica, ho dei musicisti che ammiro e che mi ispirano, ma se dovessi scrivere un articolo su uno di loro che muore nelle circostanze di Guerrero, non potrei non notare che si e' autodistrutto. Stessa storia di Pantani

Mauro Suttora said...

quello che hanno scritto Andrea ("la WWE imponeva loro dei ritmi da dipendenza obbligata con 4/5 shows alla settimana più l'allenamento......non hai tempo per recuperare colpi. botte e storte e se salti lo show rischi di far saltare la storyline e di perdere il posto") e Eddie sulla Wwe mi pare gravissimo

Mauro Suttora said...

"la wwe lo sapeva ke eddie avesse problemi di cuore dato per il suo passato e bastava ke lo facesse riposare per un poco. se avesse fatto cio' ora eddie sarebbe ancora tra noi . la wwe dovrà spiegare al mondo intero questa sua vaccata"

questo l'ha scritto un po' piu' su in questi commenti pseudo-Eddie, fan del wrestling. Mettetevi un po' d'accordo fra voi.

Interessante il paragone con Pete Best, in effetti e' stato trattato molto meglio di Eddie Guerrero (da tutti, non solo dai giornalisti: a Belfast gli hanno fatto i funerali di stato con centinaia di migliaia di persone). Perche'? Boh. Forse perche' non e' morto all'improvviso e ha avuto tempo di fare pubblica ammenda con una specie di "pentimento" pubblico in tv (peraltro un po' patetico, secondo me).
Mi era piaciuta una sua frase: "Nella mia vita ho speso molti soldi in donne, alcol e auto. Il resto li ho sprecati."

Comunque questa storia dell'infarto invece della droga a me continua a sembrare abbastanza irrilevante. Sarebbe come dire che Mama Cass (cantante dei Mamas and Papas) nel '74 mori' soffocata da un panino imbottito al prosciutto (causa ufficiale) invece di ben altre "imbottiture"...

Infine: a me il wrestling annoia, come Beautiful e quasi tutto, in tv. Ma se piace a voi che lo guardate su Italia Uno, non vedo perche' dovrebbe essere proibito, come chiedono in molti

Anonymous said...

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Anonymous said...

Sono d'accordo nell autopsia hanno trovato solo un aspirina eddie aveva smesso co droga alcool ecc purtroppo il corpo era talmente rovinato dal passato che il cuore molto ingrossato non ha più retto manchi eddie mi piacerebbe conoscere qualcuno che lo ha incontrato sarebbe un mio secondo sogno il primo andarlo a trovare dove è seppellito i love you eddie